Scomparso Giorgio Faletti a 63 anni, attore scrittore e autore di canzoni
di: Lucia Salinas
E' morto nella notte a Torino Giorgio Faletti. Lo scrittore e attore, che aveva 63 anni, era malato da tempo, ed era ricoverato in ospedale. E' morto nella notte a Torino Giorgio Faletti. Lo scrittore e attore, che aveva 63 anni, era malato da tempo, ed era ricoverato in ospedale. Nel '94 sfiorò la vittoria a Sanremo con "Signor Tenente".
Giorgio Faletti era nato ad Asti il 25 novembre 1950. Laureato in giurisprudenza, inizia la carriera come cabarettista nel locale milanese Derby negli anni Settanta, il periodo in cui sul palco del locale circolano anche Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi. In televisione approda ad Antenna 3 e nel 1983 partecipa al fianco di Raffaella Carra' in "Pronto Raffaella". Due anni dopo e' uno dei personaggi di "Drive In", programma televisivo di Antonio Ricci. Il suo personaggio piu' famoso e' Vito Catozzo, ma interpreta anche altri personaggi come Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo.
Si era avvicinato alla musica nel 1988 pubblicando il mini-album
"Colletti bianchi", colonna sonora del telefilm omonimo che lo vede fra i protagonisti. Nel 1991 esce "Disperato ma non serio", disco che contiene tra le altre canzoni "Ulula", risultando uno dei brani piu' trasmessi in radio nell'estate 1991.
Sempre quell'anno scrive per Mina che canta una sua composizione, "Traditore", e la include nell'album "Caterpillar". Nel 1992 Faletti e' sul palco del Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone "Rumba di Tango", inserita poi nel suo terzo album "Condannato a ridere". Nel 1994 ritorna a Sanremo dove, con Signor Tenente, brano ispirato alle stragi di Capaci e di via D'Amelio, si classifica al secondo posto, sfiorando la vittoria per una manciata di voti, e si aggiudica anche il Premio della critica.
Il brano e' inserito nell'album "Come un cartone animato" prodotto da Danilo Amerio e premiato con un disco di platino. Nel 1995 ancora al Festival, dove canta "L'assurdo mestiere", quasi una preghiera-ringraziamento al Signore, ed emerge una vena malinconica e riflessiva. In quello stesso Festival e' autore della canzone "Giovane vecchio cuore" cantata da Gigliola Cinquetti. L'album omonimo del 1995, "L'assurdo mestiere", vince il Premio Rino Gaetano per la parte letteraria delle canzoni. Scrive canzoni anche per Fiordaliso (Mascalzone), due canzoni dell'album "Camminando camminando"(1996), e tutto l'album "Il dito e la luna" (1998), entrambi di Angelo Branduardi. Di quest'ultimo album fa parte "Il giocatore di biliardo", uno dei piu' recenti successi di Branduardi. Nel 2000 pubblica per NAR International "Nonsense", il suo ultimo album.
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