Queens of the Stone Age ed Audioslave: quando i gruppi si sciolgono...
di: Massimo Giuliano
... e i loro ex componenti formano altre bands: viaggio attraverso gli Audioslave e i Queens of the Stone Age Gli Audioslave sono sorti dall'unione di due grandi reduci: i Rage Against The Machine senza il vocalist Zack de la Rocha e Chris Cornell senza i mitici Soundgarden, scioltisi qualche anno fa.
Il risultato è grandioso, perchè non si tratta (solo) di un'intelligente mossa commerciale, ma anche dell'unione di due geni della musica rock.
L'irruenza e l'incazzatura delle chitarre di Tom Morello e, in generale, della sezione ritmica dei Rage unite alla voce rabbiosa, potente ed iper-estesa di Cornell non possono non essere una garanzia: stiamo parlando dell'unione di elementi di due super-bands.
E infatti è suggestivo sentire la voce di Cornell supportata da un altro tipo di base musicale (non più quella acida e grunge dei Soundgarden, ma quella rap-metal dei Rage) che comunque si adatta benissimo al suo timbro.
E lo stesso vale per gli ex Rage: se avessero cercato un altro cantante, i confronti con de la Rocha sarebbero stati inevitabili (e impietosi, anche nel caso di un grande come Cornell). In quei casi lì, o prendi un vocalist fotocopia, e sbagli, o ne prendi un altro totalmente diverso, e sbagli comunque, perchè i fans dicono: "Ecco, era meglio quello di prima".
Insomma, solo cambiando nome - e parzialmente genere - i Rage potevano fare una figata... e così è stato.
Stesso discorso per Cornell: dopo un bell'album da solista, non andato in verità eccezionalmente a livello di vendite, poteva continuare per la sua strada (e non avrebbe fatto male) oppure fare come ha fatto. E cioè unire le sue energie a quelle di altri portenti, cosa che in Italia ad esempio non si fa. Erroneamente.
E che dire dei Queens of the Stone Age?
Il discorso è lo stesso: anche loro, scioltosi un gruppo mitico come i Kyuss, hanno voltato pagina (e genere musicale).
Genialità, lucida follia e rock particolare i loro tratti distintivi.
E collaborando anche con un altro grande ex: Dave Grohl, batterista dei Nirvana.
Che dire, i Queens hanno fatto bene così: sono ripartiti da capo, per non dover in realtà ripartire realmente da capo. Tutto ciò, ovviamente, lo diciamo per quanto riguarda una parte dei Kyuss, confluita appunto in questo progetto. Un'altra parte ha preso altre direzioni musicali.
Ma questa è una storia diversa...
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