Guccini, Ligabue, Nomadi, Zucchero e tanti altri al Concerto per l'Emilia
di: Manuela Ippolito Giardi
C'è il patriarca, Francesco Guccini, il primo ad essere stato coinvolto dal leader dei Nomadi, Beppe Carletti, perchè "se c'è Francesco, che è l'anima di questa terra, poi vengono tutti". C'è Laura Pausini. Il 25 giugno allo Stadio di Bologna. Non ci sarà Vasco Rossi. Ma per il resto, la truppa di artisti emiliani è al completo. C'è il patriarca, Francesco Guccini, il primo ad essere stato coinvolto dal leader dei Nomadi, Beppe Carletti, perchè "se c'è Francesco, che è l'anima di questa terra, poi vengono tutti". C'è Laura Pausini. C'è Zucchero. C'è Caterina Caselli, che tornerà a cantare in pubblico. C'è, soprattutto, Luciano Ligabue, che, chitarra e voce, scalderà orecchie e cuori di tutti coloro che il 25 giugno saranno allo Stadio Dall'Ara di Bologna o davanti a un televisore sintonizzato su Rai Uno.
Gli artisti dell'Emilia-Romagna in campo - letteralmente - per la loro terra. Per raccogliere ("ci accontentiamo di poco - l'obiettivo è 800 mila euro" ha detto Carletti) fondi da destinare alle popolazioni colpite dal sisma. Sotto la regia della protezione civile, della Regione Emilia-Romagna e del suo presidente - e commissario straordinario - Vasco Errani che ha acquistato il biglietto numero uno.
Sì, perchè, ha tenuto a precisare Errani, "tutte le risorse saranno destinate agli aiuti. Non ci saranno biglietti gratis. E ci sarà un sistema trasparente e verificabile sul come verranno utilizzati i soldi
raccolti".
Sul palco, oltre agli artisti citati e al conduttore, Fabrizio Frizzi, tanti altri cantanti e musicisti, tutti ovviamente a titolo gratuito: Paolo Belli, Samuele Bersani, Luca Carboni, Cesare Cremonini, il flautista reggiano Andrea Griminelli, Andrea Mingardi, Modena City Ramblers con lo storico cantante Cisco, Nek, Nomadi e Stadio. Ogni artista suonerà due brani. Con la possibilità di duetti e fuori programma. Trenta euro il biglietto, acquistabile attraverso i circuiti Ticketone, Booking Show e Charta Viva Ticket. E se tutte le ticket company hanno rinunciato a percepire soldi dai diritti di vendita, un discorso simile varrà per la Siae perchè, come ha spiegato Samuele Bersani nel corso della conferenza stampa "tanti di noi sono cantautori. E cantando le nostre canzoni davanti a un pubblico pagante, non vorremmo si pensasse che i soldi dei diritti poi vengano a noi. Tutti i soldi andranno ai terremotati".
Una precisazione d'obbligo, viste le polemiche dei giorni scorsi seguite alla decisione di Vasco ("Non parteciperò a nessun concerto di beneficenza. Non amo quel modo di farla, poco costoso e poco faticoso" ha scritto ieri sulla sua pagina Facebook). Una scelta che ha spaccato la rete tra chi si è detto d'accordo con il rocker di Zocca e chi ha criticato il suo atteggiamento. E chissà che il Blasco non cambi idea per il secondo concerto annunciato da Errani per il 15 settembre al Campovolo di Reggio Emilia: "Lì ci saranno tanti cantanti da tutta Italia. Un modo - ha detto il presidente - per non spegnere i riflettori a distanza di mesi".
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