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Pubblicato il 25/08/2016 alle 16:07:31Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Beppe Carletti (Nomadi) invita i colleghi a un'iniziativa per le popolazioni colpite dal sisma

di: Manuela Ippolito Giardi

Nel lungo filo diretto di Radio Uno Rai sul terremoto che ha colpito il cuore dell'Italia centrale, il leader dei Nomadi Beppe Carletti ha sollecitato la musica italiana a trovarsi ancora una volta insieme per aiutare le vittime del terremoto.

Nel lungo filo diretto di Radio Uno Rai sul terremoto che ha colpito il cuore dell'Italia centrale, il leader dei Nomadi Beppe Carletti, che nel 2012 era stato animatore e protagonista dei due grandi concerti per la ricostruzione dell'Emilia e poi per l'Aquila, ha sollecitato la musica italiana a trovarsi ancora una volta insieme per aiutare le vittime del terremoto di Amatrice, Accumuli, Arcquata e Pescara del Tronto.

"Io mi auguro", ha detto Carletti, "che anche questa volta ci si metta d'accordo fra tutti noi artisti e che a tempo opportuno si dia una mano, per quello che noi possiamo. In queste occasioni gli italiani dimostrano un cuore grande e spero che anche questa volta vada così".

Anche Carmen Consoli, maestra concertatrice della Notte della Taranta, protagonista del concerto Amiche per l'Abruzzo e di Domani 21/04/09, è pronta ad essere parte di un super gruppo. Così come Paolo Fresu, che ha promosso "Il jazz italiano per l'Aquila", si è detto convinto che la musica italiana si ritroverà ancora una volta per solidarietà. "Non manca a noi la volontà tutte le volte che grazie a colleghi come Laura Pausini riusciamo a fare qualcosa", ha detto durante il filo diretto Carmen Consoli, "io spero proprio di si. Il fatto di utilizzare un mezzo a noi caro ed espressivo che è la musica vuole dimostrare che va oltre quello che è il lavoro, l'idea stessa del concerto ed è una dimostrazione di affetto, un tendere la mano. Quindi è bello essere musicisti soprattutto per cose come queste. E sicuramente lo faremo". Fresu ha aggiunto: "Il nostro paese dimostra sempre una una grandissima sensibilità, poi la musica essendo un linguaggio universale è quello che forse più di altri si presta meglio anche per muovere un sentimento emozionale anche nazionale che metta insieme le persone".

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