PFM canta De Andrè - Sulmona 29 marzo
di: Andrea Del Castello
A grande richiesta la PFM è tornata al Teatro Caniglia a tre mesi esatti dall’ultima esibizione. E l’occasione è stata buona per la registrazione di un DVD. Era buio in sala.
Mentre la musica e le parole – “Andrea s’è perso, si è perso e non sa tornare” – erano riprodotte e diffuse nel teatro, una sequenza di foto scattate da Guido Harari (un esempio a lato) a Fabrizio De Andrè e alla PFM durante il tour fatto insieme era proiettata sullo sfondo del palcoscenico. Il primo brano è stato di raccoglimento.
Solo al termine la PFM è salita sul palco. Franz Di Cioccio ha spiegato che questo DVD chiude un cerchio di trent’anni cominciato con la tournée e il disco del 1978. E l’intro dell’impeccabile Tagliavini all’organo hammond ha annunciato “Bocca di rosa” e con essa l’inizio del concerto; sempre sullo sfondo, nuove immagini di De Andrè.
La scaletta, con la coinvolgente “Un giudice”, la dialettale “Zirichiltaggia” e la toccante “Canzone di Marinella”, è stata impostata sulla falsariga di quella presentata a dicembre (vedi link in basso), centrata sul repertorio del Faber nella prima parte e su quello della PFM nella seconda. Tra le due vi è stata anche l’apparizione di Harari sul palco. Le sue foto hanno accompagnato tutte la parte dedicata a De Andrè.
Comunque l’intero concerto è stato straordinario: memorabili “Amico fragile” con gli ardenti assolo di Mussida, “Out of the roundabout”, chiuso da un esecuzione di Fabbri che ha letteralmente distrutto le corde del suo archetto, o ancora “Maestro della voce”, conclusa con un call and response voce-basso in cui Djivas otteneva scale discendenti mediante l’azione esercitata sui piroli.
Ogni parola è poi superflua per le performance di Di Cioccio alla batteria, sia da solo sia nei duetti con Monterisi eseguiti su un unico strumento, vale a dire quella batteria “Noble & Cooley” realizzata con legni particolari e fatta venire per l’occasione dagli Stati Uniti. Di Cioccio vi si cimentava per la prima volta e, chiacchierando con gli inviati di Musicalnews, l’ha poi definita “la Rolls Royce delle batterie”.
Tornando all’esibizione, dopo le immancabili “Impressioni di settembre” e la versione fiume di “È festa” la band ha salutato ed è andata via, ma i cori del pubblico che incitavano la band a concedere i bis hanno indotto la PFM a tornare sul palco per una fantastica esecuzione fuori programma di “La carrozza di Hans” e che ha chiuso il concerto dopo quasi tre ore.
Il DVD non potrà che essere meraviglioso.
INTRO
Andrea (registrato)
PRIMA PARTE
Bocca di rosa
La guerra di Piero
Un giudice
Giugno 73
Maria nella bottega d’un falegname
Il testamento di Tito
Zirichiltaggia
Volta la carta
La canzone di Marinella
Amico fragile
Il pescatore
SECONDA PARTE
River of life
Out of the roundabout
Maestro della voce
Suonare suonare
Amico fragile
Impressioni di settembre
È festa
BIS
La carrozza di Hans
Articolo letto 7187 volte
|