Gianni Della Cioppa – Il grande libro dell’Heavy Metal (Giunti)
di: Antonio Ranalli
Con questa pubblicazione, la fiorentina Giunti propone un lavoro decisamente esaustivo e dettagliato (ricco di schede su gruppi e album) e soprattutto aneddoti e curiosita': chi poteva realizzarlo? Solo il veronese Gianni Della Cioppa! Con questa pubblicazione, la fiorentina Giunti propone un lavoro decisamente esaustivo e dettagliato (ricco di schede su gruppi e album) e soprattutto aneddoti e curiosita': chi poteva realizzarlo? Solo il veronese Gianni Della Cioppa!
Da tempo in Italia è caduto il muro di diffidenza che circondava il genere heavy metal. Ormai anche i quotidiani più tradizionali dedicano servizi ed articoli alla frangia più dura del rock moderno. Negli anni anche il nostro paese ha prodotto band di interesse per il genere (apprezzate anche all'estero, anche ultimamente!) e soprattutto numerose sono le pubblicazioni dedicate a questo genere.
Questo lavoro decisamente esaustivo e dettagliato, ricco di schede su gruppi e album, e soprattutto aneddoti e curiosità che non mancheranno di suscitare l’attenzione anche degli appassionati della prima ora. Non è un caso che a curare questa piccola enciclopedia è Gianni Della Cioppa, sicuramente il giornalista italiano più competente in materia di heavy metal, collezionista e attendo conoscitore degli artisti che appartengono ai vari sottogenere dell’heavy metal. Sin dagli anni ’80, quando il fenomeno metal si impose all'attenzione del grande pubblico, ci si divideva nel definire le caratteristiche di questo particolare genere musicale, in cui molti vedevano una particolare aggressività, una ritmica ossessiva e chitarre lancinanti. Eppure l’heavy metal, le cui radici affondano nel rock blues degli anni ’70 (e in gruppi come Blue Cheer e Deep Purple) ha espresso anche belle canzoni melodiche, una cura particolare nei testi e soprattutto tanti virtuosi della chitarra elettrica, come Angus Young degli AC/DC e Eddie Van Halen dei Van Halen. Intorno all’origine del termine heavy metal ci sono teorie controverse: c’è chi sostiene che sia stato inventato da un critico musicale, altri dalla band degli Steppenwolf, altri ancora attribuiscono il merito allo scrittore William Borroughs, che lo ha usato nel suo romanzo “Il pasto nudo”. Negli anni ’80 questo genere ha lanciato band di grande fattura: dall’Inghilterra arrivavano band come Iron Maiden e Def Leppard (tanto per citarne alcune), mentre negli Stati Uniti formazioni come Metallica, Megadeth, Quiet Riot e Motley Crue vendevano milioni di copie con dischi registrati in pochi giorni: secondo alcuni questo genere negli Usa ebbe un forte impulso anche perché in tanto lo fecero proprio come reazione al conservatorismo reganiano.
Nel volume il lettore appassionato e quello più distratto potrà trovare tutto il necessario per soddisfare la propria sete di conoscenza su artisti come Motley Crue, gli Heaven And Hell di Ronnie James Dio, esponenti del progressive metal come i quotatissimi Dream Theater e i Queensryche, nuovi protagonisti usciti dalle contaminazioni di fine anni '90, come gli orrorifici e arrabbiati Slipknot (resi celebri dalle maschere che indossano durante i loro show). La varietà promette di soddisfare tutti i gusti e tutte le borchie. Hard rock, glam, power metal, death, heavy classico, trash, progressive, sludge metal, non c'è rivolo del metallo che, grazie a Queensryche, Blind Guardian, Carcass, Tesla, Down, Marty Friedman e tanti altri, andrà disperso.
E l’Italia? Il nostro paese non è stato certo a guardare. Nel volume non mancano schede su band nostrane come i Vanadium (capitanati dal carismatico Pino Scotto) e, per stare ai giorni nostri, i Lacuna Coil....
Articolo letto 24829 volte
|