A Napoli il lungomare è di Liberato, arriva dal mare e i suoi 20mila fans vanno in delirio
di: Sergio Cimmino
L'attesissimo concerto del 9 Maggio lanciato del misterioso rapper partenopeo Liberato ha mantenuto le sue aspettative con circa ventimila fans in delirio sul Lungomare Caracciolo per il fenomeno-virale del rap italiano. L'attesissimo concerto del 9 Maggio lanciato del misterioso rapper partenopeo Liberato ha mantenuto le sue aspettative con circa ventimila fans in delirio sul Lungomare Caracciolo per il fenomeno-virale del rap italiano.
Partiamo da un simpatico controsenso. Ventimila persone sul Lungomare Caracciolo di Liberato hanno ben poco. Ci ha giocato anche il sindaco di Napoli De Magistris, gigioneggiando, sul Lungomare-Liberato realizzato proprio da lui. Lasciando stare politica, varie ed eventuali, tuffiamoci(ma non troppo) su questo attesissimo evento (annunciato da mesi) del 9 Maggio che vedeva esibirsi per la prima volta, proprio sull'affascinante location del Lungomare partenopeo il misterioso, nonchè, mister x, e altri soprannomi vari, rapper partenopeo Liberato.
Facciamo un salto indietro nel tempo. Nel 2017 il "fenomeno" Liberato viene lanciato proprio sul mercato con due hits: il singolo 9 Maggio seguito da "Tu tè scurdat e mè". La scelta, studiata anche per ritorni di marketing, e quella di tenere nascosta l'idendita del giovane rapper. Pensateci. Come Bansky nell'arte, Elena Ferrante nella scrittura, i creatori o gli ideatori di questo rapper misterioso non hanno fatto altro che creare un autentico fenomeno virale mirato all'immagine di Liberato. Tutto mosso dalla curiosità, in un aspirale musica-comunicazione-anominato. Un mix "letale" di seguito tra follower,fans e like sui social. Le due hits esplodono nel mercato discografico. E la bomba incontrollabile piace, quindi si continua nel misterioso look, giubboto rigorosamente nero e cappuccio in testa a sfornare altre hit "Intostreet" e la recente "Je te voglio bene assaje". Boom. Altre espolesione con altri miglia di fans al seguito.Un nome in verita in tutto questo gioco mediatico cè e si chiama Francesco Lettieri regista dei suoi videoclip. Su di lui intanto le mani degli sponsor si allungano, ma la domanda piu' grande tra i fans resta sempre la stessa, Chi è davvero Liberato?
Per continuare in questo file-rouge di musica e mistero, tra il gongolare di produttori,creatori etc, Liberato sceglie proprio ad un anno esatto di distanza,(9 Maggio) finalmente, di esibirsi in concerto-live proprio nella Rotonda Diaz dinanzi al Lungomare Caracciolo. Il vociferare di un apparazione show non fa altro che alimentare mistero. Controlli serratissimi agli ingressi (vietato ingresso ai giornalisti in via ufficiali, bastoni selfie, videocamere etc). Il concerto lanciato come Liberato al Tramonto, viene aperto dall'open-band Nu Guinea alle ore 18. Ma l'attesa è tutta per lui. Ed eccolo alle 20 apparire da lontano dal mare, in barca. Con fazzoletto sul volto, rigorosamente a coprire la sua identità. Lui si diverte su Instagram a caricare i suoi fans. Sbarca finalmente nella sua terra promessa. Accompagnato da sei sosia sul palco e in una nuvola di fumo come Dante nel giorne del Purgatorio. Sul palco Liberato si destreggia in tutte le sue hits, "Tu ti si scurdato e me", "9 Maggio", "Intoostreet", "Te voglio bene assaje","Gaiola portafortuna" e "Me staje appennenn amo'. Una scaletta per i fans, che si conclude alle 21.30 con la domanda che si fanno tutti, chi è Liberato?.
I suoi fans piu'accaniti scommettono che dietro quel baldanzoso fazzoletto si celi Livio Cori nome caldo della scena hip-hop partenopea, altri dicono invece che dietro le sei figure si celi una crew musicali, altri spergiurano che si tratti dello stesso Francesco Lettieri, oppure del poeta di Scampia Emanuele Cerullo. Insomma come il piu famoso pirandelliano Uno,Nessuno, Centomila. Ad un anno di distanza, resta tutto un mistero, che giova un po a tutti. Sempre fin quando, il nostro fenomeno, decida di rivelarsi a tutti, alzandosi il cappuccio. Ma questo è molto improbabile. In fondo, Liberato: noi"Te vulimm bene assaje".
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