Intervista con gli Statuto
di: Marina Beccuti
Il Migliore dei Mondi Possibili
Il gruppo musicale torinese Statuto è tornato alla ribalta pubblicando un nuovo album, che sarà accompagnato da una serie di concerti in Italia, che li terrà impegnati durante tutta la prossima estate. Abbiamo incontrato Oskar, leader indiscusso della band, per parlare della nuova fatica musicale, che è stata anticipata dall’uscita di un libro che porta lo stesso titolo del cd “Il migliore dei mondi possibili”. Una speranza ed un augurio che tutti vorremmo vivere davvero sulla nostra pelle.
Parliamo del vostro nuovo album. Prima è uscito il libro dopo il disco. Com’è nata l’idea di pubblicare un libro precedendo il nuovo lavoro musicale?
Oskar: L'idea del libro era in ballo dal 1994 e solo nel 2000 sono riuscito a realizzarla. Il fatto di scrivere i testi prendendo dalle storie raccontate nel libro è venuta dopo
Il titolo scelto è di speranza o di denuncia?
Oskar. “IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI” è quello che si ha dentro il proprio individuo e che ti permette di affrontare al meglio tutte le ostilità. In piazza Statuto, dal 1980, ci sentiamo diversi e senza mai uscire dalla realtà o autoghettizzarci, abbiamo trovato una dimensione che ci fa sentire comunque nel meglio che il mondo possa offrire.
Le nuovi canzoni s'ispirano a qualche evento particolare?
Oskar: Come già detto, ogni canzone ha il testo preso da una storia (tutte rigorosamente vere) raccontata nel libro.
Avete utilizzato collaborazioni importanti come con i Negrita, insieme ai Rigueira, possiamo considerare che la vostra musica è in fase di evoluzione?
Oskar: No, la nostra musica è tornata ai nostri primi lavori, cioè ritmica ska con melodie e armonie soul. Il fatto che il disco sia prodotto da Carlo U. Rossi, produttore di Jovanotti, 883, Negrita, 99Posse etc., dona al suono arrangiamenti e soluzioni più ricercate e di livello sicuramente alto e non per merito nostro, ma per merito suo.
Avete iniziato già a fare dei concerti, sarà una stagione piena di appuntamenti? Puoi elencarci qualche tappa importante?
Oskar: Dopo gli ottimi concerti di Milano e Torino, suoneremo per tutta l'estate in Italia, per aggiornarsi consiglio di visitare il nostro sito: www.statuto.nu
Che riscontri avete avuto in questi primi incontri con il pubblico?
Oskar: Sarà scontato dirlo e può sembrare una risposta ovvia, ma i brani nuovi sono piaciuti moltissimo!
Vi sentite sempre molto legati a Torino o preferite spaziare in altri luoghi?
Oskar: Ci sentiamo molto legati al Torino… siamo piazza statuto in musica e amiamo la mentalità della gente normale torinese: aperta, mai prevaricatrice o razzista. Non ci piace invece il monopolio politico, economico, culturale, sportivo che caratterizza i centri di potere della nostra città, ripudiamo i complessi "di regime" complementari a Fiat e connessi e le lobby giornalistico-musicali organizzate perfettamente alla gestione e, soprattutto all'incasso dei soldi pubblici, una vergogna! Altro che cultura alternativa.
Come considerate Torino nel campo musicale? In questi ultimi anni ha prodotto molta musica, è in costante evoluzione o c'è un momento di calma?
Oskar: Ho già risposto nella domanda precedente. Ripeto, dei complessi di regime, che suonano per la FIAT e sono presenti ovunque ci siano Festival congruamente finanziati da enti pubblici non se ne può più. Così non sopportiamo più la loro ipocrisia nel definirsi "contro" e poi suonano per
celebrare l'industria del padrone storico e con cachet da rockstar!
C'è qualche nuovo gruppo torinese interessante da segnalare?
Oskar: Sicuramente gli Archita.
L'Italia e non solo, ma anche l'Europa stanno vivendo un periodo difficile dal punto di vista politico, aleggia nell'aria voglia di censura. Come artisti musicali avete qualche sentore che qualcuno possa censurare alcuni passi dei testi delle vostre canzoni? In poche parole anche la musica italiana rischia dei veti se non aggrada un certo potere?
Oskar: In realtà, noi siamo censurati da sempre e non si pensi a vittimismo o manie di persecuzione. Parecchi organi di informazione locale per anni ci hanno boicottati o ignorati, solo perché da sempre diciamo ciò che pensiamo, siamo Mod al cento per cento e abbiamo sempre rifiutato l'omologazione nelle lobby che controllano la musica a Torino. Leggetevi l'articolo uscito su “TUTTO” di marzo 2002 dove si parla dello ska: noi che siamo indiscutibilmente i primi in Italia a suonarlo, l'unico complesso che è riuscito a piazzare un brano ska fra i primi dieci più venduti di tutta la storia della musica italiana, siamo appena menzionati...a firmarlo è un giornalista che incarna perfettamente lo spirito e le logiche del regime giornalistico-musicale torinese, e Le Pen non c'entra proprio!
Come super tifoso granata, sei soddisfatto del Toro di quest’anno?
Oskar: Soddisfatti di Camolese e di non essere retrocessi, con la squadra che abbiamo, salvarci in anticipo è stato un capolavoro di Camola!
Camolese a questo punto meriterebbe una bella canzone…
Oskar: Camolese meriterebbe un album intero, anzi un DOPPIO!
La vostra canzone “Ultra” è stata cantata dai tifosi viola durante la fiaccolata del 18 aprile contro Cecchi Gori, vi ha fatto piacere?
Oskar: I Viola! Sono il gemellaggio più sensato del quale sono fiero di avere!
Sincero a graffiante come solito, Oskar ha tracciato anche un ritratto della sua città, sempre avvolta nel dilemma tra libertà e sudditanza dal potere Fiat, che volente o nolente s’intrufola anche nella vita sociale e artistica della città. Chi vuole emergere…
Articolo letto 4654 volte
|