Slash feat. Myles Kennedy and The Conspirators (Rock in Roma 23/6/2015)
di: Paolo Ansali
Slash torna all’Ippodromo delle Capannelle 4 anni dopo il suo primo concerto romano, si conferma il piu’ celebre guitar-hero dei nostri giorni con la voce da brividi di Myles Kennedy e classici come Welcome To The Jungle e Sweet Child O' Mine. Slash torna all’Ippodromo delle Capannelle quattro anni dopo il suo primo concerto romano e si conferma il piu’ celebre guitar-hero dei nostri giorni con la voce da brividi di Myles Kennedy e classici dal calibro di “Welcome To The Jungle” e “Sweet Child O' Mine”.
Nell’estate di quattro anni fa Slash suonò per la prima volta a Roma all’Ippodromo delle Capannelle offrendo un concerto memorabile, tra i migliori visti in questo impianto. Oggi torna per presentare il suo terzo album solista “World On Fire”. La formazione che lo accompagna è la stessa dei Conspirators e alla voce troviamo il fenomenale Myles Kennedy che proviene dagli Alter Bridge. Il vocalist si e’ rivelato uno dei migliori cantanti della sua generazione e tecnicamente non fa rimpiangere Axl Rose, con tonalità acute che pochi possono prendere.
Come gruppo spalla ci sono i Rival Sons, giovane band californiana con alcuni lavori alle spalle e un interessante sound hard-blues alla Free. Lo show parte con “You’re A Lie”, da “Apocalyptic Love” del 2012, e subito un tuffo nel passato con Nightrain” dal capolavoro “Appetite For Destruction” dell’87. Ampio spazio a nuovi brani come “Avalon”, “Wicked Stone”, e soprattutto "Beneath The Savage Sun", con influenze stoner e grunge. E’ sempre un piacere vedere dal vivo Saul Hudson alias Slash con il suo tipico look tuba con le borchie e occhiali, una vera icona del rock. Anche i suoi assoli non sono da meno. Il quasi 50enne guitar-hero, li compirà a luglio, è in grande spolvero con lunghi momenti solisti come nella parte centrale di "Rocket Queen". Non mancano classici dal calibro di “Welcome To The Jungle”, a sorpresa cantata dal bassista Todd Kerns, e “You Could Be Mine” con un notevole lavoro ritmico del batterista Brent Fitz. Il finale ha un crescendo pregevole, prima con il riff neoclassico di “Anastasia” e poi l’immancabile Sweet Child O’ Mine il momento più atteso e i musicisti ripagano con un’esecuzione perfetta che non sfigura con l’originale. Il coro “Where Do We Go Now? “ risuona nella notte e il fantasma dei Guns sembra esorcizzato. Inutile chiedersi se mai ci sarà una reunion della line-up originale.
Il set si chiude dopo due ore con “Slither” l’unico pezzo in scaletta del super-gruppo dei Velvet Revolver. Bis con la travolgente “Paradise City” è la ciliegina finale sulla torta. Due le date italiane estive di Slash (Roma e Milano) mentre a settembre uscirà il DVD “Live at the Roxy” registrato nel celebre locale di Los Angeles da dove tutto partì.
Scaletta:
You're a Lie
Nightrain
Avalon
Standing in the Sun
Back from Cali
Wicked Stone
Double Talkin' Jive
You Could Be Mine
Doctor Alibi
Welcome to the Jungle
Beneath the Savage Sun
The Dissident
Rocket Queen
Starlight
Bent to Fly
World on Fire
Anastasia
Sweet Child O' Mine
Slither
Paradise City
Condividi su Facebook
Articolo letto 1951 volte
|