La voce dai riflessi rossi di Fiorella Mannoia nel libro di Federica Venezia
di: Giuseppe Panella
Nel nuovo libro pubblicato da Aereostella ed inserito nella collana "in 100 pagine" Federica Venezia traccia in maniera accurata la carriera di Fiorella Mannoia FEDERICA VENEZIA
"LA VOCE DAI RIFLESSI ROSSI"
(AEREOSTELLA)
«Una voce non comune, capace di suscitare emozioni e incanto in chi ascolta». E’ così che Federica Venezia conclude la prefazione del suo ultimo libro “La voce dai riflessi rossi”, dedicato a Fiorella Mannoia, pubblicato da Aereostella e inserito nella collana “in 100 pagine”. Il titolo non è solamente un riferimento al colore dei capelli della cantante romana, il cui colore è l'emblema del calore e della passione espressi da una voce calda e profonda.
Con questo libro l’Autrice analizza la discografia di una interprete che ha «ha tante sfaccettature che la rendono unica». Un excursus in cui è evidente quanto in ogni lavoro viene espressa la crescita artistica e umana della Mannoia.
Una storia che inizia dai suoi esordi come stuntgirl nel film “Amore mio aiutami”, pellicola del 1969, nel quale ha “prestato” il suo volto a Monica Vitti facendosi prendere a schiaffi da Alberto Sordi. Come racconta Federica Venezia, erano quelli gli inizi di una ragazzina appena quindicenne che, figlia d’arte, sognava di iniziare una carriera cinematografica.
Dagli inizi del 1972 con Memmo Foresi fino all’ultimo album pubblicato nel 2013, “A te”, dedicato a Lucio Dalla, Federica Venezia “disegna” con grande cura l’escalation di una delle nostre cantanti più impegnate.
Quasi mai autrice, Fiorella Mannoia ha sempre saputo cogliere al meglio le sfumature dei brani scritti per lei. «Mi sono sentita un po’ autrice, senza esserlo quasi mai. Per questo, dicono, ho un rapporto speciale con chi le canzoni le scrive», è la “confessione” riportata nella prefazione. E di autori che hanno scritto per lei ce ne sono stati tanti, una lista interminabile di nomi che le hanno affidato delle “perle”.
Basti pensare a Ivano Fossati, più di altri, Paolo Conte, Enrico Ruggeri, sua “Quello che le donne non dicono”, Jovanotti, Bungaro, Tiziano Ferro e Ligabue, per citarne solo alcuni. Ineguagliabile è la sua rilettura di “Sally” composta da Vasco Rossi, sicuramente più emozionante della versione originale, con la quale dimostra appieno la sua enorme sensibilità.
Leggendo le cento pagine de “La voce dai riflessi rossi” si percepisce quanto l’Autrice sia fan della “rossa”. Ciò, però, non diminuisce il valore di un testo che si fa apprezzare per la scrittura semplice e diretta, e nel quale vengono evidenziati e descritti particolari appartenenti ad una discografia articolata.
Segno caratteristico della collana proposta da Aereostella sono le cronoannotazioni, “fotografie” che rievocano fatti accaduti negli anni di uscita degli album presi in esame a cui si aggiungono le scelte dei titoli dei libri, dei film, dei programmi televisivi e, inevitabilmente, degli Lp più rappresentativi di quel periodo.
Con il breve saggio “La voce dai riflessi rossi”, Federica Venezia è riuscita nell’intento di mettere a nudo l’anima di Fiorella Mannoia, una cantante che sa essere classica e innovativa al tempo stesso.
Nella stessa collana:
Riccardo Storti - Professore e gentiluomo. Roberto Vecchioni in 100 pagine
Riccardo Storti - Fisiognomica di un cantore. Franco Battiato in 100 pagine
Donato Zoppo - Questo piccolo grande viaggiatore. Claudio Baglioni in 100 pagine
Roberta Maiorano - L'uomo che sussurrava al futuro. Lucio Dalla in 100 pagine
Roberta Maiorano - Laura una di noi. Laura Pausini in 100 pagine
Sergio D'Alesio - Sulle orme di Blasco. Vasco Rossi in 100 pagine
Sergio D'Alesio - Liga dalla parte del rock. Ligabue in 100 pagine
Sergio D'Alesio - Il poeta con le scarpe da tennis. Enzo Jannacci in 100 pagine
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