I programmi piu' visti in tv in questo periodo? La top la conquista Da Da Da su Rai1!
di: Giancarlo Passarella
Pensate che ieri ha totalizzato 4.907 milioni di spettatori e con uno share del 27.35%: poco strombazzato e fatto con le sole forze interne alla Rai, il contenitore va in onda al termine del telegiornale della sera. Pensate che ieri ha totalizzato 4.907 milioni di spettatori e con uno share del 27.35%: poco strombazzato e fatto con le sole forze interne alla Rai, il contenitore va in onda al termine del telegiornale della sera.
Loved you though it didn't show
Ich liebe dich nicht, du liebst mich nicht, aha
E' cosa ormai assodata che gli archivi della Rai, si possono definire il moderno Vaso di Pandora da cui possono uscire sorprese che rendono piacevole pensare al come eravamo, fornendo cosi' anche uno spaccato della societa' che abbiamo vissuto in un passato piu' o meno recente. Il primo canale televisivo del servizio pubblico ha da qualche mese Michele Bovi come referente degli spettacoli ed intrattenimento: enfant prodige del sassofono, Bovi a 17 anni suonava nei Boa Boa il gruppo di Pierfranco Colonna spalla di Jimi Hendrix nei 4 concerti romani al Teatro Brancaccio nel Maggio del 1968.
Da Da Da è il programma di Raiuno, firmato da Elisabetta Barduagni: caratterizzato da sequenze ininterrotte di immagini che seguono in ogni puntata un preciso filo conduttore monotematico, punta sul repertorio televisivo e cinematografico, di cui Saxa Rubra possiede giacimenti (auriferi) unici.
L' imprinting genomico e supervisione di Michele Bovi sono ben evidenti, vista anche la preponderanza dell'aspetto musicale che rappresenta spesso il trait d'union di ogni puntata che (e' bene ribadirlo!) ha sempre un titolo ed e' percio' classificabile come monotematica. Ma non basta darsi un tema e poi inzupparci una serie di spezzoni per rendere fruibile uno show: l'alchimia con cui Da Da Da viene realizzato e' la sua forza ipotassica, ma al contempo il suo pregio migliore, perche' sembra spuntare da uno dei nostri diari giovanili (magari con i disegni di Jacovitti, Capitan Miki o di Zagor) con cui andavamo a scuola, aggiungendo una nostra rassegna stampa, fatta di ritagli di giornali. Anche noi abbiamo percio' creato un nostro servizio ante literam di informazioni, ma senza i mezzi moderni o motori di ricerca! Da Da Da e' la logica evoluzione di come ognuno di noi potremo elaborare un suo percorso, dandosi a priori un tema da svolgere!
Ma questo programma principe del 2010 non e' solo mera riproposizione del gia' visto, ma molto di piu'. Si veda la forte presenza dei protovideoclip che Michele Bovi ha cosi' abilmente raccontato nei suoi libri: ma su questo specifico argomento, non ho molto da dirvi, se non lanciarvi una provocazione ... se l'era moderna e' in campo artistico monopolizzata dalle immagini, allora tutto va riportato al fenomeno dei canali monotematici musicali. Ma prima di loro, chi ha operato? Cos'era il Cinebox o lo Scopitone?
La sigla del programma e' dei Trio, gruppo tedesco che con Da Da Da ebbe nel biennio 1980/81 un momento di vera gloria. Quando la nazionale italiana vinse in Spagna i Mondiali di Calcio del 1982, usci' anche una versione nostrana di questo brano, dove venivano elencati i nomi dei singoli calciatori...
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Da da da I don't love you you don't love me
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