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Brian Ferry + Roxy Music - The Platinum Collection (Virgin / Emi)di: Antonio Ranalli In tre CD tutta la produzione migliore di Brian Ferry e dei Roxy Music. Dal periodo elettro-pop alle cover raffinate dei giorni nostri. Antologia che copre tutta la discografia fino al 2002, con booklet ricco di notizie e foto. Con quell’aria da vero “tombeur des femmes” Brian Ferry sembra non invecchiare mai. Aria e stile giovanile, look sempre al passo con i tempi e sguardo da latina lover, fanno del dandy della musica inglese una delle figure più interessanti della musica rock. Lo stesso potrebbe dirsi sul fronte musicale: l’artista si è sempre messo in discussione, non disdegnando mai generi e stili diversi, fino ad avventurarsi nell’insidioso terreno delle cover. Risale al 1972 l’album omonimo dei Roxy Music, con il quale Ferry e soci irrompevano con un genere che univa glam, pop e elettronica. Sono passati più di 30 anni da quel favoloso esordio, attraverso i quali il vocalist ha donato al pubblico numerosi album, contenenti vere e proprie perle della musica. Per riepilogare e assaporare i fasti di tanta onorata carriera bene ha fatto la Emi ha mettere in commercio un cofanetto della serie “The Platinum Collection”, dedicat appunto ai Roxy Music e al leader Bryan Ferry. In tre dischetti ci sono ben 45 brani (il tutto in vendita al prezzo speciale di € 29,90), che ben documentano l’evoluzione sonora di Ferry. Nel primo disco trovano posto i brani del primo periodo con i Roxy Music, quelli degli album “Roxy Music”, “For Your Pleasure” e “Stranded”. Diciamo subito che Ferry ha iniziato sin da subito ad intervallare l’attività del gruppo con album solisti. “These Foolish Things”, infatti, risale al 1973. Ascoltanto i brani si evince chiaramente il doppio lato artistico di Ferry: rock e sperimentatore nella produzione con i Roxy Music, elegante e romantico nella produzione che porta il suo nome. E’ difficile convivere con due lati interiori di questi tipo, ma Ferry riesce ad amalgamarli bene, e realizzare veri e propri capolavori. Basta ascoltare da un lato “Street Life”, “All I Want Is You” e “Love Is Tre Drug”, e “This Is Tomorrow” e “Sign Of The Times” per il periodo solista. Non mancano gli episodi più conosciuti dell’artista: “Avalon”, realizzato nel 1982 con i Roxy Music, e il suggestivo “Boys And Girl”, album personale realizzato nel 1985, con la collaborazione di Mark Knopfler dei Dire Straits e di Dave Gilmour dei Pink Floyd. E’ questo il momento di brani storici come “More Than This”, “Avalon” e “Take A Chance With Me” per quanto concerne la band, mentre per la produzione in proprio non possono essere dimenticate “Don’t Stop The Dance”, “Windswept” e la celeberrima “Slave To Love”. Un discorso a parte meritano le cover: Ferry si è sempre misurato, sin dagli esordi, con la riproposizione di brani dei colleghi. In questa antologia non mancano le riletture di “A Hard Rain’s A-Gonna Fall” di Bob Dylan, “Smoke Gets In Your Eyes” dei Platters, “What Goes On” di Lou Reed, “Jealous Guy” di John Lennon e il classico “As Time Goes By” (tema del film “Casablanca”). Cover di lusso, eseguite con classe e grazie, come può fare solo un professionista del calibro di Bryan Ferry. Articolo letto 3286 volte Riferimenti Web
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