Giangilberto Monti, un chimico laureato, ma vestito da chansonnier
di: Giancarlo Passarella
Persona assai disponibile anche telematicamente: il suo nuovo cd Ce n'est qu'un début ci offre lo spunto per fare il bilancio di 30 anni di carriera, passando da Butch Cassidy a Mia Martini, da Mara Cagol a Fiordaliso.. Persona assai disponibile anche telematicamente: il suo nuovo cd Ce n'est qu'un début ci offre lo spunto per fare il bilancio di 30 anni di carriera, passando da Butch Cassidy a Mia Martini, da Mara Cagol a Fiordaliso..
Bentrovato a GianGilberto Monti, chansonnier o cantautore ... come ti potresti definire e perche'? C'e' differenza?
Il termine "chansonnier" definisce un modo diverso di tenere la scena e interpretare la canzone, "cantautore" rimanda semplicemente al ruolo autorale dell'artista.
Riesce il GianGilberto Monti uomo ad avere ogni tanto il sopravvento sul GianGilberto Monti artista? Quali gli spazi familiari che riesci a ritagliarti?
Difficile separare i due aspetti, di solito vanno di pari passo. Nel mondo dello spettacolo gli amici sono rari ma non è detto che negli altri ambienti sia meglio...
Ma quella laurea in Ingegneria Chimica conseguita al Politecnico di Milano quanto ti serve?
Ogni giorno, fa parte della mia storia personale e dei miei ricordi, tutti molto belli devo dire..
Ricordi del passato a parte, veniamo alle tue ultime 3 produzioni. Io ti dico i titoli dei cd e tu per ognuno mi dici qualcosa, tipo ricordi, impressioni, ambizioni ad esso legati. Pronto? Allora partiamo da La Belle Epoque della Banda Bonnot..
Forse il lavoro più difficile e insieme quello più completo artisticamente.
...Maledette Canzoni...
Una grande fatica per mettere d'accordo gli eredi dei tre chansonniers (Vian, Gainsbourg e Ferrè) e tutti gli editori francesi. Per il resto una grande gioia quando ho visto l'album nei negozi, devo dire anche grazie a Claudio Ferrante della Carosello, che è stato il primo a crederci, e a Roberto Razzini della Warner Chappell che ha contribuito a riordinare tutta la parte editoriale.
... ed ovviamente Ce n'est qu'un début .....
La mia vita in undici canzoni, ma non è una frase retorica. Sono fatti e persone che ho molto "vissuto".
Affrontiamo un po' il mondo politico e sociale di questa nostra Italia: cosa ti piace e cosa no? Per il tuo ruolo di chansonnier (o cantautore) ti senti in grado di comunicare o lo ritieni un qualcosa a cui non sei obbligato a sottostare?
Ogni volta che ascolto la radio, guardo la televisione o leggo i giornali, dico a me stesso che devo continuare a fare questo mestiere. Contro ogni difficoltà. E ce ne sono tante. Per mettermi a tacere devono mettermi una pistola in bocca. E anche lì non è detto che me ne starei proprio zitto.
Da quasi 15 anni mi chiedo cosa mai volevi dire con le parole "e allora cosa ce ne frega della paura e della polizia / usciamo allo scoperto e almeno poi sarà finita" Ma da dove stavi scappando? Con chi eri?
Le parole fanno parte del brano SE NON CI FOSSERO ZANZARE, contenuto nel concept GUARDIE E LADRI. E' il ladro che sta parlando alla sua compagna e cerca in tutti i modi di tenersela vicina, anche contro le difficoltà, in questo caso le guardie. Hai presente Butch Cassidy? (1969), nella scena finale Paul Newman e Robert Redford vanno incontro al loro destino, è anche un po' quello. Per fare un paragone con la nostra storia, mi ricorda la vicenda di Mara Cagol e Renato Curcio, ma a parti invertite.
Il tuo brano Il miele e il vento e' inserito nell'album di Fiordaliso piu' famoso ovvero sia Non voglio mica la Luna: quali altre collaborazioni hai nel tuo curriculum?
Quella che ricordo con più piacere è la canzone scritta con Mauro Pagani per Mia Martini, La mia razza, che ho anche registrato nel mio ultimo album.
Cosa potresti suggerire al ragazzo che istintivamente vorrebbe emulare i tuoi 30 anni di lavoro nella discografia italiana?
Non molto, ma se c'è la passione c'è tutto. Scegliere di fare questo mestiere è una sorta di dichiarazione d'amore totale. Come dire... buona fortuna da gg!
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