Nuovo disco per gli Ogun Ferraille, una delle band post rock piu' innovative del nostro underground
di: Sarah Viola
Il nuovo disco è stato registrato in una casa di campagna in provincia di Cosenza, sotto la supervisione artistica, fonica, mentale di Fabio Magistrali, che ha accettato di condividere il percorso di un disco complesso e faticoso. Il nuovo disco è stato registrato in una casa di campagna in provincia di Cosenza, sotto la supervisione artistica, fonica, mentale di Fabio Magistrali, che ha accettato di condividere il percorso di un disco complesso e faticoso.
A due anni di distanza dal primo ep, totalmente autoprodotto My own drama, gli Ogun Ferraille tornano a registrare, questa volta per un obiettivo più ambizioso: il loro e' un post rock, con tratti indie e di psichedelia. Il nuovo disco sara' un full lenght di 11 brani, nuovi per le incisioni, ma suonati in questi due anni in giro per i posti che ancora danno spazio alla musica (al riguardo gli Ogun si indignano per la chiusura forzata del 5/4 di Messina).
Riduzione dei tempi dei brani, meno dilatazioni, una maggiore concisione, ma anche un nuovo tentativo di andare oltre gli schemi e le influenze che ogni essere umano che approccia la musica si porta appresso. Lavoro minuzioso su suoni, voce, arrangiamenti, senza perdere la forza vera del gruppo, l’attitudine live e sporca (fezzosa come si usa dire dalle parti della città bruzia). Le basi dei brani sono state registrate in presa diretta, con l’aggiunta di alcune sovraincisioni, cosi da mantenere un impatto live nel suono. 11 i titoli del nuovo disco: Bat man, Good ol’ people, Mike fink, Lead coating, Orbital listener, Ticonderoga, Last Winter, Screaming disease, Black l color, Mr M, Unkle.
Brani pieni di rabbia e di atmosfere diverse, ma, esattamente come nel primo episodio, senza volontà di insegnare alcunché. Pura volontà di riflessione. Ancora assolutamente in discussione il titolo del disco, né raggiunto alcun accordo per la pubblicazione. A mali estremi un’altra autoproduzione. Perché la passione non si ferma davanti ai soldi. Non sempre, almeno.
Dice di loro il nostro diretur Giancarlo Passarella...Prendete il coraggio dei Pearl Jam, le intuizioni dei Pink Floyd, l'anacronismo storico dei Kyuss e soprattutto lo spasmo compositivo dei Rage against the Machine: se tutto questo lo filtrate con del gusto italiano, forse riuscite ad intuire l'originalita' ancestrale degli Ogun Ferraille. Con il precedente My Own Drama ci avevano strabiliato: ora ci devono convincere!
Gli OGUN FERRAILLE sono:
Marco Filice batteria
Stefano Greco basso-voce
Mauro Nigro chitarra-voce
Antonio Serra chitarra-voce
Articolo letto 1776 volte
|