Nevrorea - Diva (Suburban Sky/Red Cat, 2018) Il rock italiano, quello bello!!
di: Gianni Della Cioppa
In tempi di rap, trap e compagnia bella, il rock italiano sta incassando percosse da ogni parte: la critica lo snobba e il pubblico ne ignora l’esistenza. Nonostante cio' esempi di qualita' ci sono. Lo dimostra il cd d’esordio dei Nevrorea! In tempi di rap, trap e compagnia bella, il rock italiano sta incassando percosse da ogni parte: la critica lo snobba e il pubblico ne ignora l’esistenza. Nonostante cio' esempi di qualita' ci sono. Lo dimostra il cd d’esordio dei Nevrorea!
I Nevrorea si sono formati tre anni fa a Firenze, roccaforte storica del rock alternativo a band larghe italiano, sin da subito l’intenzione è stata quella di dare voce ad un repertorio proprio, evitando il circuito asfissiante dal punto di vista creativo delle cover band.
Pur con un tocco di modernità, tappezzata di elettronica il trio, formato da Cosimo Bitossi (chitarra, voce e testi) e Lorenzo Bianchi (Batteria, percussioni) e il nuovo arrivato Ernesto Santoro (basso), ha riferimenti importanti classici che agitano chitarre, come il grunge italiano, tra Estra e Verdena ed un tocco romantico che chiama in causa C.O.D. e Deasonika. Merito anche della voce di Cosimo, duttile, melodica e capace di dare vita a linee melodiche importanti, come bella splendida title track, forse il pezzi più rappresentativo del disco, che offre comunque anche altre tappe notevoli, come il riff grasso di “Calliope” e il coro alterato e psichedelico di di “Revolver” una grunge song perfetta.
In un misto di sentimenti personali ed alienazione massificata i Nevrorea pubblicano un esordio di spessore che lascia ben sperare per il rock tricolore, che vive da tempo in ombra, ma che è pronto ad esplodere, perché la qualità non manca. Come dimostra questo ottimo “Diva”.
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