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Interviste
Pubblicato il 30/10/2008 alle 00:31:48Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Tonia Santacroce, il futuro parte dal Festival d'Autunno

di: Giuseppe Panella

VI Edizione del Festival d'Autunno con quattro spettacoli già sold out proiettano Tonia Santacroce nel firmamento dei grandi promoter: Vittorio De Scalzi, Lina Sastri, Dee Dee Bridgewater, Gino Paoli, Renzo Arbore ...

VI Edizione del Festival d'Autunno con quattro spettacoli già sold out proiettano Tonia Santacroce nel firmamento dei grandi promoter: Vittorio De Scalzi, Lina Sastri, Dee Dee Bridgewater, Gino Paoli, Renzo Arbore ...

Fra alcuni giorni prenderà il via la VI Edizione del Festival d’Autunno. Deus ex-machina di questa manifestazione è Antonietta Santacroce, per gli amici semplicemente Tonia. Più corto, più immediato. Una prerogativa, quest’ultima, che le calza perfettamente. E’, infatti, quella davanti a me persona immediata che mette l’interlocutore subito a suo agio.

Buonasera Tonia, si presenti ai nostri lettori.
Sono una musicista classica che, nonostate la mia formazione accademica, ho allargato i miei orizzonti musicali tanto da proporli al grande pubblico del teatro.

Come nasce il Festival d’Autunno?
Nasce dal mio amore per la musica barocca. Io suono il piano ed il cembalo e, in quanto appassionata di quel genere musicale, sei anni fa mi sono riproposta di farlo conoscere ed apprezzare ad un pubblico che poche volte ha avuto modo di confrontarsi con quella musica.

Nato come Festival dedicato alla musica barocca nel corso degli anni ha subito una trasformazione. A cosa è dovuto tutto ciò?
In due edizioni ho proposto la sintesi migliore del barocco: dallo spettacolo di musica e danza sulle opere di Caravaggio, a uno Shakespeare magnificamente declamato da Giorgio Albertazzi con l’accompagnamento orchestrale di brani di Purcell, il piu grande musicista inglese d’epoca elisabettiana; dalle storie della Napoli seicentesca raccontate da un Peppe Barra in stato di grazia, fino al recital dedicato a Vivaldi ed in cui, nella seconda parte, il concerto in re minore eseguito dall’orchestra si trasformava nel Concerto grosso dei New Trolls. Due mondi distanti. La musica classica ed il rock si univano dando luogo ad un concerto memorabile che ha segnato il passaggio da un festival di nicchia ad un festival popolare. Il risultato è stato incredibile ed incoraggiante.

Quali e quante difficoltà si incontrano lavorando in una città di provincia?
Moltissime. La principale è l’assenza di professionalità specifiche, per cui non si puo delegare ma è necessario supervisionare tutto. Alla fine, però, si ottengono grandi soddisfazioni. La gente si accorge subito del lavoro svolto e restituiscono, in termini di affetto, quello che io cerco, di volta in volta, di dare loro. Non nascondo che esistono anche i detrattori. Ma la loro “presenza” non mi turba perchè ciò che ogni anno mi dà la forza di continuare è il coinvolgimento di quella fetta di pubblico che, oramai, da sei anni mi segue con grande interesse unito a quella passione che, per me, si trasforma in linfa vitale.

Quali sono stati i personaggi che ricorda con più piacere?
Sicuramente il mio amico Toni Florio, direttore di una delle orchestre barocche più importanti a livello internazionale: La Cappella della Pietà dei Turchini. Un esempio da imitare. Ha formato quest’orchestra dal nulla riuscendo a varcare con successo i confini europei. Il segreto di questo successo è dovuto indubbiamente alla sua caparbietà, alla professionalità di tutti gli elementi e al sostegno degli organi istituzionali. Poi ricordo Tosca e Lino Cannavacciuolo, due persone straordinarie oltre che straordinari interpreti.

Facciamo un gioco. Definisca brevemente alcuni degli artisti che ha ospitato nel Festival d’Autunno.
Volentieri.

Giorgio Albertazzi
Grande attore che, però, si annoia facilmente
Peppe Barra
Simpatico ed alla mano
Vittorio De Scalzi
Grande musicista e persona straordinaria
Lina Sastri
Donna di grande temperamento
Arnoldo Foà
Insopportabile. Dall’alto delle sue 92 primavere pensa di poter dire o fare qualunque cosa.
Dee Dee Bridgewater
Strepitosa. Una donna di classe
Nicola Piovani
Sensibile ed introverso
Gino Paoli
Un timido. Rivelazione che contrasta pienamente con la sua immagine burbera
Renzo Arbore
Esilarante. Disponibile con tutti. E’ proprio come appare in tv. L’anno scorso a pranzo si cimentò in una gara di barzellette con un assessore. Lasciammo il tavolo alle 17 ma avrebbe voluto continuare.

La scorsa edizione si è conclusa con due concerti di Renzo Arbore.
L’edizione di quest’anno è quasi completamente dedicata alla musica italiana. Possiamo considerarla una conseguenza logica? E’ questo il futuro del Festival?

Il futuro del Festival è in continuo divenire. Sicuramente è mia intenzione affiancare alla manifestazione la produzione che mi piacerebbe fosse aperta ai giovani artisti calabresi con corsi di formazione finalizzati. Speriamo che le istituzioni mi diano una mano. Questo per dare un segnale importante ai giovani artisti.

Oggi i giovani hanno un rapporto quasi superficiale con la musica. Qual’è la sua idea in merito?
Non potrebbe essere diversamente dal momento che nel nostro paese lo studio della musica non è contemplato nelle scuole. I giovani ascoltano, anzi subiscono, ciò che gli propinano i media.

Cosa ritiene di poter fare per loro con il suo Festival?
Il Festival si è sempre proposto di offrire grandi musicisti in concerto. Spesso le esibizioni sono state precedute da incontri con gli stessi artisti. Penso che sarebbe importante un coinvolgimento dei giovani in produzioni che diano loro maggiore spazio così da consentire loro di migliorarsi. Le istituzioni sono parte in causa. Dovrebbero avere il coraggio di compiere delle scelte tese a valorizzare i soggetti realmente capaci, e non distribuendo a pioggia le risorse. Un invito va fatto, anche, ai dirigenti scolastici. Tra le decine di progetti che avviano ogni anno nelle loro scuole, dovrebbero inserirne almeno uno di guida all’ascolto dei vari generi musicali. Un progetto che duri per l’intero anno scolastico e che venga affidato ad un musicista. Sarebbe, anche, importante che lo studente venisse coinvolto con lo studio della musica contemporanea.

C’è un artista che vorrebbe ospitare in futuro?
Sono tanti gli artisti che vorrei nel Festival d’Autunno. Pensi che, nonostante questa VI edizione debba ancora prendere il via, io ed il mio staff stiamo gettando le basi per l’edizione del prossimo anno.

Oltre al Festival d’Autunno pensa di occuparsi a tempo pieno dell’organizzazione di spettacoli durante l’anno?
Chissà…….

Il suo sogno nel cassetto...
Una importante produzione da esportare in tutta la nazione e nella quale coinvolgere musicisti, cantanti ed attori calabresi. Un laboratorio che sia fucina di idee e di talenti e dal quale possa attingere anche il Festival. Le idee sono tante, sono giovane, penso che riuscirò a realizzare qualcosa di importante qui in Calabria per i calabresi e per tutti i giovani talenti del Sud che sono sempre bistrattati.

Ci parli della prossima edizione del Festival...
Come già detto, il percorso di quest’anno riguarda la canzone italiana d’Autore. Tre concerti che veranno alternarsi sul palco del Teatro Politeama grandi nomi come Lucio Dalla, la P.F.M. che canta De Andrè, Vinicio Capossela. Ritengo che nessuno di loro abbia bisogno di particolari presentazioni. Eccellenti artisti che hanno scritto e stanno scrivendo la storia della musica italana. Unica variante la commedia musicale “Hair spray” che vede protagonista uno scatenato Stefano Masciarelli.

A questo punto non ci resta che attendere che giorno 3 novembre “Hair spray”, primo di quattro importanti appuntamenti, già tutti sold out, inauguri il “Festival d’Autunno”. Grazie Tonia per la piacevole chiacchierata e in bocca al lupo.
Grazie a voi e… crepi il lupo


Il cartellone del “Festival d’Autunno”:
3 novembre
HAIRSPRAY - Grasso… è bello
con Stefano Masciarelli, Giovanna D’Angi,Simone Di Pasquale
5 novembre
LUCIO DALLA
“Il contrario di me”
Marco Alemanno, voce recitante
Iskra Menarini, vocalist
Bruno Marini, chitarra
Ricky Portera, chitarra
Roberto Costa, basso
Fabio Coppini, tastiere
Gionata Colaprisca, percussioni
Maurizio dei Lazzaretti, batteria



12 Novembre
P.F.M. canta De Andrè
I parte: De Andrè - II parte: i successi della P.F.M.
Franz Di Cioccio, batteria e voce
Patrick Dijvas, basso
Franco Mussida, chitarre e voce
Lucio “Violino” Fabbri, violino, tastiera, chitarra
Gianluca Tagliavini, tastiere
Pietro Monterisi, batteria
22 novembre
VINICIO CAPOSSELA
“Da solo on la strada”
Vinicio Capossela, pianoforti, chitarre, Mighty Wurlitzer, Farfisa, voci
Glauco Zuppiroli, contrabbasso, ukulele
Zeno De Rossi, batteria, grancassa da banda
Vincenzo Vasi, theremin, vibrafono, marimba, glockenspielt, campionatori, piani giocattolo
Mauro Ottolini, trombone, bombardino, giocattoli
Achille Succi, saxofono, clarinette, clarinetto basso, giocattoli
Alessandro Stefana, chitarra, banjo, elettronica, autoharp, slide guitar, violinarpa
Christopher Wonder, il mago de Human Pignata
Jessica Love - The Elastic Lady, mangiafuoco, bersaglio del lanciatore di coltelli

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