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Tre Allegri Ragazzi Morti - Primitivi del futuro (La Tempesta)di: Silvio Mancinelli Quando si ascolta un cd dei Tre Allegri Ragazzi Morti si pensa sempre al rock and roll, a qualcosa di veloce e di divertente. Questa volta con il loro nuovo disco “Primitivi nel futuro” i tre ci sorprendono con un ritmo diverso che va verso il raggae Quando si ascolta un cd dei Tre Allegri Ragazzi Morti si pensa sempre al rock and roll, a qualcosa di veloce e di divertente. Questa volta con il loro nuovo disco “Primitivi nel futuro” i tre ci sorprendono con un ritmo diverso che va verso il raggae, il dub e alle volte lo ska (“Questo è il ritorno di Gianni Boy”). Tempi diversi, che fanno pensare a lande desolate, e al sole e al caldo che ancora non vogliono saperne di uscire fuori. Una sorpresa per me che devo ascoltare almeno tre volte al giorno l’ipnotica “la Faccia della luna”. Ma questo disco merita sicuramente attenzione per chi ama la musica, perché canzoni “lente”come “la Cattedrale di Palermo”oppure “Puoi dirlo a tutti”, sono canzoni che rimangono e i testi essenziali di Toffolo fanno il resto. Non sono da meno la title track “Primitivi nel futuro”. Ma perché questo titolo? Forse perché nel futuro bisogna tornare a riassaporare le relazioni umane senza passare da un qualunque social network? Oppure si tratta di una evoluzione musicale che va oltre l’uso dei pc? O entrambi le cose? Sicuramente i Tre Allegri Ragazzi Morti, e non lo si scopre oggi, sono una solida realtà dove la musica si lega all’immagine, una realtà dove l’arte è una e non divisa in comportati. Lunare. Articolo letto 6118 volte Riferimenti Web
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