Semplicemente un grande autore, con in mano una clessidra emozionale: grande bella serata con Pacifico a Firenze che parla del suo nuovo disco!
di: Giancarlo Passarella
L’8 Marzo l’artista ha fatto uscire il suo atteso disco Bastasse il cielo, esibendosi nella prima data di un tour che lo porta a Firenze alla Sala Vanni il 30 Marzo. Ieri al Caffe’ Letterario la sua cortesia ha convinto molti cuori... L’8 Marzo l’artista ha fatto uscire il suo atteso disco Bastasse il cielo, esibendosi nella prima data di un tour che lo porta a Firenze alla Sala Vanni il 30 Marzo. Ieri al Caffe’ Letterario la sua cortesia ha convinto molti cuori...
Nella chiacchierata che mi ha concesso finalmente molte cose si sono svelate..
Abbiamo capito con quali colleghi lui si sia trovato meglio, con quali il rapporto si è trasformato in amicizia, abbiamo intuito perché questo disco è nato a distanza, quanto le sue dichiarazioni di fragilità siano il trait d’union di un bel disco …
Vogliamo parlare della persona o dell’artista? Della sua carriera storica o del momento creativo che sta vivendo? Questi ed altri mille spunti mi vengono in mente a poche ore dal nostro incontro, il primo in assoluto. Perché mai prima le nostre strade si erano incrociate. Nemmeno quando (con un diploma da ragioniere) suonava nei Rossomaltese ed iniziava a frequentare l’Università..
Partiamo dalle persone che l’hanno incontrato, si sono fatti autografare il disco, hanno fatto una foto assieme: molte di loro le avevo convinte personalmente, garantendo sul fatto che era bene si organizzassero per venire a Firenze di Sabato pomeriggio ad incontrarlo. Stamani il mio cellulare ribolle di ringraziamenti e tutti sono soddisfatti di esser stati con noi al Caffè Letterario de Le Murate.
Partiamo dalla chiacchierata di Pacifico con Paola Paroli (dove si è parlato anche della musica per bambini, quanto mai da rivalutare), ma anche del suo incontro con quel mancino di Francesco Rainero e questo mi porta anche a parlare del professor Fulvio Infante, presente sia per raccontare del percorso didattico con i parolieri al Liceo Classico Galileo, ma anche per esternare a Pacifico il suo apprezzamento come autore, sia solista, ma anche nella collaborazione con Anna Oxa. Assai interessante lo scambio tra due sue conclamate fans (mi riferisco a Mariagrazia Cucchi e Veronica Niccolai ), con le quali ha parlato dell’evoluzione del genere fantasy pop, perché il fanciullo anima sempre in noi...
C’è stato poi per il dottor Paolo Scarsella il modo di consegnare a Pacifico il libro Dolore No-Te..SynchRock (raccontando così dei 6 anni di convegni medici in cui sono stati studiati i benefici della musica sui problemi dolorosi in ambito psichico e fisico), ma anche simpatico è stato il momento in cui con l’artista abbiamo raccontato degli studi universitari a Scienze Forestali e del valore passionale di quella scelta, assai simile a quella che l’artista ha fatto in alcuni momenti della sua carriera. Pacifico poi è stato prodigo di consigli a diversi giovanissimi artisti, spesso spiazzati dalle difficoltà di uno showbiz di cui non capiscono le dinamiche. In quei momenti ha vestito i panni di fratello maggiore ed è stato molto efficace.. anche se (nella fase intervista) ci aveva detto che non è molto bravo in questo ruolo ed è per questo che non partecipa a seminari o workshop. E meno male che non era bravo: tutti invece mi hanno confessato di aver fatto tesoro di quei suoi semplici consigli…
Prima dell’incontro con i fans, c’è stata la chiacchierata a ruota libera che ho iniziato con uno spiazzante ...Hai riposato stanotte? Dopo qualche secondo di smarrimento (visto che era la prima volta che ci incontravamo e non avevamo fatto una scaletta dell’incontro, andando così a ruota libera), Pacifico ha preso spunto dalla domanda per raccontare che le ore di sonno erano state veramente poco, visto che che la sera prima c’era stata la prima tappa del tour in Veneto, in concomitanza con l’uscita del disco.
Da quel momento in poi le mie domande hanno scavato nel suo modus operandi ed il questo nuovo disco, capendo come sia stato possibile avere così tante collaborazione da parte di musicisti sparsi per il mondo (compreso il buon Alan Clark che ovviamente ho conosciuto nella mia frequentazione della galassia Dire Straits): questa sfera liquida di collaboratori ha reso anche Pacifico curioso di ascoltare Bastasse il cielo ed ad ogni ascolto trovava un elemento nuovo, proprio perché concepito come se fosse una orchestra nata a distanza. Finalmente dalle sue parole abbiamo capito la filosofia che sta dietro a quello che leggiamo nel comunicato stampa ossia ..È un disco di attenzioni e gentilezza dovrei aggiungere “oserei dire”, perché sono parole che bisogna osare dire, tanto sembrano svenevoli...
Pacifico nell’Aprile 2015 ha scritto e interpretato con Samuele Bersani il brano Le storie che non conosci, con la partecipazione di Francesco Guccini. Il brano si è aggiudicato la Targa Tenco 2015 come Migliore canzone dell’anno: Pacifico ci ha raccontato come è nato quel brano e come sia stato soddisfatto di aver ricevuto quel premio ed io … mi sono scordato di dirgli che (da molti anni) faccio parte della giuria delle Targhe Tenco e quindi di averlo votato.
Ci toccherà incontrarci di nuovo, magari proprio il 30 Marzo per il suo concerto fiorentino e questi giorni li passerò ad immaginarmi un videoclip per ognuna della sue canzoni dentro il nuovo disco: ma sarà facile far scorrere nella mia mente questo senso di divenire, queste nuvole che rendono l’atmosfera eterea, dove le molecole non si attraggono per legami chimici, ma per sincronicità..
Per la preziosa collaborazione ringrazio Tatiana dell’agenzia milanese ParoleEDintorni.
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