Niccolò Fabi - Horus Club (Roma) 15/12/2003

di: Antonio Ranalli

Niccolò Fabi suona in casa e regala emozioni ad un folto pubblico che lo vorrebbe candidato "...For President". Il concerto ha chiuso la mini rassegna "Rome che vive".

"La cura del tempo" è stato per Niccolò Fabi l'album della definitiva maturazione artistica. Dopo il sottovalutato "Sereno ad Ovest", che lasciava intravedere un nuovo percorso compositivo, l'artista ha decisamente trovato la giusta ispirazione. "La cura del tempo", seppur poco supportato dalla casa discografica (quante volte avete visto in giro i video di questo videoclip?) e forse anche dimenticato dalla critica (l'album è stato segnalato da pochissimi giornalisti nei vari refendum di fine anno) ha però avuto un ottimo riscontro dal vivo. Niccolò, infatti, ha suonato per ben nove mesi, toccando diverse località d'Italia. Ora, a poche date dalla chiusura del tour, prima di rituffarsi a scrivere e registrare nuove canzoni, il nostro ha tenuto un memorabile concerto a Roma. Il locale è l'Horus, dove una volta Niccolò faceva il pianobar. Chi suona a casa propria, si sa, è un po' avvantagiato, ma per Niccolò c'era un'attesa decisamente fuori dal normale. Il cantautore, accompagnato dai suoi musicisti, si è presentato sul palco con un abito elegante e la chitarra acustica, e come un direttore d'orchestra ha dato il via alle prime note attaccando una prodigiosa "Vento d'estate", accolta dalle ovazioni del pubblico. Si passa in sequenza a "Essere speciale", "Se fossi Marco" e "Rosso", quest'ultima proposta in una versione decisamente rinnovata rispetto all'originale (nell'album d'esordio strizzava l'occhio ai suoni dance). "Nel centro", "Mimosa" e "E non è" (che raccoglie i consensi maggiori, tanto che l'artista spiegherà che gli applausi ricevuti per quel brano sono stati di un'emozione unica), per ritornare nel passato con "Non ti amo più". Dopo un'accelerata "Senza prudenza", ecco che il nostro invita tutti a cercare "Il negozio di antiquariato", che anche senza il sax di Stefano Di Battista riesce a regalare pregevoli emozioni. Il pubblico dalle prime file, infatti, alza in alto, davanti all'artista, una serie di fogli dove c'è scritto "Niccolò Fabi For President". Sul finale l'artista ripassa in rassegna "Capelli", "Il male minore", "Ora è qui", "Offeso" per poi concludere con la trascinante "Lasciarsi un giorno a Roma" ("è sempre difficile trovare le parole per presentare questo brano a Roma" ha detto l'artista). L'artista esce, ma il pubblico reclama a gran voce. C'è "Ostinatamente" a placare la sete di musica e quindi una reprise di "E non è". Poi ancora un altro brano, "Dica", per un'artista che ha ancora tanto da dire nella musica italiana.

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