Rita Marcotulli: l'omaggio a Truffaut nella Collana dell'Espresso
di: Paolo Ansali
La collana dell’Espresso Jazz italiano live 2009 ci restituisce, rielaborato e maturato nel tempo, il tributo a Truffaut che nel 1998 consacrò il talento compositivo di Rita Marcotulli.
La collana dell’ Espresso Jazz italiano live 2009 ci restituisce, rielaborato e maturato nel tempo, anche attraverso numerosissimi live, e aggiornato per l’occasione con nuove collaborazioni artistiche, il tributo a Truffaut che nel 1998 consacrò definitivamente il talento compositivo di Rita Marcotulli. In edicola da venerdì 27 novembre allegato all’Espresso.
The Woman Next Door, pubblicato all’epoca dall’ormai scomparsa Label Bleu e osannato dalla stampa internazionale è infatti oggi introvabile. Quello di Rita Marcotulli è un Truffaut intimo, profondamente assorbito e tradotto in musica. Non vuole essere una colonna sonora alternativa a quella già esistente nei film del maestro francese, ma l’esposizione di tutto l’universo poetico che Truffaut attraverso le sue immagini, i suoi personaggi, i suoi temi ricorrenti in alternanza di peso e leggerezza ha depositato nell’animo di Rita traducendosi in esigenza espressiva. Un amore lontano, coltivato negli anni e riproposto oggi con una nuova veste e un organico rinnovato.
Undici tracce che attraversano la filmografia di Truffaut, tra citazioni dirette e indirette, rese anche con l’intervento delle voci recitanti di Gianni Iacobacci e Rocco Papaleo, percorsi trasversali per temi e l’intervento di ospiti speciali.
Da “Le cinéma est le cinéma”, scaturito da “Effetto Notte” ai brani immersi nel tema della natura e della conoscenza dedicati a “Il ragazzo selvaggio”, dal mondo tormentato dell’adolescenza de “I 400 colpi” al mondo leggero dei bambini de “Gli anni in tasca”, con la voce di Aldo Romano su “Les enfants s’ennuient la dimanche” e che in “Hoping” vede a sorpresa l’intervento di Raiss. E ancora i personaggi ricorrenti come Antoine Doinel, vero e proprio alter ego di Truffaut, tradotto in musica da Rita Marcotulli attraverso una trasposizione ritmica del suo nome in alfabeto morse, e l’attualità di Fahrenheit 451, nel tema della memoria che non può essere cancellata da nessun rogo. Naturalmente non poteva mancare l’amore, l’amore intrecciato di tradimenti o forse che di per sé è un tradimento. Con “Que Reste-t-il” di Charles Trenet, tratto da “Baci rubati” cantato mirabilmente da Noa il disco chiude, sfumando con ironia su una citazione di “Incontri ravvicinati del terzo tipo”.
Rita Marcotulli (omaggio a Truffaut) – collana dell’Espresso “Jazz italiano live 2009”
Track list:
1 - Le cinéma est le cinéma
2 - Les 400 coups
3 - Hoping
4 - Songs Of Experience
5 - Escape
6 - Musique en jeu
7 - Les enfant s’ennuient le dimanche
8 - Masse di memoria
9 - Il richiamo
10 - Antoine Doinel
11 - Que reste-t-il
Hanno suonato:
Rita Marcotulli: pianoforte e tastiere
Javier Girotto: sassofoni e flauti
Michel Benita: contrabbasso
Alfredo Golino: batteria
Luciano Biondini: fisarmonica
ospiti:
Stefano Di Battista: sax soprano su track 1
Clara Graziano, Roberta Bartoletti e Gianni Iacobacci: organetti su tracks 1, 4 e 9
Fabrizio Bosso: tromba su track 2
Raiss: voce su track 3
Aldo Romano: voce su track 7
Elettra Minieri, Francesca Fagnani, Rocco Morelli, Sofia e Beatrice Benetton, Gianmarco Fagnani, Juditte Benita, Vittoria Tondinelli: coro di bambini su track 7
Gianni Iacobacci: voce recitante su track 8
Noa: voce su track 11
Rocco Papaleo: voce recitante su track 11
(Ufficio stampa per Rita Marcotulli:
Anna Maria Piccoli)
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