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Pubblicato il 17/07/2013 alle 23:36:22Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Continua il momento d’oro di Renzo Rubino tra il Festival Giorgio Gaber e il Premio Lunezia

di: Pippo Augliera

Un periodo di impegni per Renzo Rubino, rivelazione del recente Festival di Sanremo con l’assegnazione del Premio della Critica Mia Martini Nuove Proposte assegnato dai giornalisti per il brano Il postino (Amami uomo).

Un periodo di impegni per Renzo Rubino, rivelazione del recente Festival di Sanremo con l’assegnazione del Premio della Critica Mia Martini Nuove Proposte assegnato dai giornalisti per il brano Il postino (Amami uomo).

E' lui stesso a commentare sulla pagina ufficiale di face book, nella quale si racconta costantemente con semplicità, senza atteggiamenti da divo: ‘I prossimi 3 giorni verranno da me affrontati con orgoglio e felicità... il 18 luglio sarò prima alla presentazione di Area Sanremo poi in serata aprirò il concerto di Niccolò Fabi all'Arenile (Napoli), venerdì 19 interpreterò il Signor G. al Festival Giorgio Gaber di Viareggio e Sabato 20 Poppins riceverà il premio Lunezia 2013 a Marina di Carrara. A voi che partecipate, che avete voluto ascoltare o che distrattamente avete teso le orecchie e incuriosendovi, avete voluto saperne di più, se non ve lo ho mai detto, vi ringrazio. Nella valigia ci state tutti’.

La sua carriera è in ascesa. Sembrano lontani i tempi in cui si esibiva giovanissimo nelle piazze, dimostrando la sua grande passione per la musica: suonarla e crearla o pubblicando nel 2011 il suo disco di esordio, per la Spaghetti records “Farfavole", un titolo surrealistico per una manciata di brani che mostrano in embrione ciò che riuscirà a sviluppare successivamente nel suo secondo album, dal titolo “Poppins”, ispirato alla celebre Mary.

‘È stato il primo film magico che ho visto, sono un amante della magia, che ritrovo nei gesti delle persone, nella bellezza che ci circonda e nei ricordi. Il realtà, più che alla protagonista del film, mi riferisco alla sua valigia, dove all’interno c’è un po’ di tutto. Proprio come nel mio album’.

E’ contenuto anche il singolo, molto trasmesso alla radio, “Pop” : ‘Prima di Sanremo, spiega, sono entrato in contatto, per la prima volta, con il mondo dei produttori. Un giorno porto i miei provini a un discografico, che mi dice: Renzo, le tue canzoni sono molto belle, ma serve qualcosa di più pop". Per me sono pop anche Jeff Buckley e Tom Waits, quindi non capivo bene che cosa intendesse. Poi un giorno ho iniziato a cantare da solo, come un deficiente, citando a memoria alcune canzoni del pop italiano che, in qualche modo, facevano già parte di me. Così è nata “Pop” '.

Le dodici tracce del cd presentano stili differenti accomunati dalla voglia di sperimentare, a volte in maniera ludica, con l’obiettivo di emozionare e nel contempo riuscire a emozionare chi ascolta, aiutato anche da una espressività acquisita grazie alla sua esperienza teatrale.

La notorietà di Sanremo gli ha anche permesso di iniziare a maggio un tour, che proseguirà fino ad Agosto. Lui si trova perfettamente a suo agio nella dimensione live, accompagnato dal gruppo Gli Altri (Fabrizio Faco Convertini al basso, Andrea Libero Cito al violino e Andrea Beninati a batteria, percussioni e violoncello). Si esibisce senza allontanarsi dal suo pianoforte, regalando generosamente al pubblico presente spaziando da atmosfere pop rock ad altre più intime da piano bar, come uno chansonnier. Il repertorio spazia da inediti a cover d’autore e omaggia Enzo Jannacci con “Giovanni telegrafista”, “Lucio Dalla (“Cara”) fino a “Milioni di scintille” tratta dal repertorio di Domenico Modugno.

E rivela la sua formazione musicale e la decisione di non passare dai talent: ‘Il mio percorso musicale andava di pari passo con il mio umore e con la curiosità che accresceva in me. Dalla, Jannacci, Renato Zero ma anche Nick Cave e James Brown. Sarebbe lunga la lista ma ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa. La voglia di fare musica e di raccontare delle storie cresceva ogni volta che qualcuno decideva di ascoltarmi. Io sono incontenibile, i Talent sono dei contenitori. Anche in tv conta il risultato, lo share, si fa poca musica e siccome avevo voglia di divertimi ho scelto un percorso diverso. Un percorso fatto di concerti in luoghi sconosciuti, di aperture improbabili, di suonate mentre delle signorine si spogliavano. Mi sono divertito, sono cresciuto ed eccomi qua’.

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