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Frank Sinatra – The Platinum Collection (Emi)di: Antonio Ranalli Il periodo swing di Frank Sinatra. In tre CD i capolavori di “The Voice”, che va a braccetto con Cole Porter, George Gershwin, Irving Berlin, Richard Rodgers e Lorenz Hart. Questo disco è consigliato soprattutto a quanti si sono stancati di ascoltare frequentemente la voce di Michael Bublè, da molti osannato come se fosse l’inventore di un nuovo genere. Ma è consigliato anche a quanti vorrebbero capirci di più sulle origini del cantante canadese. La risposta si chiama Frank Sinatra. “The voice”, prima di fondare la Reprise, aveva registrato una serie di interessanti album per la Capitol, nel periodo compreso tra il 1953 e il 1961. I brani più significativi di quella produzioni vengono oggi riproposti dalla Emi in un esclusivo cofanetto (e a prezzo speciale) nella raccolta “The Platinum Collection”. Dalla prima incisione “I’ve Got The World On A String South Of The Border” all’ultima, il classico “As Time Goes By”, ben 48 canzoni per sognare ancora con la voce di Frank Sinatra. Non possono mancare “I’ve Got You Under My Skin” e “In The Wee Small Hours Of The Morning”, consegnate all’eternità dagli arrangiamenti “definitivi” di Nelson Riddle. La scaletta presenta brani dal ritmo coinvolgente, alternate a ballad da ascoltare a lume di candela. Lo swing rilassato e allusivamente erotico di “Nice ‘n’ Easy” formula un cortese invito a non correre troppo. E così archi e fiati la fanno da padrone. Di fronte a standard come “Night And Day”, “The Lady Is A Tramp”, “Autumn Leaves” e “I love Paris” sembra venire meno il complesso di inferiorità americano rispetto alla cultura europea. Come sempre, la supremazia di Sinatra fa di ciascuna interpretazione quella definitiva. La lunga consuetudine con il repertorio di Gershwin approda ad omaggi come “They Can’t Take That Away From Me” e “Someone To Watch Over Me”. In questi brani Sinatra sembra incarnare il poetico ritratto di quegli individui romantici che si fiondano a capofitto su storie senza speranza, laddove una tattica più attenta sortirebbe effetti meno disastrosi. E il rischio è che si arriva con l’immedesimarsi troppo. Una raccolta di Sinatra per un universo che ne ha ancora bisogno. Articolo letto 3376 volte Riferimenti Web
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