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Pubblicato il 10/05/2017 alle 12:22:33Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Thegiornalisti – Roma (Palalottomatica) – 09/05/2017

di: Antonio Ranalli

Trionfo al Palalottomatica di Roma per il concerto evento dei Thegiornalisti. Tommaso Paradiso, Marco Antonio Musella e Marco Primavera conquistano il pubblico e danno una risposta concreta a chi pensa che non si esce vivi dalla musica degli anni '80

Trionfo al Palalottomatica di Roma per il concerto evento dei Thegiornalisti. Tommaso Paradiso, Marco Antonio Musella e Marco Primavera conquistano il pubblico e danno una risposta concreta a chi pensa che non si esce vivi dalla musica degli anni '80.

In questi ultimi mesi in tanti si sono divisi sulla natura ed essenzialità di questa band romana: pop, indie, mainstream? Il concerto del Palalottomatica (nella foto di Roberto Torricelli), semmai ce ne fosse stato bisogno, ha confermato la validità del progetto della band romana, attiva dal 2009, ma decisamente esplosa nell’ultimo anno grazie all’album “Completamente Sold Out” (Carosello). Tommaso Paradiso si rivela uno dei migliori autori in circolazione, optando per una raffinata combinazione di ritmi e stili, dal rock al pop, sui quali tessere le canzoni sia per il progetto Thegiornalisti che per altri autori. Stilisticamente la band si ispira ad alcune produzioni e cantautori degli anni ’80 e primi anni '90, riuscendo però a fare proprie certe sonorità e a renderle fruibili ai tanti giovanissimi che hanno riempito il Palalottomatica.

Con un “sold out” annunciato da giorni, il concerto è stato anticipato da un Dj set di Calcutta e da un’inutile performance degli Shazami (ovvero il duo fondato dai conduttori Federico Russo e Carlo Mandelli), che hanno massacrato persino “Be My Baby” delle Ronettes (fortuna per loro che Phil Spector è ancora in prigione, altrimenti avrebbe commesso un altro reato).

Ma l’attesa del pubblico era tutta per i Thegiornalisti, che si sono presentati sul palco poco dopo le 21.15. Sul grande palco a S, tra luci spettacolari, la band ha fatto il suo ingresso sulle note di “Senza”, il singolo uscito di recente solo in digitale. Quanto basta per caricare il pubblico, subito entrato in simbiosi con la band sul palco. Musica elegante che, dietro un’apparente semplicità, nasconde significati profondi che guardano alla vita quotidiana. La scaletta prosegue con “Gli Alberi”. Sul finale il vocalist Tommaso Paradiso presenta il compositore Dario Faini (ospite in un brano) “con cui scrivo tutte le hit che vanno al primo posto in classifica su iTunes”.

E la volta di “Vieni e cambiami la vita”. Poi, nel presentare il brano successivo, Paradiso dice: “Quando facciamo questa canzone si crea una sorta di battito di mani sul ritornello”. E qui che il cantante realizza che il concerto al Palalottomatica è realtà, tanto da ammettere che “mi sto cagando sotto”. E parte “Mare Balotelli”.

Poi arriva un set di canzoni al fulmicotone. Si parte con “Fine dell’estate”, e si prosegue con “L’ultimo grido della notte”, “Disperato” (che Paradiso annuncia come “Despacito”, facendo ironicamente riferimento al tormentone di Luis Fonsi), “Sbagliare a vivere” e “L’importanza del cielo”. In questo set c’è il tempo per dare risalto anche a Marco Antonio Musella (chitarra e sintetizzatori) e Marco Primavera (batteria). Dal vivo la band è completata dal bassista Walter Pandolfi e dall’ottimo Leo Pari (tastiera, sintetizzatore, programmazione, cori).

Paradiso, Musella e Primavera concedano per un po’ il resto della band e imbracciano le chitarre acustiche. Paradiso spiega che “siamo una band nata su tre seggiole di paglia a casa di mia madre. Molti di voi ci seguono da tempo e conoscono alcune di queste canzoni”. In versione unplugged il gruppo esegue alcuni brani tratti dal primo disco “Thegiornalisti, vol. 1”. Si inizia con “E menomale” e si prosegue con “Autostrade umane”. Poi paradiso accenna l’incipit di “Dimmelo tu cos’è” di Antonello Venditti, quasi una risposta ironica a Manuel Agnelli che in una recente intervista ha sostenuto che la musica indie italiana dei giorni nostri sia il “peggior Venditti fatto male perché lo fa gente che non sa cantare e non sa suonare”. E poi subito arriva “Io non esisto”, sempre tratto dal primo album.

Rientrano gli altri musicisti, e Paradiso seduto al pianoforte annuncia l’arrivo di un momento importante. Partono le note di “Proteggi questo tuo ragazzo” e sul palco entra Luca Carboni, salutato da una grande ovazione. Carboni è sicuramente un’artista di riferimento per il gruppo: la poetica carboniana è facilmente rintracciabile nei brani dei Thegiornalisti, con pezzi che coinvolgono dal punto di vista emotivo. “Ti voglio bene Luca” grida Tommaso Paradiso, “Anche io” risponde Carboni. E subito parte “Luca lo stesso”, brano tratto dall’ultimo disco del cantautore bolognese, scritto con il vocalist dei Thegiornalisti.

Congedato Carboni, e per stare sempre in tema di scena bolognese anni ’80, il gruppo accenna a un altro classico della musica italiana, ovvero “Grande figlio di puttana” degli Stadio. E’ la giusta introduzione al nuovo brano inedito “Non caderci mai più”. L’empatia con il pubblico è totale. Con “Fatto di te”, “Sold Out” (introdotta da una versione a cappella cantata con tutti gli spettatori) e “Per lei” non ce n’è più per nessuno.

Poi sul palco, sulle note di “Tra la strada e le stelle” arriva Elisa, anche lei accolta da grande entusiasmo. La cantante di Monfalcone impreziosisce uno dei brani più belli dell’ultimo lavoro del gruppo. Convincente l’esecuzione de “Il tuo maglione mio”. A sorpresa sul palco anche Fabri Fibra per eseguire “Pamplona” (vivo su base, per usare un termine tecnico), il tormentone realizzato con i Thegiornalisti. Il set viene chiuso con “Non odiarmi”.

Il pubblico richiama il gruppo a gran voce. Il tempo di cambiarsi e di nuovo sul palco per eseguire “Promiscuità”. E qui che Tommaso Paradiso decide di fare una dedica a "due persone", ovvero Noel e Liam Gallagher, gli Oasis, che gli hanno ispirato la voglia di fare musica. Questo prima di chiudere la serata in maniera trionfale sulle note di “Completamente” cantata a squarciagola da tutti i presenti. Per chi si è perso il concerto di Roma può recuperare giovedì 11 maggio a Milano (altro show cui si attendono tanti ospiti), prima del tour estivo che toccherà diverse città italiane.




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