Stato di agitazione dell'emittenza locale: la R.E.A. indice a Roma per il 18 Settembre una manifestazione pubblica di protesta.
di: Giancarlo Passarella
Da qualche ora sul sito ufficiale della R.E.A. Radiotelevisioni Europee Associate appare l'editoriale del presidente Antonio Diomede che chiede una urgente revisione del DPR 146/17, il cui gestore è il direttore Antonio Lirosi.. Da qualche ora sul sito ufficiale della R.E.A. Radiotelevisioni Europee Associate appare l'editoriale del presidente Antonio Diomede che chiede una urgente revisione del DPR 146/17, il cui gestore è il direttore Antonio Lirosi..
Conosco da anni la grinta del presidente Diomede e ne ammiro la grinta con cui porta avanti le sue battaglie. Scrive stamani con piglio garibaldino .. L’emittenza locale è in gravissima crisi occupazionale. Sono in atto 2500 licenziamenti a causa della distorta regolamentazione DPR 146/17 che avrebbe dovuto, per l’anno 2016, prevalentemente sostenere l’occupazione con un fondo di 89.671.995 di euro dei quali 78.706.670 alle tv e 10.965.325 alle radio locali. Il sistema prevedeva la partecipazione al bando con alcuni requisiti ritenuti fortemente sperequati rispetto alla popolazione regionale servita, per l’alto numero di dipendenti da assumere, per il fantomatico dato Auditel e per la mancato rispetto della direttiva europea sul “de minimis” che allo stato attuale l’importo complessivo dell’aiuto di Stato concesso ad una singola impresa non può superare i 200.000 euro in tre anni..
Nel suo editoriale poi Antonio Diomede non si tira certo indietro e fa nomi e cognomi ..Succede invece che il gruppo Telenorba di Confindustria nei tre anni 2016/17/18 incassa dallo Stato 19.731.930 euro mentre Telemare di Gorizia che pure occupa 8 dipendenti di cui due giornalisti riceve 15.222. A cosa si deve tale enorme sperequazione di trattamento? Principalmente l’anomalia, ma non è l’unica, dipende dall’elevato punteggio assegnato al dato Auditel. Infatti analizzando le graduatorie si nota che alle emittenti iscritte ad Auditel è stato paradossalmente assegnato un punteggio che supera di gran lunga 17% come tutti avevano ingenuamente pensato, ma arriva al 46% medio a discapito della forza lavoro che il punteggio medio dall’ 80% scende al 54,4%..
Nell'invitarvi a leggere con calma il suo editoriale, richiamo la vostra attenzione proprio sul quid della sua analisi ovvero il ruolo dell'Auditel, contro cui si sta battendo da anni.
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