Fabrizio De Andrè, In direzione ostinata e contraria
di: Antonio Ranalli
SonyBmg pubblica il cofanetto "In direzione ostinata e contraria", dedicato a Fabrizio De Andrè, e in uscita il 25 novembre. Tra i brani anche un duetto inedito tra il cantautore e il figlio Cristiano. SonyBmg pubblica il cofanetto "In direzione ostinata e contraria", dedicato a Fabrizio De Andrè, e in uscita il 25 novembre. Tra i brani anche un duetto inedito tra il cantautore e il figlio Cristiano.
Difficile pensare ad un titolo più bello per una antologia che ha il difficilissimo compito di rappresentare Fabrizio De Andrè e le sue opere più importanti, dalle origini fino ai capolavori degli anni ’80 e ’90, vale a dire “Creuza de ma” e “Le nuvole”, “Anime Salve”. Più bello e più giusto pensando a cos’era De André prima ancora che un artista, un poeta, un musicista: un geniale e straordinario battitore libero che una intelligenza acuta e ribelle portava sistematicamente al di fuori delle regole, in primis quelle del mercato e della discografia. Un anarchico ben oltre l’oleografia politica che concepiva la vita come un terreno dove ognuno deve essere libero di darsi le proprie regole ma sempre nel rispetto del proprio prossimo. Ostinato e contrario anche verso se stesso, nel senso dell’esercizio di una continua autocritica anche quando i suoi capolavori erano universalmente riconosciuti tali. Ostinato e contrario negli anni ’60 quando le sue canzoni, per prime, si imponevano per la capacità, allora inedita, di raccontare in modo crudo, emozionante, appassionato le altre realtà, quelle nascoste ai e dai benpensanti. Ostinato e contrario fino alla sua scomparsa, inattesa e spiazzante, che ha consegnato la sua opera ad una dimensione senza tempo. Dunque racchiudere i capitoli più rappresentativi dell’opera di Fabrizio De André non era impresa facile, né questo lavoro poteva limitarsi ad una semplice play list ordinata in senso cronologico. Era giusto fare di più. Dori Ghezzi per Nuvole ha selezionato personalmente i 54 brani con la supervisione del Maestro Gian Piero Reverberi, memoria storica e preziosa dell’arte di Fabrizio De Andrè. Sono stati scelti, inoltre tre pezzi da collezione come la versione inedita di “Cose che dimentico” in duetto con Cristiano De André, e per la prima volta su cd “Titti” e “Una storia sbagliata”, ha avuto un’idea vincente per far sì che questa voce unica, “antichissima e vivificante…etica” come la definisce Aldo Grasso autore della prefazione al libretto, potesse essere restituita al suo tempo. Ovvero cogliere l’esatto momento in cui è stata incisa, farle dono della sua antica purezza prima che le successive elaborazioni delle varie edizioni rimasterizzate la rendessero sì perfetta da un punto di vista tecnologico, ma priva di quel “fascino dell’imperfezione” che ad esempio gli estimatori dei dischi in vinile ben conoscono. Per volere di Dori Ghezzi Il suono delle canzoni è stato ‘de-masterizzato’’, rimuovendo i vari strati di equalizzazioni e compressioni digitali che si sono sovrapposte nel corso degli ultimi anni , in occasione delle varie pubblicazioni. E’ il suono che avevano gli album nel loro anno di uscita. Sono stati recuperati tutti i nastri master originali e si è agito sul suono in forma minima e solo con strumenti disponibili nell’anno di pubblicazione del disco”. Un lavoro lungo e rigoroso ma soprattutto una grande testimonianza di amore e rispetto per un uomo che parlava al cuore e alla ragione di tutti.
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