Padre di 5 figli e marito di una simpatica moglie tedesca: parliamo di quel stralunato cantautore milanese di Vittorio Merlo...
di: Adele Griseldi
Tra la Ferrari e sognare Bruno Vespa, indubbiamente opterebbe per andare a funghi: vive in Lussemburgo ed e' famoso con le sue canzoni da quando Demo su Radio1 (con Pergolani & Marengo) l'ha programmato. Ao Vitorio, un abraço do amigo! Tra la Ferrari e sognare Bruno Vespa, indubbiamente opterebbe per andare a funghi: vive in Lussemburgo ed e' famoso con le sue canzoni da quando Demo su Radio1 (con Pergolani & Marengo) l'ha programmato. Ao Vitorio, un abraço do amigo!
In queste ore e' in concerto in Italia (per la rassegna Bibliopride) e recentemente l'abbiamo visto a Rai1, come certifica questa foto...
Bentrovato a Vittorio Merlo: ma cosa ci fa un milanese come te in Lussemburgo e con famiglia al seguito?
Sono arrivato in Lussemburgo nel 1994 dopo aver vinto un concorso per un posto di bibliotecario alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Lavoravo già in biblioteca a Milano all’Università Bocconi e prima ancora nella biblioteca comunale Sormani e nelle biblioteche dell’hinterland milanese. In realtà stavo cercando un posto di lavoro via da Milano per far crescere i bambini nel verde e non trovando niente nei posti dove avrei voluto andare, in Liguria o in Toscana, mi sono iscritto senza molte speranze a quel concorso europeo che poi ha cambiato la mia vita facendomi trasferire all’estero.
Quali sono stati gli artisti che hai amato in gioventù'? Quali invece i cantanti che invece oggi segui con maggiore interesse?
Francesco De Gregori è stato l’artista che più ho amato e seguito da ragazzo, insieme agli altri cantautori come Enzo Jannacci, Lucio Dalla, Paolo Conte, Francesco Guccini, Giorgio Gaber e tanti altri ancora. Ho anche ascoltato altri tipi di musica: mi piacevano molto i Kraftwerk, Riccardo Zappa, gli Uriah Heep, Deodato, la PFM… cose molto diverse tra di loro............Adesso sono sempre spinto dalla curiosità, ho scoperto dei bravi cantautori tedeschi come Herbert Grönemayer e francesi come Renaud. Tra gli italiani mi piace Pippo Pollina che come me abita all’estero, a Zurigo, e per il resto è più facile che mi piacciano singole canzoni che artisti a tutto tondo. Ascolto molto volentieri la radio soprattutto quando viaggio in automobile.
Cosa non va nella musica in Italia? Da dove cominceresti a cambiare le cose?
Non abito in Italia da tanto tempo ma per quello che mi riguarda, trovo che sia sempre più difficile trovare spazi adatti alla musica e canzone d’autore. Non capisco se sia veramente dovuto a una carenza di pubblico o piuttosto a una mancanza di coraggio da parte degli addetti ai lavori che preferiscono andare sul sicuro con le cover band invece di far conoscere nuove cose. Anche per le radio c’è un appiattimento generale della programmazione e poco coraggio. In questo Internet è una valida alternativa per farsi conoscere e per ascoltare cose nuove, anche se la maggior parte della gente cerca poi su Internet quello che vede in televisione o che legge sulla stampa.
Vittorio Merlo uomo e Vittorio Merlo artista: riescono le due realtà a coesistere? C'è' il tempo per coltivare qualche hobby?
C’è un solo Vittorio Merlo che è allo stesso tempo cantautore, bibliotecario, padre di 5 figli e marito di una bella e simpatica moglie tedesca. Mi piace molto cucinare e giocare a tennis, come si può capire da alcuni testi delle mie canzoni sono inoltre un fan della Ferrari, da quando avevo 10 anni!, e un tifoso dell’Inter: quindi abituato a soffrire. Se avessi più tempo mi piacerebbe andare più spesso in cerca di funghi, che è un bel modo per stare in mezzo alla natura senza annoiarsi e soddisfacendo poi il palato.
Parliamo un po' di alcuni tuoi brani: per ognuno di loro dammi un ricordo, un aneddoto. Partiamo da Riccardo Zappa....
Riccardo lo conosco da quando avevo 20 anni, abitavamo tutti e due nel quartiere di Brera a Milano quando era ancora un quartiere abbastanza popolare. In quell’epoca scrissi una canzone in cui, intuendo che le cose stavano cambiando, dicevo che via Brera non mi diceva più niente… Ricordo che Riccardo non era per niente d’accordo e mi disse che per lui era ancora un posto bellissimo, forse adesso mi darebbe ragione. Mi ha fatto piacere l’entusiasmo con il quale ha accettato la mia proposta di collaborazione e credo che nel mio ultimo lavoro musicale il suo contributo sia fondamentale.
….Bruno Vespa …
Con la mia “Ho sognato Bruno Vespa” credo di aver incarnato l’incubo televisivo collettivo di molti italiani. Sicuramente Vespa ha ascoltato il pezzo perché Vince Tempera, che ha prodotto il CD, glielo ha regalato in occasione di una sua partecipazione a Porta a Porta. Dicono che a lui non sia piaciuto per niente mentre pare che la redazione del programma abbia apprezzato moltissimo.
...la Ferrari...
“E’ da bambini che comincia, che arriva questa malattia…” e per me è stato proprio così. A dieci anni leggevo avidamente Autosprint e andavo con mio cugino a Monza a vedere le prove del gran premio. Nel video della canzone si vedono molte cartoline autografate dei piloti del periodo in cui io ero un ragazzo. C’è anche una bella dedica di Emerson Fittipaldi: “Ao Vitorio un abraço do amigo”. A quei tempi la Formula Uno era molto più pericolosa di adesso, rimasi impressionato quando un lunedì mattina mi arrivò per posta la cartolina autografata di François Cevert: lui era morto il week-end prima durante le prove del Gran premio di Watkins Glen negli Stati Uniti.
...il radio show Demo, con Pergolani & Marengo....
Devo veramente molto a Demo e per questo sono molto grato a Michael e Renato. Sono stati loro i primi a scoprirmi e a lanciarmi a livello radiofonico nazionale, prima con “Ho sognato Bruno Vespa” e poi con “Vorrei essere Simone Cristicchi”. Demo mi ha ospitato per presentare i miei CD e ho realizzato con loro anche uno special live da solo, voce e pianoforte. Mi piacerebbe realizzare con loro una puntata in cui ripercorrere insieme questo lungo cammino fatto insieme.
Se con una macchina del tempo ti porto nel passato, in quale epoca ti trasferisci e perché proprio in quella?
Io sto benissimo nella mia epoca. Pur con tutti i problemi sociali, le ingiustizie e la povertà ancora presente in gran parte del mondo, mi sembra che i vantaggi dei progressi fatti superino abbondantemente gli inconvenienti. Pensa che io a quindici anni ho avuto la tubercolosi, senza gli antibiotici scoperti nell’ultimo secolo in un’altra epoca io me ne starei già sottoterra.
Diamoci un appuntamento per domani, fra un mese o fra un anno: cosa avrà fatto Vittorio Merlo entro quelle date?
- Domani sarò stato su un palco con un pianoforte e un microfono a presentare e cantare le mie canzoni.
- Fra un mese avrò discusso e provato in studio con Riccardo Zappa i pezzi del mio nuovo progetto musicale.
- Fra un anno sarò qui con te a presentare le nuove canzoni, i nuovi video e le nuove idee che mi frulleranno per la testa.
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