Garage rock gassoso e indie appassionato: cosi' La Fanzine dei Giovani su In My Mind, cd dei Pivirama!
di: Elvira Speggio
Gran bella recensione quella firmata dal materano Vincenzo Madio su questo cd della band di Raffaella Daino, pubblicato dall'attiva U.d.U. Records: un rock per l'anima inquieta nella mente amorfa di una persona fragile! Gran bella recensione quella firmata dal materano Vincenzo Madio su questo cd della band di Raffaella Daino, pubblicato dall'attiva U.d.U. Records: un rock per l'anima inquieta nella mente amorfa di una persona fragile!
Una recensione fatta con il cuore e che ha realmente colpito i nostri cuori!
Scrive infatti Vincenzo Madio ..Raffaella Daino è Pivirama. Ma Pivirama è anche Bjm Mario Bajardi, cosi come Danilo Impastato, Angelo Bordonaro e Manfredi Tumminello. E Pivirama è la The City (file multimediale video) in fondo a questo album, che colora di lillà la città di Palermo e i suoi abitanti. Pivirama è un progetto a metà strada tra la Sicilia e Roma, gli States e l’Italia, pieno di fantasie che non lasciano alcun punto di riferimento: niente lyrics, solo molto tormento introspettivo....
L'originale Fanzine dei Giovani cosi' continua la sua recensione ..Pivirama è avanguardia underground, fuga dalla realtà, anima inquieta nella mente amorfa di una persona fragile. Pivirama – In My Mind è il secondo disco di Raffaella Daino, un album di musica noise britannica che semina allarme e infezione da un amore finito male: propilene di garage rock gassoso, etere e minerva alla testa, alternative rock e indie appassionato. Pivirama fa breccia nelle orecchie di chi ha qualcosa da chiedere di più alla musica italiana di nicchia. Arabesche confusioni, ellittiche effusioni con una voce alla Allison Mosshart (in I Love U), Raffaella Daino è una Toxic Girl, per molti o almeno per quelli che non la conoscono bene (cosi stancamente si affretta a dire)....
Ma Vincenzo Madio continua con passo spedito il suo scritto ...Ogni tanto si diverte pure a fare la pop girl, quella che ama le filastrocche, i girotondi (Love Affair), i noir e gli intermezzi delicatessen (To Be Continued…) e perché no, anche l’ acid jazz. Punte di sintetici arcade e pianoforte-e’nott’ distribuiti di qua e di là come pepe e paillettes, tante buone chitarre distorte e qualche sincero applauso del pubblico di Demo Rai Radio 1 e del palco del 21esimo Livello renderebbero il giusto omaggio a questo cd di trenta minuti circa....
Ed ora i botti conclusivi ...Il senso di tutta questa produzione probabilmente sta nella ghost track del disco. Traccia no.9 che uno (io) scambia per la sezione dedicata al dvd ed invece scopre essere un brano per lo più strumentale, fatto di ancestrali arpeggi, soffici domande (... where are you?) e schitarrate ruggenti (urgenti)....
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