Elio e le Storie Tese agli Arcimboldi
di: Manlio Di Giovanni
Abbiamo assistito al loro concerto milanese a meno di un mese dalla pubblicazione del nuovo album Per Elio e le Storie Tese, suonare in casa cioè a Milano ha sempre un significato particolare. Se poi la location è il prestigioso Teatro degli Arcimboldi (acustica perfetta quindi) la cosa si fa ancora più interessante. Ne è passato di tempo da quando a metà anni 80, gli Elii suonavano nel circuito musicale underground senza neppure aver pubblicato un disco e promuovendosi solo con il passaparola tra fan. Oggi il complessino, reduce da un secondo posto a Sanremo, si può permettere il lusso di far uscire il nuovo album (intitolato Album Biango, con la g) a ben tre mesi di distanza dal Festival. Strategia apparentemente contraria a ogni regola di Marketing ma in realtà avevano fatto la stessa identica scelta nel 1996. In effetti il pubblico eliano comprerà l’album a prescindere, Sanremo è stata una bella vetrina anche per degli ousider del loro spessore. Nuovo disco dunque, in uscita il 7 maggio, che conterrà anche i brani presentati in riviera davanti a milioni di telespettatori: la canzone Mononota e Dannati Forever.
Anche il concerto di stasera risente di questa esperienza rivierasca e l’immancabile Mangoni (ospite quasi fisso nei loro live) si cimenta nel ruolo di bravo presentatore nonché di direttore d’orchestra…si cala anche nella parte che a Sanremo era stata di Rocco Siffredi nella cover del classico Un Bacio Piccolissimo.
Per il resto, la scaletta è un mix di nuovi brani presentati in anteprima e vecchi classici di repertorio ma quasi tutti rivisitati con qualche novità; la formazione della band è quella di sempre, altra unicità in un mondo di continui scioglimenti e relative reunion. Tecnicamente sono dei mostri di bravura, nettamente ancora il miglior gruppo in circolazione. Se poi ci aggiungete una serie di gag più o meno improvvisate fra un brano e l’altro, ecco che le oltre due ore di spettacolo passano in un attimo. Per fare un esempio, dalla platea c’è qualcuno che chiede in largo anticipo il brano che per tradizione (in omaggio all’amico Feiez) chiude sempre i loro show; oltretutto il temerario sbaglia pure il titolo del brano urlando “Tapparelle”; ebbene Elio da quel momento in avanti continua a bersagliare il colpevole spettatore per poi dargli però il contentino e modificare il testo proprio al plurale: bastone e carota insomma!
Altre chicche della serata sono il nuovo singolo sul concertone del primo maggio (solo loro ci sono stati e hanno il coraggio di parodiarlo) oltre a un esilarante siparietto di Elio-cantautore-di-destra versione chitarra e voce che già spopola su YouTube.
Dopo oltre due ore di musica rigorosamente live (Elio ironizza su alcuni colleghi avvezzi al playback), il finale è un trionfo a scena aperta; per chi non c’era consigliamo uno delle prossime date del tour primaverile oppure almeno di acquistare sul loro sito la registrazione ufficiale…anche in questo, gli Elio e le Storie Tese sono sempre un passo avanti!
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