Musical NewsMusicalNews
  Cerca

MusicalNews: le notizie che gli altri non hanno! - real news by true fans for hot peopleCOLLABORA CON NOI
Notizie
Pubblicato il 26/05/2012 alle 18:24:41Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Perfetta fusione elettro-rock: Music Map promuove l'esordio discografico dei Rosso Dalmata su U.d.U. Records...

di: Francesca Odette Croxignatti

Piu' il disco procede e piu', al posto di Depeche Mode o Bluvertigo, le sonorita' ricordano Arctic Monkeys e Kaiser Chiefs: Andrea Rossi analizza il disco della band bolognese, forte del successo del videoclip Mina si fa di ketamina.

Piu' il disco procede e piu', al posto di Depeche Mode o Bluvertigo, le sonorita' ricordano Arctic Monkeys e Kaiser Chiefs: Andrea Rossi analizza il disco della band bolognese, forte del successo del videoclip Mina si fa di ketamina.

... proverai polvere magica, stupida, ora sai che lei è più importante di te...


Ci sono recensioni che ti riempiono di gioia per la loro semplicita', unita ad una profonda analisi. E' il caso di questa apparsa stamani sul vibrante sito MusicMap.it. Scrive Andrea Rossi ...La sempre attiva e convincente U.d.U. Records stavolta ci introduce nel mondo dei Rosso Dalmata, band proveniente da Bologna e che pare avere già le idee parecchio chiare. Non c'è nemmeno il tempo di infilare il cd nel lettore e subito si è sopraffatti dalle sonorità elettroniche (stile primi Depeche Mode o, se preferite, alla Bluvertigo) che introducono l'opening song "Mina si fa di ketamina", brano (primo singolo estratto dalla raccolta) che presto vira verso lidi molto più rock'n'roll....

Ma per MusicMap.it la bellezza di questo disco risiede anche in altri lidi.. Salta immediatamente alle orecchie come questi ragazzi producano un sound ricercato e molto ben suonato, ed anche il testo ("proverai polvere magica, stupida, ora sai che lei è più importante di te...") è al tempo stesso tragico e scanzonato, di certo furbo, al punto che ti si attacca al cervello. La prosecuzione di "Romanzo noir" è ancor più convincente, con ritmi sempre elevatissimi e sonorità appicicaticce che non ti lasciano scampo...

Per Andrea Rossi ci troviamo di fronte ad un disco maturo ed originale. Infatti piu' avanti scrive..Questo è un disco, lo si nota da subito, che non ti abbandona un attimo, che ti concede respiro solo per qualche istante, giusto il tempo di pensare che, di questa musica, è davvero impossibile non innamorarsi...

Attenzioni alla conclusioni che appaiono su questa recensione .."Adoro il 69", nonostante una breve e prevedibile divagazione sessuale ("è una posizione irremovibile, anche se a volte consigliabile..."), è invece una fondata e ritmatissima analisi di una stagione definita "irripetibile", che per tante ragioni ha cambiato e quindi definito gli anni seguenti, compresi ovviamente i nostri, dal punto di vista storico, sociale e politico ma anche, perché no, prettamente musicale, con citazioni per i Beatles ("quegli uomini geniali sulle strisce pedonali") e per Jimi Hendrix ("non credo sia banale che un afroamericano bruci l'inno nazionale"). Più il disco procede e più, al posto di Depeche Mode o Bluvertigo, le sonorità ricordano Arctic Monkeys e Kaiser Chiefs, sterzando quindi sempre più verso il rock. Impronta notevole devono quindi averla apportata il mixaggio di David Lenci (già al lavoro con Linea 77 e Il Teatro degli Orrori) ed il mastering di Carmine Simeone (distintosi, guarda un po', nei lavori dei Subsonica), spingendo così, più o meno consciamente, verso un risultato di perfetta fusione elettro-rock. Vincente, questo è poco ma sicuro...

 Articolo letto 1587 volte

Riferimenti Web

Copyright 1999-2002 MusicalNews.com