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Interviste
Pubblicato il 16/03/2006 alle 14:31:23Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Colosseum: intervista a Jon Hiseman

di: Alessandro Michelucci

Breve tournée italiana del celebre gruppo inglese

Capita di rado che il leader di un gruppo rock sia il batterista. Gli esempi si contano su poche dita e sono soprattutto europei: i francesi Magma, i belgi Univers Zero, i Colosseum in Gran Bretagna. E' proprio su questi ultimi che vogliamo concentrarci. Il gruppo diretto dal batterista Jon Hiseman nasce nel 1968 dall'unione di musicisti che si sono fatti le ossa suonando con grandi bluesmen inglesi come John Mayall e Alexis Korner. Con loro hanno suonato anche chitarristi come Mick Taylor, che poi avrebbe rimpiazzato Brian Jones nei Rolling Stones; batteristi come Aynsley Dunbar, che poi avrebbe collaborato con Frank Zappa; bassisti come Jack Bruce, che nel frattempo ha già costituuito i Cream con Eric Clapton e Peter "Ginger" Baker. Sono gli anni in cui si scrivono le pagine più importanti del rock britannico (ed europeo).
La prima formazione dei Colosseum comprende Dick Heckstall-Smith (sax), Clem Clempson (chitarre), Chris Farlowe (voce), Dave Greenslade (tastiere, vibrafono), Mark Clarke (basso) e Jon Hiseman alla batteria. La musica è un intreccio sapiente di rock, blues e jazz. La vita del gruppo è breve ma intensa, perché in meno di tre anni vengono registrati quattro LP: "Those Who Are About To Die Salute You" (1969), il capolavoro "Valentyne Suite" (1969), "Daughter of Time" (1970) e il doppio "Colosseum Live" (1971). Poi lo scioglimento.
Ventitrè anni più tardi, dopo un'incredibile varietà di esperienze personali, i sei componenti della formazione originaria decidono di tornare insieme. Il concerto che segna il ritorno del gruppo si svolge a Colonia nel 1994 (esiste un DVD che lo documenta).
Il gruppo pubblica quindi quattro CD, l'ultimo dei quali è "Tomorrow's Blues" (Temple Music, 2003). Nel frattempo Jon Hiseman ha dato vita a una propria etichetta, la Temple Music, per la quale incide anche Barbara Thompson, apprezzata sassofonista jazz e moglie del batterista.
Alla fine del 2004, purtroppo, il gruppo inglese perde il sassofonista Dick Heckstall-Smith, che muore per un male incurabile. Lo sostituisce Barbara. La nuova formazione è quella che il pubblico italiano ha potuto ammirare nella breve tournée tenutasi alla fine di febbraio. In quell'occasione Jon ci ha concesso questa intervista.


D. Cominciamo con una curiosità. Nella storia del gruppo appare evidente un marcato interesse per l'antica Roma. Anzitutto il nome del gruppo, che fa riferimento al Colosseo. Il primo LP si intitola "Those Who Are About To Die Salute You", cioè Morituri te salutant. Una canzone dello stesso LP si intitola "Beware the Ides of March" (Attento alle Idi di marzo). Puoi dirci qualcosa in proposito?
R. E' vero, ho sempre avuto un notevole interesse per il mondo romano antico. Fra l'altro ho dei parenti a Frascati, quindi ogni tanto vengo in Italia a trovarli. L'ultima volta è stato nel dicembre 2004. Mentre io e Barbara eravamo al Colosseo è squillato il mio cellulare: Dick era morto.

D. Dopo la morte di Dick è parso logico sostituirlo con Barbara...
R. Certo. Barbara è una grande musicista, forse non dovrei dirlo dato che è mia moglie (sorride). Purtroppo è malata: nel 1997 le è stato diagnosticato il morbo di Parkinson, ma per il momento questo non influisce sulla sua attività. Tanto è vero che ha appena pubblicato un CD come solista, intitolato "Never Say Goodbye".

D. Se ho capito bene siete una famiglia di musicisti...
R. Sì, perchè abbiamo una figlia che canta, si chiama Ana Gracey. Fra l'altro appare nel nuovo CD di Barbara.

D. Quando siete tornati insieme avete trovato un mondo musicale molto diverso da quello che avevate lasciato all'inizio degli anni Settanta... Quali sono secondo le maggiori differenze fra ieri e oggi?
R. Negli anni Settanta la musica era ancora un fatto artigianale e legato in un certo modo alla politica. Oggi prevale una logica industriale, la musica è molto più condizionata dai media.

D. Quali sono i gruppi odierni che ti piacciono?
R. Bè, ce ne sono diversi, ma soprattutto i Coldplay.

D. Chiudiamo con una domanda ovvia: progetti per l'immediato futuro?
R. E' in gestazione il nuovo CD, che dovrebbe uscire entro la fine del 2006.

D. Grazie, John.
R. Grazie a te. Spero di tornare presto in Italia.

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