Gianna Nannini presenta la raccolta Hitstory, in cui realizza anche un remake di Un'estate italiana
di: Manuela Ippolito Giardi
La "rievoluzione mediterranea" di Gianna Nannini si fa strada. E al Medimex di Bari, dove ha presentato il nuovo album "Hitstory", una raccolta dei suoi successi ai quali affianca sei inediti, se ne accorgono tutti. La "rievoluzione mediterranea" di Gianna Nannini si fa strada. E al Medimex di Bari, dove ha presentato il nuovo album "Hitstory", una raccolta dei suoi successi ai quali affianca sei inediti, se ne accorgono tutti.
Primo degli inediti della raccolta è "Vita nuova", brano che come ha spiegato l'artista è stato scritto con Pasquale Panella "un poeta dei nostri tempi". E racconta la nuova vita della "rocker e quella di mamma" di Penelope, la piccola che le ha ispirato anche "Ninna nein": "Sembrava tedesca quando lo pronunciava e le ho copiato anche la melodia". L'imperativo, del resto, "è sempre esagerare con la melodia", purché "le parole siano semplici" e la "voce metta le emozioni dentro alle canzoni". Una che che è sempre più al centro "del nuovo assetto musicale" che Nannini sta cercando. E che sarà protagonista del nuovo tour nei teatri: "E' qui, e non nei palasport", dice, "che si sente bene il rock". Ad accompagnarla ci sarà un'orchestra sinfonica ma accanto agli archi e al coro non mancheranno le chitarre elettriche e la batteria". Perché il "graffio" che ha reso inconfondibile il suo timbro e che la accomuna a Janis Joplin ("se l'avessi conosciuta forse non sarebbe morta"), continua "ad essere amplificato" dopo aver vinto la competizione degli esordi con i potenti "amplificatori Marshall". Due punti la Nannini li ha voluti metterli a fuoco al Medimex di Bari (che si è concluso con oltre 50 mila presenze): che "sesso droga e rock'n roll" fosse uno slogan "creato per far girare meglio la droga, manipolando molti artisti". E che sarebbe meglio unire "il naturale all'artificiale", tornando a "fare musica più col microfono" che solo "con la tecnologia".
Per questo la Nannini precisa che in "Hitstory" la "musica è organica". Un marchio di fabbrica che si ritrova anche negli inediti "Tears", sulla
solitudine di un rapporto che finisce, e in "Amica mia", realizzato in collaborazione con Tiziano Ferro. "Originariamente"; spiega l'artista, "si chiamava "Sei", nel senso dell'accettazione di se stessi e delle nostre differenze". Ci sono poi "Mama" e "Ciao amore ciao", il brano di Tenco ma nella sua versione "antimilitare" censurata; e "Amandoti" di Giovanni Linfo Ferretti, "completamente riscritto". In "Hitstory" anche il remake di "Un'estate italiana": "Non accettavo fosse famosa solo per il calcio", afferma la Nannini, "ma poi ho messo da parte le mie seghe mentali e ne ho fatto una versione mia, live e rock".
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