Radiofonicamente poco rock, tra le radio torna prima RTL, superando RDS e Deejay
di: Giancarlo Passarella
Resi noti i dati del terzo trimestre 2009 elaborati da Audiradio: primissima RadioUno, non male nemmeno Virgin Radio, ma zoppicano Radio24 e R101. Ma chi soffre realmente sono le piccole radio: come aiutarle a fare ancora servizio pubblico? Resi noti i dati del terzo trimestre 2009 elaborati da Audiradio: primissima RadioUno, non male nemmeno Virgin Radio, ma zoppicano Radio24 e R101. Ma chi soffre realmente sono le piccole radio: come aiutarle a fare ancora servizio pubblico?
Numeri, dati, flussi, proiezioni: vi ricordati il film Una Poltrona per Due, dove tutta la speculazione in borsa avviene perche' qualcuno sa prima degli altri come va la produzione di un dato prodotto agricolo? Vi ricordate il terrore che serpeggia tra gli operatori? Orbene la stessa cosa succede nei momenti prima della diffusione di questi dati elaborati da Audiradio, struttura che (come potete leggere nel link finale) e' stata fortemente criticata per il metodo con cui elabora questi dati.
Quindi prendiamoli con beneficio d'inventario, ma vediamo cosa raccontano...
- Nel giorno medio domina RadioUno con 6.061.000 utenti (-3,81%; erano 6.301.000 nel 2° bimestre 2009) e questo ci rende particolarmente felici, perche' su questo canale e' collocato Demo di/con Pergolani e Marengo;
- Tra i network ritorna al primo posto RTL 102,5 con 5.183.000 ascoltatori (+0,56; erano 5.154.000), seguita da RDS con 5.073.000 (+1,42%; nel secondo semestre erano 5.002.000) e poi da Deejay con 4.903.000 (-5,26%; erano 5.175.000) e Radio 105 con 4.312.000 (-4,67%; erano 4.523.000).
- Il servizio pubblico si ripresenta in classifica al sesto posto con Radiodue con 3.736.000 (-5,66%; erano3.960.000), seguita da Rismi con 3.577.000 (-5,79%; erano 3.797.000), da Kiss Kiss con 2.316.000 utenti (-0,94%; erano 2.338.000), da Virgin Radio con 1.948.000 (+6,56%; erano 1.828.000) e da R 101 con 1.939.000 (-7,89%; erano 2.105.000).
- Dove troviamo ancora il servizio pubblico? Ma all'undicesimo posto con Radiotre e 1.856.000 ascoltatori (-0.32%; erano 1.850.000), seguita da Radio 24 con 1.753.000 utenti (-13,13%; erano 2.018.000), da RMC con 1.633.000 (-1,15%; erano 1.653.000), Radio Capital con 1.535.000 ascoltatori (+4,35%; erano 1.471.000) e da Radio Maria con 1.483.000 utenti (-15,4%; erano 1.753.000)
- Fanalini di coda tra i circuiti nazionali? m2o e' seguita mediamente ogni giorno da 1.284.000 utenti (-1,98%; erano 1.310.000), mentre Isoradio ha una media di 1.002.000 ascoltatori (+ 7,51% erano 932.000) e Radicale Network non va oltre i 421.000 ascoltatori, con un calo dell'11,74%, perche' nel semestre precedente erano 477.000...
Fin qui i dati freddi: ad ognuno di voi le riflessioni che devono essere necessariamente incrociate con l'investimento pubblicitario che la singola radio fa, magari da diverso tempo. Provate per un momento a pensare a quanto spende Deejay con Capital in spot ed analizzate i risultati non proprio esaltati che hanno ottenuto: complicatevi l'analisi, pensando che appartengono allo stesso gruppo editoriale e che io le trovo francamente troppo uguali tra loro e che banalmente dico...ma se appartengono allo stesso padrone, perche' non sono diverse? Perche' uno non e' bianca e l'altra nera? Perche' una non e' a rock e l'altra dance? Se lo facessero, sarebbero di sicuro diversi dagli altri network e la proprieta' sarebbe sicuramente piu' soddisfatta, perche' all'ascolto ci sarebbero due differenti target di ascoltatori!
Ma io sono banale quando parlo di radio, nonostante la faccio da 32 anni ...!
Trovo confortante il primo posto di RadioUno e faccio presente che l'unica dove si faccia un po' di programmazione senza sempre guardare il Music Control o quello che fanno gli altri, trovandosi cosi' nel pericoloso momento di avere una programmazione musicale uguale alle altre. Riguardo alle piccole emittenti, ogni giorno parlo con loro e tutte mi dicono che fanno fatica ad arrivare a fine mese: per questo motivo sfido la R.E.A. Radiotelevisioni Europee Associate ed il circuito de Le 100 Radio + Belle d'Italia a raddoppiare il loro specifico sforzo verso l'emittenza privata, offrendo almeno il doppio di programmi originali e di notiziari.
Con questi elementi professionali e con una decisa maturita' da parte dei direttori di queste piccole emittenti, bisogna fare fronte comune e collaborare, affinche' il loro lavoro da servizio pubblico vada valorizzato, evitando di finire con il vendere le proprie storiche frequenze: in linea di massima lo compra quel network famoso che pero' (a noi ascoltatori) risulta troppo simile al suo rivale. Sempre la stessa musica, predigerita e lontana da gusti della maggior parte dei consumatori di musica: costoro sono quei pazzi che vanno ancora ai concerti ed ostinatamente comprano cd e dvd! Ma questi ascoltano il mio radio show Il Re del Gancio che ogni giorno parla di questo tipo di musica e passione, dando lo stesso spazio a brani famosi ed a quelli che arrivano dall'underground rock piu' coraggioso: un po' di marketing applicato al servizio pubblico.
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