The Crimson ProjeKCt - Auditorium Parco della Musica (Roma 1/4/2014)
di: Paolo Ansali
C’era grande attesa e curiosita' all’Auditorium Parco della Musica di Roma per vedere in azione i Crimson ProjeKCt con tre musicisti storici del Re Cremisi come Adrian Belew, Tony Levin e Pat Mastellotto. C’era grande attesa e curiosita' all’Auditorium Parco della Musica di Roma per vedere in azione i Crimson ProjeKCt con tre musicisti storici del Re Cremisi come Adrian Belew, Tony Levin e Pat Mastellotto, una vera maratona prog-rock di quasi tre ore.
Il pubblico delle grandi occasioni ha affollato la Sala Sinopoli il 1 aprile. Quando si parla di King Crimson si evoca uno dei nomi più amati nella storia del rock sinfonico insieme a Genesis, Yes, EL&P e tanti altri. Ad introdurre la serata c’è Guido Bellachioma, instancabile promoter di Progressivamente, che fa una commossa dedica a Francesco Di Giacomo del Banco. I Crimson ProjeKCt sono un sestetto composto da un doppio trio, quello di Adrian Belew con Julie Slick (basso) e Tobias Ralph (batteria) e gli Stick Men con il veterano Tony Levin (stick), Pat Mastellotto (batteria) e Markus Reuter (touch guitar). Belew è stato per molti anni l’alter-ego di Robert Fripp, entrò nei KC nell’81, con illustri collaborazioni alle spalle come Frank Zappa e David Bowie, è un chitarrista genialoide, ottimo compositore e vocalist oltre che un performer carismatico. In scaletta ci sono molti brani della produzione anni 80-90, il celebre disco “Discipline” viene eseguito quasi per intero a partire da “Frame by Frame” e “Matte Kudasai” per finire con “Elephant Talk” e “Thela Hun Ginjeet” nel bis.
Il gruppo dimostra un tasso tecnico elevato, e non poteva essere altrimenti visti i musicisti coinvolti, tanto da poter suonare insieme o diviso in trio. Gli Stick Men eseguono anche un omaggio a Stravinskij con "Firebird" o un brano solista di Fripp chiamato “Breathless”, che si rivela una piacevole sorpresa, mentre Belew canta la sua “Young Lions”. Spazio anche al periodo anni ’90 con diversi estratti da “Thrak” del ’95 come “Dinousar” o la malinconica ballad “ One Time” Dei KC degli anni 70 arriva Red, la gloriosa title-track strumentale che chiudeva quel periodo e anticipava il sound che sarebbe venuto. Proprio per ricordare quel periodo indimenticabile il cantante-chitarrista accenna a “In the Court of the Crimson King”, con un breve frammento acustico. A ben vedere non tutto fila lascio durante la serata, il volume sembra troppo alto e l’acustica non l’aiuta, la scaletta avrebbe avuto bisogno di qualche taglio. Sono piccoli dettagli perché il successo dell’operazione è garantito con la standing ovation finale e la corsa sotto il palco a salutare i Crimson ProjeKCt. Una curiosità: Belew non farà parte della prossima reunion dei KC di Fripp che invece vedrà Tony Levin e Pat Mastellotto insieme ad altri due batteristi!
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