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Bob Marley: 25 anni fa moriva il profeta del reggaedi: Paolo Ansali L’11 maggio del 1981 Bob Marley moriva nella stanza del Cedars of Lebanon Hospital di Miami. L’11 maggio del 1981 Bob Marley moriva nella stanza del Cedars of Lebanon Hospital di Miami assistito dalla moglie Rita, dalla madre e dal suo avvocato. L’ultima battaglia dopo sei mesi di intense cure e la chemioterapia per fermare il cancro che s’era procurato con una infezione a un piede non curata. Solo un anno prima il profeta del raggae aveva dato vita all’acclamato “Uprising tour” che aveva fatto tappa allo stadio di S. Siro, il 27 giugno 1980, davanti a 100 mila persone, un concerto storico che vide esibirsi anche Pino Daniele e Roberto Ciotti. Bob Marley aveva 36 anni, I suoi esordi con i Wailers risalgono ai primi anni 60 quando fonda a Kingston un trio con Bunny Livingston e Peter Tosh. Dopo una lunga attività locale arriva l’incontro con il boss della Island Chris Blackwell. Firmato il contratto a Londra nel 1971, due anni dopo esce l’epocale “Catch a fire” seguito da altre dischi fondamentali come “Burnin”, “Nutty Dread” (che contiene “No woman no cry”) “Live!” e “Rastaman vibration” opere che hanno diffuso la musica e la cultura giamaicana in tutto il mondo grazie a grandi classici come "Get up stand up", "I shot the sheriff", "Exodus" e "Jamming". L’ultimo concerto di Bob Marley il 23 settembre del 1980 a Pittsburgh in cui da solo e nel silenzio generale intona “Redemption song”. Articolo letto 5523 volte Riferimenti Web
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