Massimo Zamboni presenta L'inerme è l'imbattibile con Le Luci della Centrale Elettrica e Giorgio Canali
di: Alessandro Sgritta
Mercoledì 11 giugno al Circolo degli Artisti di Roma il chitarrista e compositore Massimo Zamboni presenta "L'inerme è l'imbattibile" (cd+dvd+libro) con Le Luci della Centrale Elettrica di Vasco Brondi che avrà ospite Giorgio Canali alle chitarre. Mercoledì 11 giugno al Circolo degli Artisti di Roma il chitarrista e compositore Massimo Zamboni, un pezzo di storia dell’alternative rock italiano con C.C.C.P. e C.S.I., presenta il suo ultimo disco solista "L’INERME E’ L’IMBATTIBILE" (progetto composto da tre supporti: cd+dvd+libro). Lo accompagna LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA, nome d'arte di Vasco Brondi nuova promessa del rock cantautorale nostrano, che avrà Giorgio Canali (anche lui nei C.S.I., PGR) ospite alle chitarre elettriche.
MASSIMO ZAMBONI
Nasce a Reggio Emilia il 27 gennaio 1957.
Fondatore del gruppo CCCP – Fedeli alla Linea, di cui è chitarrista e compositore (album: Ortodossia / Compagni Cittadini / Affinità e Divergenze tra il Compagno Togliatti e noi / Socialismo e Barbarie / Canzoni Preghiere e Danze / Epica Etica Etnica Pathos / Ecco i miei Gioielli) e dei successivi CSI Consorzio Suonatori Indipendenti (album: Ko de Mondo / In Quiete / Linea Gotica / Tabula Rasa Elettrificata / Un Giorno di Fuoco).
Da solista ha pubblicato gli album "Sorella Sconfitta" (2004), "L’orizzonte degli Eventi" (colonna sonora – 2005), "L’Apertura" (assieme a Nada Malanima – 2006), "L’Inerme è L’imbattibile" (2008).
Ha realizzato diverse produzioni per le etichette discografiche I Dischi del Mulo e Consorzio Produttori Indipendenti (Ustmamò / Disciplinata / AFA / EstAsia / Radiodervish / Wolfango / Ageo / Materiale Resistente / Matrilineare / Enten Hitti / DKEA/ Saro Cosentino).
IL CD "L'INERME E' L'IMBATTIBILE"
La musica riparte idealmente sullo sfumare delle note del precedente album "Sorella Sconfitta". E’ un percorso che prosegue, con altre modalità, continuando a scandagliare quei pensieri. Partono da lì, le canzoni dell’Inerme, ma hanno radici lontane. L’indagine e l’esposizione della condizione umana, calata nella storia; la necessità di esistere con forza come individuo singolo e assieme collocato con gli altri, negli altri: sono tutti echi dei lontanissimi CCCP - FEDELI ALLA LINEA e del loro Realismo Inquieto, dei lontani CSI e del loro “Non temere il tuo tempo”; del percorso di Materiale Resistente, di Matrilineare, dei viaggi nella Berlino del Muro, a Beirut, a Mostar, in Mongolia, a Finisterre, a Praga; del libro “Il Mio Primo Dopoguerra”.
Un percorso di istruzioni per sopravvivere ai decreti della paura, per offrire a sé - e attraverso sé, agli altri - le ragioni etiche del nostro vivere. Attraverso il metodo del suonare.
"Inerme è colui che non ha armi. L’indifeso.
Che l’inerme sia imbattibile lo proclamo sottovoce, per un debito verso le sofferenze. Per rispetto a tutti quei silenzi che non potranno dirsi mai.
Ma può capitare, di imbattersi in questa speranza. La si può cercare, fuori dagli appartamenti arredati. Nella ricostruita Berlino che riapre le Sinagoghe, nei credenti riccioluti che ne salgono le scale. Nella massacrata Sabra, in Libano, che aggredisce con una voglia di vivere bestialmente più forte, in senso altissimo, di qualsiasi città d’oro. Nel centro storico abbattuto di Mostar - quello dei Bosniaci inchiodati alle granate dall’embargo europeo – che appare, mi è apparso, appare a tutti più alla lunga imbattibile che non i precari quartieri dei croati vittoriosi.
Risolutamente negli inermi assoluti, nei bambini, vedo con chiarezza i depositari di quella incalpestabile memoria che contiene passato e futuro. Loro - quei bambini, letteralmente, che ci hanno messo al mondo - aiuteranno noi a comprendere, e saranno a loro volta aiutati da figli loro.
Infine - e non di minor conto, poiché non siamo soltanto in società - anche nel personale, nell’amore come nell’amicizia, sperimento e vedo sperimentare da altri la potenza infinita e soggiacente nell’inermità.
Queste sono le ragioni che sottendono un pugno di canzoni dal nuovo cd “L’inerme è l’imbattibile”, che verrà presentato nel corso della serata assieme al documentario "Il Tuffo della Rondine", di Stefano Savona, che assieme al cd è uscito in un cofanetto pubblicato da Il Manifesto a partire da marzo 2008. E’ un progetto che tiene l’est nel cuore. Tutti gli est del mondo, anzi, e non è un caso che l’anteprima nazionale sia avvenuta proprio a Trieste all’Alpe Adria Film Festival. La serata è costituita come un continuum teatrale dove le canzoni, le letture, le immagini scorrono in una continua integrazione". (Massimo Zamboni)
Musicisti:
Massimo Zamboni: voce – chitarra – letture
Marina Parente: soprano
Gigi Cavalli Cocchi: ritmiche, percussioni
Fabio Ferraboschi: basso – chitarra
Erik Montanari: chitarra
Luca Cilloni: fonica
LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA
(canzoni d'amore e di merda dalla provincia)
sono state accese da Vasco Brondi in un pomeriggio troppo lungo e troppo azzurro come progetto di cantautorato denuclearizzato. Un cantautorato attualizzato, che non trascuri le distorsioni sature, le frasi urlate, i ritmi ossessivi. Una chitarra acustica/distorta comprata a rate e una voce che sussurra urla e tossisce. Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero. Da marzo scorso ha suonato in apertura di parecchi concerti di Moltheni grazie al paradossale interesse di quest'ultimo per Le luci della centrale elettrica. Ha aperto date anche di Vinicio Capossela, degli Ardecore, dei Franklin Delano, di Bugo, di Dente, dei Tre Allegri Ragazzi Morti, degli Zen Circus, e di Giorgio Canali. Ha stravolto "Un Giorno Balordo" per una compilation dei Diaframma voluta da Federico Fiumani uscita a metà maggio che vede la partecipazione tra gli altri di Marlene Kuntz, Baustelle, The Zen Circus, Dente, The Niro, Alessandro Grazian, etc.
Il primo maggio è uscito per La Tempesta "CANZONI DA SPIAGGIA DETURPATA" il suo disco d’esordio salito in breve tempo all’onore delle cronache come piccolo caso discografico indipendente italiano.
MERCOLEDI’ 11 GIUGNO
ore 21:30
MASSIMO ZAMBONI
+ LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA con GIORGIO CANALI alle chitarre elettriche
ingresso: 10 euro + d.p.
@ CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Via Casilina Vecchia 42 - Roma
infoline: 06 70305684; info@circoloartisti.it
INFO:
www.massimozamboni.it – www.myspace.com/massimozamboni
www.myspace.com/lelucidellacentraleelettrica
www.circoloartisti.it
www.kickagency.com
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