Gli antenati dei videoclip nel libro di Michele Bovi
di: Andrea Del Castello
Dove sono nati i primi filmati musicali a colori? New York? Los Angeles? Londra? No. In Italia! Quali erano? Per scoprirlo l’appuntamento è fissato a venerdi 15 giugno a Milano oppure direttamente in libreria. Dove sono nati i primi filmati musicali a colori? New York? Los Angeles? Londra? No. In Italia! Quali erano? Per scoprirlo l’appuntamento è fissato a venerdi 15 giugno a Milano oppure direttamente in libreria.
“Da Carosone a Cosa Nostra. Gli antenati del videoclip” è il libro di Michele Bovi edito da Coniglio Editore e che sarà presentato a Milano nell’Arena Civica - Sala Appiani venerdì 15 giugno alle 15 nell’ambito di MUS.IT - Settimana della Musica.
Saranno presenti, oltre agli autori (il testo è integrato dai ricordi di Pasquale Panella e dalla prefazione del Presidente della SIAE Giorgio Assumma), anche tutti i protagonisti dell’avventura italiana del Cinebox: il regista Vito Molinari, i dirigenti della leggendaria SIF, nonché numerosi artisti che lavorarono per quei filmati.
La mirabile ricostruzione storica è frutto di una ricerca di Michele Bovi, massimo esperto in materia, che ha scovato oltre mille filmati a colori dell’epoca, fotografie di scena, locandine promozionali per i mercati italiano, francese, inglese e americano di Cinebox e Scopitone. La ricerca è sfociata in questo libro che presenta oltre 700 immagini inedite e le altrettanto esclusive testimonianze dei protagonisti italiani, francesi e statunitensi: imprenditori, registi, cantanti, giornalisti.
Il Cinebox era un videojuke-box che riproduceva filmati musicali e che fu lanciato dall’inventore Pietro Granelli e dall’industriale romano Paolo Emilio Nistri, direttore della Ottico Meccanica Italiana, in collaborazione con l’imprenditore Angelo Bottani. Presentato sul mercato mondiale come “la bomba cinemusicale del secolo”, il cinebox rappresentò il primo strumento di riproduzione di filmati a colori per promuovere una canzone e così tali opere non furono realizzate – come molti pensano – negli States, bensì in Italia.
L’apparecchio fu presentato nell’aprile del 1959 al Circolo della Stampa Romana a Palazzo Marignoli e nei due mesi successivi esposto alla Fiera di Milano e alla Fiera di Roma che inaugurava la nuova sede di via Cristoforo Colombo. Le prime pellicole erano interpretate da Renato Carosone, Don Marino Barreto Jr , Domenico Modugno, Peppino Di Capri, Nilla Pizzi, Tonina Torrielli, Wera Nepi. L’azienda produttrice si chiamava SIF (Società Internazionale di Fonovisione) con sede a Milano in Via Matteotti 10 e succursali in tutta Europa e negli Stati Uniti, e propose l’apparecchio sui mercati internazionali.
In seguito però si scatenò una guerra commerciale tra Italia, Francia (che un anno dopo il debutto del Cinebox iniziò a produrre e commercializzare un apparecchio analogo, lo Scopitone) e Stati Uniti, e una straordinaria sfida artistica tra registi esordienti come Claude Lelouch, Francis Ford Coppola, Robert Altman, i nostri Vito Molinari ed Enzo Trapani, il tutto inserito in una cornice inquietante che vide in veste di protagonista Cosa Nostra e segnatamente le famiglie di Vito Genovese e Lucky Luciano.
La Commissione Anticrimine diretta dal senatore Robert Kennedy decretò la fine dell’avventura.
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