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Pubblicato il 13/02/2012 alle 10:32:38Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Adele trionfa ai Grammy Awards. Commozione per la scomparsa di Whitney Houston. Il grande ritorno dei Beach Boys

di: Manuela Ippolito Giardi

Adele pigliatutto alla 54ma edizione dei Grammy Awards, gli "Oscar della musica", la cui cerimonia di consegna a Los Angeles, durata in tutto circa tre ore e mezza, si è svolta all'ombra triste della tragica scomparsa di Whitney Houston.

Adele pigliatutto alla 54ma edizione dei Grammy Awards, gli "Oscar della musica", la cui cerimonia di consegna a Los Angeles, durata in tutto circa tre ore e mezza, si è svolta all'ombra triste della tragica scomparsa di Whitney Houston, trovata morta il giorno prima nella sua camera di albergo a Beverly Hills.

La 23enne cantante britannica ha fatto incetta di premi, conquistandone nel complesso ben sei. Si è aggiudicata infatti i riconoscimenti per la canzone dell'anno con "Rolling In The Deep", per il miglior disco e per l'album dell'anno con "21", per il migliore album vocale pop ancora con "21", per la migliore performance solistica con "Someone Like You", e per il migliore video clip di nuovo con "Rolling In The Deep". Un brano, ha poi spiegato la giovane londinese, "ispirato da qualcosa di davvero normale, ovvero semplicemente una relazione orrenda". Per lei, che in pratica ha vinto in tutte le categorie nelle quali era candidata, è stato un grande ritorno sulla scena dopo un'assenza forzata che durava dallo scorso ottobre, quando si sottopose a un intervento chirurgico alla gola. "Accidenti, mi cola un po' il naso!", ha esclamato con il suo marcato accento "cockney", da londinese puro sangue, nel commentare la propria vittoria plurima, cercando di trattenere le lacrime di commozione.

La serata, con il rapper Ll Cool J a fare da maestro di cerimonie, era stata aperta dall'esibizione di Bruce Springsteen con la sua E Street Band. Poi lo stesso Ll Cool J ha rotto gli indugi: "E' inutile girarci intorno", ha esordito, "abbiamo avuto una morte in famiglia. La sola cosa che suona giusto fare è iniziare con una preghiera per una donna che tutti abbiamo amato, per la nostra sorella caduta, per Whitney Houston!". E così è stato. Quindi la platea, con Paul McCartney seduto in prima fila (l'ex Beatle avrebbe poi concluso la cerimonia con un medley di classici dei Fab Four), ha assistito a un filmato dove la sfortunata cantante eseguiva uno dei suoi più grandi successi, "I Will Always Love You", tratto dalla colonna sonora di "The Bodyguard", pellicola della quale fu coprotagonista nel 1992 insieme a Kevin Costner. "Whitney", ha concluso al termine il rapper, parafrasando il titolo della canzone, "noi ameremo te per sempre. Questa serata è dedicata a qualcosa di autenticamente universale, qualcosa che cura l'animo. Questa serata è della musica!". Il pubblico ha risposto con una standing ovation alla memoria. A proposito di artisti scomparsi, un premio è andato alla compianta Amy Winehouse, migliore duetto pop in coppia con il veterano crooner Tony Bennett per "Body And Soul". A riceverlo si è presentato nel padiglione dello "Staples Center" il padre dell'interprete di "Back To Black", Mitch, il quale non è riuscito ad andare oltre un soffocato "Nostra figlia ci manca moltissimo", per poi rimanere vittima dell'emozione.

Grande sconfitta di questa edizione Lady Gaga, che aveva tre nomination ma è rimasta all'asciutto, quando un anno fa era invece stata l'autentica dominatrice. Cinque riconoscimenti sono andati ai Foo Fighters, tra cui quelli per il migliore album rock con "Wasting Light" e per la migliore canzone rock con "Walk". Tra un cammeo dei Coldplay e uno di Rihanna, un altro ritorno al proscenio, ma dopo un'assenza ben più lunga rispetto ad Adele, è stato quello dei Beach Boys, i quali si sono esibiti in pubblico insieme per la prima volta dopo oltre vent'anni, intonando la celeberrima "Good Vibrations", con i colleghi a fare da coro canticchiando, a cominciare da Lady Gaga. Erano presenti tre dei fondatori del leggendario gruppo, che contribuì a far segnare la svolta di metà anni '60 passando dal leggiadro surf alla psichedelia: il leader Brian Wilson, Al Jardine e Mike Love. Prima di cominciare, c'era stato un siparietto in loro onore, con i Maroon 5 e i Foster The People impegnati a suonare le rispettive versioni di "Surfer Girl" e "Wouldn't It Be Nice". La storica band ha annunciato per la fine dell'anno un nuovo disco per celebrare il cinquantesimo anniversario della fondazione; seguirà una tournee.

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