Anche da BabylonBus e ForumFree vengono intervistati i rockers Vote for Saki
di: Adele Griseldi
Sabato lo show case a Macerata del loro esordio discografico ed Andrea Turetta li intervista per il suo importante sito. Per Riccardo Carestia (voce e chitarra) e Gian Luigi Mandolini (batteria) il momento e' magico, Led Zeppelin compresi. Sabato lo show case a Macerata del loro esordio discografico ed Andrea Turetta li intervista per il suo importante sito. Per Riccardo Carestia (voce e chitarra) e Gian Luigi Mandolini (batteria) il momento e' magico, Led Zeppelin compresi.
Giusto per richiamare l'attenzione su coloro di voi che sono da annoverare tra i piu' distratti, eccovi ancora notizie sui Vote for Saki (qui sul set del videoclip Pelle), la band rock di cui sono piene le cronache degli ultimi mesi. Lo facciamo proponendovi alcuni passaggi della recente intervista che hanno rilasciato ad Andrea Turetta ...
Con quale criterio avete scelto le canzoni da inserire nel vostro disco Segui il leader?
Un po’ causale, un po’ umorale, abbiamo suonato quello che ci divertiva in quel momento suonare e lo abbiamo inciso, ci siamo scrollati di dosso ogni forma di pregiudizio, nostro su noi stessi, soprattutto ...o almeno ci abbiamo provato.
Quando scrivete le vostre canzoni vi piace prender ispirazione anche dal cinema, dalla letteratura e dall’arte in genere?
Non lo so, io credo che nelle canzoni che facciamo ci vada a finire tutto ciò che ci riguarda, che ci piace, che ci colpisce, ci nutriamo di cinema, di libri, di arte in genere, perciò immagino la risposta sia sì, anche se ammetto che nella trance compositiva non stiamo certo a pensarci, sono le canzoni stesse a suggerirci un epilogo.
Avete una grande passione per il rock dei Led Zeppelin…
Assolutamente SI’! E’ colpa loro se ho iniziato a suonare la chitarra e a interessarmi di rock and roll. La sensazione che provavo ascoltandoli le prime volte che ebbi la fortuna non me la dimenticherò mai, non ci capivo nulla, mi rapivano, le chitarre di Jimmy prendevano il mio cuore e lo frantumavano. Ancora oggi provo sensazioni simili, se pur la tecnica un po’ rovina la magia, non è così per gli Zep, è sempre un’avventura nuova, sono i miei Fab Four.
Qual è il vostro rapporto con la tecnologia applicata alla musica?
Un disastro, amiamo i suoni reali, gli strumenti vintage, figurati se non prenderemmo a calci ogni computer che vediamo, ma dobbiamo farci i conti, rendono il compito molto più economico e per ora, non c’è altra via.
Da anni si parla di crisi nel settore discografico… Quali pensiate siano le armi più efficaci per riuscire a superare questo momento di incertezza?
Essere onesti, sinceri, rispettare se stessi e la gente che ama la musica, fare le cose con autentica passione.
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