Elisa: tutto (ma proprio tutto) su Lotus, il suo nuovo cd.
di: Giancarlo Passarella
Lotus e' un brillante PROGETTO di Elisa, con un album disponibile dal 14 Novembre ed un tour dal 1 Dicembre che e' un vero e proprio documentario di sensazioni, immagini, pulsazioni e tributo a Leonard Cohen e Lou Reed Lotus e' un brillante PROGETTO di Elisa, con un album disponibile dal 14 Novembre ed un tour dal 1 Dicembre che e' un vero e proprio documentario di sensazioni, immagini, pulsazioni e tributo a Leonard Cohen e Lou Redd
Un progetto di Elisa
l’album dal 14 novembre
il tour dal 1 dicembre
un documentario di immagini e un nuovo sito web
« All'inizio di questo anno e nella primavera e nell'estate dell'anno scorso ho scritto nuovo materiale e nuove canzoni. Un giorno ho raccolto i quaderni dove scrivo, ho acceso le macchine su cui lavoro ed ho ascoltato tutte le tracce per fare una lista delle cose che avevo fatto, così per capire dov'ero in quel momento e dove volevo andare.
Ho scoperto che nelle nuove canzoni che avevo scritto c'erano due correnti opposte: una molto intima e delicata e l'altra molto più dura ed energica. Pensando, ho deciso di non mescolarle insieme come faccio di solito, ma di dedicare ad ognuna un album intero. Questo pensiero mi ha poi aiutato ad essere obiettiva e selettiva nella scelta dei pezzi per Lotus, e per la prima volta ho fatto un disco che racconta volutamente un unico sentimento.
Lotus è dedicato alla parte più intima e spoglia del nuovo materiale, il disco che seguirà sarà dedicato alla parte più energica. Il titolo l'avevo in testa da un po’ di tempo; sapevo che volevo chiamarlo con il nome di un fiore. Ad un certo punto ho pensato proprio a “con il nome di un fiore”. Poi ha vinto la semplicità e la bellezza del suono e del significato della parola Lotus.
Secondo la tradizione induista il loto è la bocca del grembo dell'universo, il fiore sacro della manifestazione e dell'illuminazione. Mi è sembrato un significato bellissimo e molto positivo; poi sono anche riuscita a vedere i fiori di loto, un giorno, per caso, in un parco naturale vicino casa mia, ed erano bellissimi. Li ho fotografati, alla fine uno di loro si trova sulla copertina del mio disco. Le immagini, le fotografie che ho raccolto, sono state il punto di partenza. E' nato tutto molto per caso e una cosa ha ispirato l'altra.
Stavo mettendo a posto tutte le mie foto e ho visto che c'era una grande quantità di immagini di natura, molte di più di quante pensassi, le ho messe insieme e ho immaginato uno spettacolo per loro, dove la musica è in realtà solo una colonna sonora, e adesso lo sto facendo.
Quello che racconto sono delle storie; alcune le ho vissute, altre me le hanno raccontate, qualcuna l'ho solo immaginata. In qualche modo so che fanno parte di me, sono i miei sogni e i miei ricordi, sono le
cose per cui vivo e con questi pensieri ho scelto le canzoni per cantare.
Abbiamo lavorato molto in gruppo, io e i miei musicisti insieme a Pasquale Minieri. Si è creata una bellissima atmosfera. Ognuno di noi ha potuto trovare lo spazio per essere creativo. Non avevo mai fatto un lavoro così approfondito sugli arrangiamenti, avevo scelto a priori di non usare troppo la tecnologia, volevo contare solo sulla musica di insieme, la presa diretta del gruppo che suona. In questo modo siamo stati costretti ad usare tutte le nostre capacità, potevamo contare sugli strumenti che avevo scelto e, a parte l'hammond, e il fender rhodes, non abbiamo usato strumenti elettrici.
La mia idea era di fare un disco ispirato un po’ agli anni settanta e di atmosfere molto naturali,quindi ho scelto di usare chitarre acustiche, pianoforte, steel drum, percussioni, hammond appunto, fender rhodes, basso acustico, suoni di batteria un po’ retrò e per fare questo Pasquale con Andrea e Guido (il fonico delle officine meccaniche dove abbiamo registrato) hanno messo degli stracci sul rullante ammorbidendo e allungando anche la cassa a volte. Nel corso delle registrazioni abbiamo fatto tanti esperimenti per trovare i suoni giusti, alcune delle canzoni sono state completamente capovolte, come Labyrinth che ha rischiato di essere esclusa perché non riuscivamo a trovare un arrangiamento adeguato. La cosa più intensa è stata la libertà che mi ha dato il fatto di prendere delle canzoni mie anche vecchie e dare loro il suono nuovo che ho invece in testa adesso.
Questo è il disco in cui ho messo tutto quello che avevo, senza esclusione di colpi, e l'ho prodotto io stessa per cercare di difenderlo, per poter dare spazio ai miei musicisti di creare in libertà. Senza il loro aiuto e quello di Pasquale non avrei potuto ascoltarlo così com'è adesso,e sono contentissima perché è come lo immaginavo da sola all'inizio, però con dentro l'energia e la passione di tutto il gruppo. Non mi era mai successa una cosa così bella. »
Elisa
Lotus
Un progetto di
Elisa
l’album dal 14 novembre
il tour dal 1 dicembre
un documentario di immagini e un nuovo sito web
Il 14 novembre nasce Lotus il nuovo progetto di Elisa che si compone di un disco, un documentario di immagini, un tour teatrale e un nuovo sito web.
Lotus - che arriva a due anni di distanza dal suo ultimo lavoro - non è solo un titolo ma un mondo, declinato in vari progetti che si presentano uniti da un unico comune denominatore: l’essenzialità.
Secondo la tradizione Maoista il Loto è la bocca del grembo dell’universo - dice Elisa - il fiore sacro della manifestazione e dell’illuminazione. Mi è sembrato un significato bellissimo.
Lotus – l’album
L’idea di Lotus nasce da una raccolta di fotografie di particolari di natura e paesaggi naturali scattate da Elisa: dalle immagini nasce l’idea di incorniciarle con una colonna sonora, di creare un album che raccolga brani accomunati da un unico sentimento.
L’album Lotus, un progetto di Caterina Caselli, è il quarto pubblicato su etichetta Sugar ed esce il 14 novembre 2003. Lotus sarà su cd, musicassetta e in tiratura limitata anche su vinile. E’ la prima volta che un album di Elisa viene pubblicato su vinile.
Elisa è compositrice e autrice di tutte le sue canzoni e in occasione della preparazione di Lotus, si è occupata per la prima volta di curare personalmente l’intera produzione dell’album, avvalendosi della preziosa collaborazione di Pasquale Minieri.
Elisa ha portato alla luce l’anima acustica delle canzoni con nuovi arrangiamenti, in alcuni casi riscrivendo addirittura la melodia. Tutti i sedici brani del disco sono registrati su nastro analogico in presa diretta ed eseguiti da Elisa e i musicisti in versione acustica come se si trattasse di una performance live. Uno dei motivi è proprio il desiderio di riprodurre fedelmente gli stessi suoni nei prossimi concerti del tour teatrale, senza l’ausilio delle macchine.
Per arrivare a questo risultato, in sala d’incisione è stato fatto un lavoro imponente anche sulla musica. Gli arrangiamenti sono curati da Elisa insieme ai musicisti del gruppo: Andrea Rigonat (chitarra acustica, classica e 12 corde), Max Gelsi (basso acustico), Christian Rigano (pianoforte, piano fender rhodes e organo hammond) e Andrea Fontana (batteria e percussioni). La partitura della armonizzazioni del coro e delle voci è stata scritta ed eseguita da Elisa. L’album è stato registrato in studio a Milano e a Calvi dell’Umbria tra aprile e ottobre 2003.
Il 5 dicembre 2003 sarà pubblicata un’edizione speciale dell’album in versione super audio cd 5.1 compatibile con tutti i lettori cd e ascoltabile in particolare con le tecnologie più avanzate nel campo dell’ottimizzazione dell’acustica stereo. Accompagnerà questo disco, su supporto dvd, un documentario girato da Luca Guadagnino, che illustra la preparazione del progetto Lotus: le prove di Elisa e dei musicisti, le interviste a tutti coloro che hanno collaborato al progetto, le inedite immagini di backstage girate a ottobre alle Officine Meccaniche Studio Next e a giugno nella sala prove di Monfalcone.
La pubblicazione dell’album Lotus è stata preceduta dal singolo Broken, uscito il 24 ottobre 2003. Il disco contiene due brani che non si trovano nell’album: si tratta di due tributi a cui Elisa tiene molto, le sue canzoni preferite: Sittin’ on the dock of the bay di Steve Copper e Otis redding e Redemption song di Bob Marley.
Broken è anche un videoclip girato da Luca Guadagnino che in passato ha curato per Elisa la regia dei clip di Asile’s World, Luce (tramonti a nord est) e Rainbow. Le riprese del video sono state effettuate a ottobre 2003 tra Trieste, Monfalcone e Grado: i luoghi dove è cresciuta e vive Elisa.
Lotus – le immagini
L’idea di Lotus nasce da una raccolta di fotografie. Le immagini sono tramonti, cieli, spazi aperti, alberi, nuvole, acqua, fiori, prati, foglie. E’ come se tutto questo materiale un giorno avesse suggerito a Elisa di essere immortalato in una fotografia più grande. Secondo le sue stesse parole: Lotus è una grande fotografia di un momento in cui vedo tutte le cose che mi piacciono, a cui voglio molto bene, che mi hanno dato e che mi continuano a dare moltissimo. La mia fotografia vuole ricordare e ringraziare tutte queste cose. Per questo l’ho fatto.
Le immagini sono quindi l’ispirazione, le protagoniste e il sentimento del progetto Lotus: un posto reale ma fatto di sogni, ricordi, pensieri ed emozioni. Alcune di queste saranno inserite nel documentario che illustra il backstage del progetto che uscirà allegato ad una preziosa edizione a tiratura limitata, altre ancora sono on line sul sito www.elisalotus.it e molte ancora faranno da scenografia ai concerti del tour teatrale.
Lotus – il tour
Dopo svariati tour nei club italiani, che garantivano ad Elisa un clima molto “caldo”, per la prima volta Elisa sceglie di esibirsi in un tour interamente teatrale . Questa scelta sposa l’essenzialità e la semplicità del progetto Lotus e il Teatro è garanzia di massima qualità per la fruizione di un concerto che per la prima volta sarà totalmente acustico.
Lo spettacolo, prodotto da Asile s.a.s. in collaborazione con Friends and Partners, è stato ideato personalmente da Elisa che ne ha curato ogni singolo aspetto, dalla scenografia alle luci, dal suono alla regia.
In questo nuovo tour – il quinto dal debutto del primo album nel 1997 - Elisa si esibirà sui palcoscenici dei più prestigiosi teatri italiani. Una scelta precisa che corrisponde all’idea di divulgare il progetto Lotus con grande capillarità preferendo un numero maggiore di piazze rispetto a pochi grandi eventi e privilegiando uno spazio raccolto come il teatro che permette un maggiore contatto con il pubblico.
La scenografia sarà corredata dalla proiezione delle immagini fotografiche da cui trae ispirazione l’intero progetto Lotus e le immagini, selezionate proprio da Elisa, saranno quindi protagoniste dello spettacolo. Anche i disegni luce studiati in particolari sequenze registiche e affidati all’esperienza di Billi Bigliardi saranno piuttosto inusuali: infatti sono studiati per valorizzare più le immagini che i protagonisti.
Ogni canzone darà vita quindi ad un vero e proprio “quadro” che contiene immagini, luci e musica. Gli strumenti e i protagonisti, disposti a semicerchio sul palco, saranno quindi parte di questi quadri. Compagni di Elisa in questa avventura saranno un pianoforte una chitarra e per la prima volta l’organo hammond.
Accanto ci saranno i musicisti Andrea Rigonat (chitarra), Max Gelsi (basso), Giorgio Pacorig (tastiere), Elio Rivagli (batteria) e il gruppo coriste composto da Barbara Evans (New Jersey), Ginger Brew (Ghana), Julia St. Louis (Gran Bretagna), Bridget Mohammed (New York).
Lotus – il web
All’interno del sito internet www.elisalotus.it un percorso di fotografie guida l’utente alla scoperta delle idee che hanno ispirato e portato Elisa alla realizzazione dell’album www.elisalotus.it è un luogo in cui incontrarsi, una bacheca di immagini e idee da mettere in comune, scambiare e condividere. Lotus infatti è un sogno, un mondo costruito da Elisa attraverso la musica e le immagini. Attraverso il sito gli utenti possono comunicare agli altri il loro concetto di Lotus.
Un codice univoco, stampato all’interno del booklet del cd, permette di accedere a un’area riservata e scaricare contenuti esclusivi: le due tracce presenti nel singolo Broken in download, le immagini di backstage e le fotografie di Elisa.
La tracklist
1. Hallelujah (Leonard Cohen)
9. Electricity (Elisa Toffoli)
2. Rock your soul (Elisa Toffoli) tratto dall’album “Then comes the sun”
10. The marriage (Elisa Toffoli) tratto dall’album “Pipes and flowers”
3. Broken (Elisa Toffoli)
11. Yashal (Elisa Toffoli)
4. Femme fatale (Lou Reed)
12. Stranger (Elisa Toffoli) tratto dall’album “Then comes the sun”
5. Sleeping in your hand (Elisa Toffoli – Corrado Rustici) tratto dall’album “Pipes and flowers”
13. Luce (tramonti a nord est) (Elisa Toffoli – Adelmo Fornaciari) tratto dall’album “Asile’s World”
6. Labyrinth (Elisa Toffoli) tratto dall’album “Pipes and flowers”
14. Gift (Elisa Toffoli) tratto dall’album “Asile’s World”
7. Beautiful night (Elisa Toffoli)
15. Interlude (Elisa Toffoli)
8. Almeno tu nell’universo (Bruno Lauzi - Maurizio Fabrizio)
16. A prayer (Elisa Toffoli)
Le note album
Hallelujah (Leonard Cohen)
È un omaggio all’esecuzione fatta a suo tempo da Jeff Buckley. Elisa si è fatta cullare nel sonno da questa canzone tutte le notti per un anno intero: l’ascoltava prima di addormentarsi, lasciandola girare in loop fino al risveglio. Hallelujah, nel quale è totalmente assente la sezione ritmica, è stata concepita fin dall’inizio come primo brano del disco e del tour di Lotus, perché ha un’apertura suggestiva con l’organo Hammond che diffonde un senso di pace e solennità.
Rock your soul (dall’album Then comes the sun, 2001)
È una delle tracce di Lotus musicalmente più tirate, con la ritmica sconvolta rispetto alla versione originale: il groove è in quattro quarti, ma qui parte solo dal secondo, dando l’impressione di rimanere sospeso. Elisa suona l’organo e la sua voce è stata resa elettronica con il Leniton per creare un contrasto con le immagini della natura che illustrano l’intero progetto Lotus.
Broken
Composto l’anno scorso durante il tour di Then Comes The Sun, il primo singolo di Lotus descrive i momenti di sconforto che seguono una dura esperienza, quando viene meno la fiducia nelle cose positive che ci riserva il futuro. Una perdita di speranza che in una ragazza ottimista come Elisa è solo momentanea. Per quanto riguarda la musica, in fase di missaggio il brano ha assunto una spinta maggiore rispetto alle altre canzoni attraverso la compressione e una leggera distorsione delle chitarre acustiche, suonate da Ringo e dalla stessa Elisa. In pratica, la ritmica viene scandita dalle chitarre invece che dalla batteria.
Femme fatale (Lou Reed)
è la sua canzone prediletta dopo Sittin’ on the dock of the bay, inserita nel cd singolo Broken assieme a Redemption song di Bob Marley. Elisa è rimasta incantata dalla magia dell’arrangiamento di Lou Reed e della voce di Nico quando, all’età di tredici anni, ha assistito al suo primo concerto, quello dei mitici The Velvet Underground. Il nuovo arrangiamento inizia con il piano Fender-Rhodes e la steel drum che eseguono la stessa frase musicale: i due suoni si uniscono dando la percezione di un terzo suono, unico e inedito.
Sleeping in your hand (dall’album Pipes and flowers, 1997)
Questo brano non poteva certamente mancare in un disco dedicato alla natura come Lotus. Elisa l’ha composto otto anni fa osservando una foglia in procinto di cadere attraversata in controluce dai raggi del sole, che ne mettevano in risalto le venature. E in risalto – in questa canzone - c’è anche la sua voce, che risulta più acustica e reale.
Labyrinth (dall’album Pipes and flowers, 1997)
La versione originale è stata completamente stravolta, addirittura riscrivendo parte della melodia. Le backing vocals all’inizio - usate da Elisa come uno strumento aggiunto - sono totalmente nuove e creano un’atmosfera tribale che aleggia sull’intero brano. È una sorta di preludio del suo futuro artistico: la cantautrice di Monfalcone, infatti, per il prossimo disco ha in mente di prendere spunto dall’energia del canto tradizionale per creare ambienti sonori rock e tribali molto energici, in parte etnici e assolutamente personali.
Beautiful night
Un assolo di Elisa - voce e chitarra acustica – per rendere più intima questa serenata all’uomo che ama, scritta a notte fonda in albergo dopo un concerto della scorsa tournée. Ci sono pure il frinire dei grilli, registrato da lei, e la sovrapposizione di chitarre rovesciate, cioè registrate con il nastro che gira al contrario.
Almeno tu nell’universo (Bruno Lauzi/Maurizio Fabrizio)
è l’omaggio a Mia Martini – brano portante della colonna sonora del film “Ricordati di me” di Gabriele Muccino – rivisitato in chiave acustica, perché nella semplicità della versione voce e chitarra diventa ancora più comunicativo. Durante un concerto estivo è accaduto un fatto emblematico, seppure fortuito: Elisa stava eseguendo questa canzone accompagnata per la prima volta dall’intera band, quando un blackout ha zittito tutti gli strumenti tranne il microfono di Elisa, che a continuato a cantare senza musica, percependo all’istante un’intimità maggiore con la gente. Durante l’incisione per Lotus, la chitarra classica di Ringo è stata registrata con una tecnica particolare: il suono entrava in due amplificatori Fender Anni 70 con due vibrati, creando di fatto un secondo strumento controllato con un pedale di volume. E lo stesso segnale andava in un riverbero a piastra (grande quanto una parete di tre metri per quattro) che tramite un altro pedale di volume generava note lunghe in una sorta di controcanto. Suonando un’unica chitarra, in pratica, Ringo poteva gestire in diretta tre strumenti differenti.
Electricity
Il testo parla della felicità e del rischio di confondere per autentica una gioia solo apparente. Elisa suona l’organo e la chitarra acustica, accompagnata dalla band al gran completo. È stato scelto di inserire nel cd la versione suonata nella prima sessione di registrazione, avvenuta a giugno in sala prove mentre i musicisti facevano pratica per raggiungere una confidenza totale con i nuovi spartiti, compresi quelli delle hit già note, trasformate dagli arrangiamenti in canzoni inedite. Le versioni definitive sono state incise nella sessione di settembre: per questo brano, però, Elisa ha preferito il provino di giugno, perché lo sentiva più vero. È lo spirito acustico di Lotus: un disco autentico, nei suoni e nelle emozioni, a costo di dover rinunciare – come è successo anche con Hallelujah e Femme fatale – alla perfezione tecnica assoluta.
The marriage (dall’album Pipes and flowers, 1997)
Rappresenta il primo momento in cui Elisa ha provato la sensazione di essere davvero indipendente, perché era riuscita a vincere la paura del buio. Il testo ha avuto una genesi quasi mistica: lei l’ha scritto di getto durante la notte, poi si è addormentata di colpo dimenticandosi di averlo fatto e il mattino dopo si è quasi stupita di ritrovarselo accanto. È l’unico brano di Lotus in cui Max Gelsi usa il basso senza tasti, che si suona come un contrabbasso scegliendo la sfumatura della nota in base alla posizione delle dita sul ponte.
Yashal
È il secondo assolo di Elisa: voce e pianoforte suonati in diretta con una ripresa quasi da musica classica. In questo disco Elisa ha suonato molto e molto più che nei tre cd precedenti: non per fare sfoggio del suo enorme talento musicale, ma per trasmettere in un clima di maggiore intimità le emozioni che hanno dato vita al progetto Lotus.
Stranger (dall’album Then comes the sun, 2001)
Parla di una persona che in passato ha sconvolto positivamente la sua esistenza, prima di sparire lasciando comunque un bel ricordo. Il testo originale non è stato modificato, ma c’è una chiave di lettura diversa, perché differente è il sentimento d’amore, in generale verso il prossimo, che anima Elisa. Come in Labyrinth, è stata riscritta parte della melodia: tutta la prima parte è cantata un’ottava sotto rispetto all’originale, con un timbro diverso e una cura meticolosa dei particolari, per esempio i respiri.
Luce (tramonti a nord est) (dall’album Asile’s world, 2001)
Una canzone senza tempo: una storia così importante che Elisa trova ogni volta stimoli differenti per interpretarla. In più, c’è il ricordo del trionfo al Festival di Sanremo, ancora più esaltante perché conquistato cantando per la prima volta in italiano. Sparito l’originale inizio chitarra-voce, questa versione è introdotta dal pianoforte, al quale la voce si unisce in un secondo tempo. Gli altri strumenti seguono creando un crescendo emotivo: prima la batteria, poi il basso e la chitarra insieme. Hanno un ruolo di rilievo anche le backing vocals, che Elisa ha confessato di aver composto ed eseguito ispirandosi ai Beach Boys e ai Red Hot Chili Peppers per la loro straordinaria capacità di orchestrare i cori.
Gift (dall’album Asile’s world, 2001)
Il dono per cui ringraziare il Signore sono gli spazi aperti che le regalano continue sensazioni di libertà. È la traccia del nuovo cd più fedele all’originale: in primo piano ci sono il pianoforte di Nucci e gli arrangiamenti costruiti attorno alle backing vocals usate come strumenti aggiunti. Elisa affianca Ringo alla chitarra acustica.
Interlude
è una dedica al suo ragazzo. Parla di lei e del suo stato d’animo. Avrebbe dovuto essere il terzo assolo - voce e chitarra suonata in diretta – ma in un secondo tempo Elisa ha chiesto a Rita Marcotulli (moglie del produttore Pasquale Minieri e unica ospite dell’album) di “colorare” la canzone con alcune improvvisazioni al pianoforte nella seconda parte del brano.
A prayer
Una curiosità: il suono particolare all’inizio del brano - che sembra uscire da uno strumento orientale - è stato ottenuto mettendo un filo di ferro fra le corde di una normale chitarra acustica. È l’ultima traccia del cd - pur essendo uno dei brani prediletti della cantautrice di Monfalcone - perché lancia il messaggio finale di Lotus: una preghiera per la libertà e per l’amore.
Elisa è convinta che nulla sia cambiato dai tempi dei Beatles... ALL YOU NEED IS LOVE!
Lotus ACQUISTABILE ANCHE IN FORMATO DIGITALE
Dal 14 ottobre Lotus sarà acquistabile anche in formato digitale all’interno di Messaggerie Musicali Digitali.
www.messaggeriemusicali.it inaugura lo store di musica digitale: all’interno di un’ampia scelta di brani italiani e internazionali, l’utente potrà acquistare le singole tracce e gli album interi e successivamente masterizzarli su CD e trasferirli su lettori compatibili.
Mentre dal panorama internazionale si rincorrono le notizie riguardo a nuovi store digitali, Messaggerie Musicali dà il via ad una iniziativa tutta italiana che si prefigge l’obiettivo di fornire agli utenti la stessa qualità del servizio dei megastore.
BIOGRAFIA DI ELISA
Elisa Toffoli nasce a Monfalcone (Gorizia) il 19 dicembre 1977.
Fin da bambina esprime una grande sensibilità artistica: danza, dipinge, recita e scrive racconti. L’amore per l’arte cresce con le poesie di Rudyard Kipling e le liriche poetiche di Jim Morrison, ma la naturale evoluzione del suo talento si esprime nella musica: all’età di undici anni scrive i suoi primi testi e compone melodie.
1995
All’età di sedici anni incontra a un provino Caterina Caselli, che intuisce subito il suo talento: l’anno dopo Elisa firma con la Sugar il suo primo contratto discografico.
A diciotto anni parte per Berkeley, dove insieme a Corrado Rustici (Zucchero, Whitney Houston, Aretha Franklin, Francesco De Gregori, Claudio Baglioni) lavora alle canzoni dell’album d’esordio Pipes and flowers.
1997
A fine maggio esce il primo singolo Sleeping in your hand. Il 22 settembre viene pubblicato l’album Pipes & flowers, prodotto da Corrado Rustici, che in poco tempo conquista il triplo disco di platino in Italia. Elisa è autrice di tutti i testi, scritti in inglese, e delle musiche.
1998
Da Pipes and flowers sono estratti tre singoli: Sleeping in your hand, Labyrinth e A feast for me. Elisa vince il Premio Tenco e il P.I.M. (Premio Italiano della Musica) come miglior opera prima. Si dimostra eccellente performer live con l’esibizione all’Heineken Jammin’ Festival di Imola e come special guest nel tour europeo di Eros Ramazzotti. In ottobre incide il singolo Cure Me - prodotto da Darren Allison (Skunk Anansie, Spiritualized) – che è inserito nella ristampa del cd Pipes & Flowers.
2000
Il 5 maggio esce il secondo album: Asile’s World (Asile è semplicemente Elisa scritto al contrario), anticipato dal singolo The Gift. Il disco è firmato dai produttori Darren Allison, Howie B (U2, Bjork), Roberto Vernetti, Mauro Malavasi e Leo Z. Di questo album vengono pubblicati altri due singoli: Happiness Is Home e la title-track Asile’s World.
2001
Incide la sua prima canzone in italiano: Luce (tramonti a nord est), scritta nel dicembre del 2000 e prodotta da Corrado Rustici. Il videoclip è girato da Luca Guadagnino.
Il testo originale in inglese (Come speak to me), è stato adattato all’italiano da Elisa con sua madre e vanta la preziosa collaborazione di Zucchero nella versione in italiano. Con questo brano Elisa vince il Festival di Sanremo 2001, accompagnata dagli archi del Solis String Quartet. Nella stessa occasione si aggiudica anche il premio della critica. La giuria di qualità – presieduta da Gino Paoli – inventa un premio apposta per lei: miglior interprete del festival.
Elisa canta a Bologna davanti a ventimila persone per l’apertura del Futureshow, a Genova al Goa Boa, inserita in un cast internazionale che comprende Manu Chao e Tricky e al concerto di Natale in Vaticano.
Il 9 novembre esce il terzo album Then comes the sun e la sera viene eletta miglior artista italiana agli Mtv Europe Music Awards di Francoforte. Il 26 novembre vince tre premi agli Italian Music Awards come miglior artista femminile, miglior singolo e miglior composizione musicale.
Heaven out of hell – dedicato alla madre – è il primo singolo dell’album Then comes the sun. Alessandro D’Alatri ne gira il videoclip, cui partecipano i campioni mondiali di pattinaggio su ghiaccio Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio e gli attori Stefania Rocca e Fabio Volo (protagonisti del film Casomai, diretto proprio da D’Alatri).
2002
A fine febbraio Elisa canta l’Inno di Mameli – riarrangiato da Michele Centonze (Jovanotti, Pavarotti) in versione gospel – durante la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici invernali di Salt Lake City (Usa): la sua esibizione è una sorta di passaggio delle consegne a Torino, dove nel 2006 si svolgeranno le prossime Olimpiadi della neve.
In primavera canta alla Festa del Primo Maggio in piazza San Giovanni e al Pavarotti & Friends, dove duetta con il Maestro nel brano Voglio vivere così (col sole in fronte). Arrivano nuovi trionfi al P.I.M. (Premio Italiano della Musica): miglior artista femminile e miglior singolo con Luce (tramonti a nord est).
In agosto l’album Then comes the sun diventa doppio disco di platino in Italia ed è stato pubblicato un greatest hits dei tre album di Elisa in oltre venti nazioni – fra cui Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Olanda.
Rainbow è il secondo singolo tratto dal cd Then comes the sun. La terza canzone è Dancing, inserita nella colonna sonora di due film: A time for dancing di Peter Gilbert e Casomai di Alessandro D’Alatri.
Nel mese di ottobre Elisa debutta al Teatro Massimo di Palermo come protagonista di “Ellis Island”, un’opera musicale sul tema dell’immigrazione con musiche di Giovanni Sollima, la regia di Marco Baliani e i testi di Roberto Alajmo.
A dicembre guadagna tre nomination agli Italian Music Awards: miglior artista femminile, miglior album e miglior tour. Per il secondo anno consecutivo, si esibisce al concerto di Natale in Vaticano.
2003
Torna a cantare in italiano: interpreta una suggestiva cover di Almeno tu nell’universo di Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio, tema principale della colonna sonora del film Ricordati di me di Gabriele Muccino. Il videoclip è firmato dal regista Richard Lowenstein, noto per aver diretto in passato anche gli U2. Almeno tu nell’universo esce il 14 febbraio in contemporanea con il film e conquista immediatamente il primo posto della classifica. Il cd singolo contiene l’inedito Lullaby e il brano Rock your soul tratto dall’album Then comes the Sun.
Elisa partecipa al disco Poco mossi gli altri bacini degli Avion Travel (nel brano Vivere forte) e al cd dei Tiromancino In continuo movimento, cantando con Federico Zampaglione e Meg dei 99 Posse nel singolo Nessuna certezza.
Il 14 novembre esce il nuovo album Lotus, preceduto dal singolo Broken, nei negozi dal 24 ottobre.
BIOGRAFIA DI PASQUALE MINIERI
Nato a Roma il 18 giugno 1949, risiede a Calvi dell’Umbria assieme alla moglie, la pianista Rita Marcotulli, che ha partecipato al brano Interlude dell’album Lotus.
È la prima volta che lavora con Elisa.
Dal 1974 al 1978: fa parte dell'organico del Canzoniere del Lazio, con cui ha inciso quattro dischi.
1978: progetta “Carnascialia” con Giorgio Vivaldi, Maurizio Giammarco, Mauro Pagani, Demetrio Stratos, Carlo Siliotto, Tommaso Vittorini, Danilo Rea, Piero Brega, Luciano Francisci,Marcello Vento. E’ una sorta di esperimento "world music" ante litteram che sfocia nell'album “Carnascialia”.
1985: collabora, registrando e mixando l'album “Africana” di Teresa De Sio, con la partecipazione di Brian Eno.
1986: realizza l'album dal vivo "Assolo" di Claudio Baglioni.
1987: produce l'album "Avion Travel” dell'omonimo gruppo e il cd Grr...Expanders" dei Lingomania.
Dal 1990 al 2001: realizza gli album di Claudio Baglioni "Oltre", "Assieme", "AncorAssieme" e "Io sono qui". Sempre per Baglioni cura la progettazione e la direzione artistica degli spettacoli "Assolo", "Camion" e "Oltre", premiato dalla rivista Billboard come migliore spettacolo del 1991.
1996: cura la progettazione e la direzione artistica dei "Workshops di musica, danza e arti grafiche" e del “World Food Day Concert” organizzati a Roma per conto della F.A.O. in occasione del Summit mondiale sull'alimentazione. Tra gli ospiti: Francesco De Gregori, Luca Carboni, Khaled, Youssou N'Dour e Womad di Peter Gabriel.
1998: fa parte dei cinque giurati del Festival di San Remo.
2000: produce, insieme all'autore, il disco di Vinicio Capossela "Canzoni a manovella".
2003: produce “Poco mossi gli altri bacini” degli Avion Travel ed è coproduttore con Elisa dell’album Lotus
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