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Giordano Casiraghi – Anni ’70. Generazione Rock (Editori Riuniti)di: Antonio Ranalli Una vera e propria bibbia sulla cultura giovanile italiana degli anni ’70. A partire dalla musica, passando per le radio libere e la stampa musicale. Con il dizionario dei gruppi degli anni ’70. Sentendo e leggendo un po’ di commenti in giro, alla fine qualcuno c’e’ anche rimasto male. Rimasto male per non essere stato citato in questo bellissimo libro di Giordano Casiraghi. Il giornalista, grande esperto del rock italiano degli anni ’70, dopo svariati artisti e pubblicazioni sul tema, alla fine e’ riuscito a raccontare quegli anni - per alcuni bui e difficili, per tanti un momento di crescita e maturazione culturale e sociale – in quello che puo’ essere considerato il libro della sua vita. In “Anni ’70. Generazione Rock”, pubblicato da Editori Riuniti nella collana "Momenti Rock" di Ezio Guaitamacchi (costo 24 euro), come recita il sottotiolo ci sono le interviste a tutti i protagonisti di quegli anni, la cronologia e il cast di tutti i festival pop italiani e stranieri, ma anche le radio libere, la stampa giovanile e una guida agli album e alle formazione che hanno fatto la storia degli anni ’70. Ci si puo’ sorprendere nello scoprire lati inediti di vicende di cui si conosceva poco, oppure apprendere il lato diverso e sperimentale di artisti (vedi il caso di Marco Ferradini e Ivan Cattaneo, tanto per citarne un paio) che qualche anno piu’ tardi si affermeranno con il pop. Al di la’ dell’aspetto artistico, Casiraghi ci ricorda anche alcune vicissitudini politico-sociali. Il boom economico degli anni '60 fu seguito da un periodo di instabilità politica ed economica. Nel 1971, gli Stati uniti, in seguito allo stress economico causato dall'impegno in Vietnam, dichiararono la fine della “convertibilità in oro del dollaro”, pilastro dell'economica capitalista, dando inizio ad una lunga fase di instabilità e disordine monetario mondiale. Questo fatto, aggiunto alla decisione dei paesi produttori di petrolio, di quadruplicare il costo di questa materia prima, nel 1973, per riprendersi dalla guerra arabo-israeliana, che causò il cosiddetto “shock petrolifero”, colpì pesantemente tutti i paesi industrializzati, in particolare l'Italia. Ne conseguirono momenti di difficile gestione, causati da proteste e lotte giovanili, anche tra fazioni di destra e sinistra. Anche i concerti ci rimisero. Casiraghi racconta e ricorda gli assalti ai cancelli per non pagare i biglietti, e delle lamentele (a dire il vero ingiustificate) nei confronti dei principali promoter dell’epoca (David Zard e Franco Mamone su tutti). Ci rimisero artisti come Lou Reed e Santana, tanto da portare all’invevitabile decisione delle star internazionali di non mettere piu’ piede in Italia. Tutto questo emerge anche dal ricordo dei vari musicisti (Mauro Pagani per la Pfm, Rodolfo Maltese del Banco, Pino Scotto dei Vanadium e tantissimi altri), ma soprattutto dall’analisi della stampa giovanile (sono riportate anche alcune lettere che gli artisti inviarono alle redazioni dei giornali) e dalla cronistoria delle radio libere (Radio Alice il caso piu’ conosciuto, ma ci sono tantissimi altri esempi). E’ proprio su questa parte dedicata agli organi di informazione dell’epoca che il libro di Casiraghi trae il maggior punto di forza: sono raccolte notizie su eventi e situazioni di cui si era in parte persa traccia. Tanto che questo libro potra’ risultare utile non solo agli appassionati dell’epoca, ma soprattutto a tutti coloro che, per motivi di studio, vogliono avere uno sguardo completo sulle culture giovanili nell’Italia degli anni ’70. Completano il volume una guida ai migliori album degli anni ’70 e il diziario del pop-rock italiano degli anni ’70 con schede su artisti e gruppi. Articolo letto 6503 volte Riferimenti Web
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