Donato Zoppo - Premiata Forneria Marconi. 35 anni di rock immaginifico (Editori Riuniti)
di: Andrea Del Castello
Rigore critico, interessanti collegamenti, proficui confronti e una precisa ricostruzione degli eventi fanno di questo testo un valido strumento per conoscere e approfondire il complesso percorso effettuato dalla PFM nella sua lunga storia. Rigore critico, interessanti collegamenti, proficui confronti e una precisa ricostruzione degli eventi fanno di questo testo un valido strumento per conoscere e approfondire il complesso percorso effettuato dalla PFM nella sua lunga storia.
La foto di oggi li ritrae nel 1974 in Sunset Boulevard ...
Una delle qualità che contraddistinguono questo testo dalla dozzinale proposta editoriale che ingombra pedissequamente gli scaffali dedicati alla musica in molte librerie consiste nella ininterrotta rappresentazione a 360 gradi dell’evoluzione della band. L’autore, infatti, riesce sempre a contestualizzare la produzione discografica della band in modo estremamente preciso e attraverso una visuale completa in ogni suo aspetto: Zoppo rivolge costantemente un occhio al passato e uno al futuro, per ogni epoca ricrea il panorama storico e quello precipuamente musicale, osserva con occhio critico i paralleli sviluppi sia dell’ambiente sociale che del settore tecnologico e del mercato discografico, dedica pari attenzione alla scena nazionale e a quella internazionale, così come alla PFM e agli altri gruppi (progressive e non) e, nell’ambito della produzione della band analizzata, riserva il giusto spazio sia al disco di volta in volta analizzato che agli altri precedenti e successivi.
Questo continuo confronto apporta un notevole beneficio non solo all’analisi storico-musicale, connotando la serietà metodologica dell’osservazione critica dei fatti, ma anche e soprattutto alla facilità di comprensione del rapporto tra i nessi e le cause che hanno caratterizzato il percorso della PFM, cosicché anche il lettore che non è solito addentrarsi nei meandri del progressive possa essere agevolato nella lettura.
Si tratta, dunque, di un ottimo testo per ripercorrere la lunga carriera di straordinari musicisti che hanno esordito come Quelli nel beat anni ’60, sono stati un punto di riferimento per il progressive, hanno attraversato gli anni ’80 con il cosiddetto ‘rock metropolitano’, hanno marchiato il decennio successivo con il concept Ulisse e sono arrivati nel nuovo Millennio dimostrando di essere sulla breccia come non mai, con l’opera rock, gli stati di immaginazione e quant’altro. Un gruppo apprezzatissimo nei cinque continenti, grazie anche a tour che mostrano ogni volta una freschezza musicale, una tecnica strumentale e una passione straordinari.
“Uno stile descrittivo e pittorico, un rock immaginifico” ricorda l’autore nell’introduzione e nel sottotitolo, menzionando l’aggettivo con il quale la PFM descrive la propria musica. Donato Zoppo, insomma, vive da autore l’esperienza dell’ascoltatore, dando voce ai “passaggi di una fruizione musicale spensierata e ingenua, ma sempre appassionata ed esigente”.
“Momenti rock” si conferma la migliore collana di Editori Riuniti.
Prefazioni di Mauro Pagani, Vincenzo Incenzo e Greg Lake. In appendice discografia, bibliografia e sitografia.
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