Straordinaria anche la seconda edizione di Muntagninjazz con Sergio Caputo e Roberto Gatto in evidenza

di: Andrea Del Castello

L’associazione culturale Muntagninjazz di Introdacqua (AQ) guidata da Valter Colasante e con la direzione artistica di Gianni Di Benedetto ha consacrato il festival abruzzese come un valido punto di riferimento della scena jazz nazionale

Un festival strepitoso. Concerti jazz e jam session in ogni angolo dello splendido centro storico di Introdacqua. Piazzette, scalinate, pievi e montagne, cornici architettoniche e naturali, a far da scenografia a spettacoli musicali di sommo livello, ma anche a conferenze, mostre, proiezioni e stand enogastronomici.
Dal 5 al 16 agosto si sono alternati, sui vari palchi allestiti nel borgo, artisti di caratura internazionale e convincenti band locali che hanno ribadito la solida tradizione musicale di Introdacqua.
Eccellenti tutti i concerti: Billy Bros. Jumpin’ Orchestra, Marian Sherban Quartet, Don Chisciotte Quartet e la musica onirica per film immaginari dei Camillocromo; il cartellone è poi proseguito con Gianluca Caporale Quartet e Dino Massa Quintet.
Il giorno 14 si è invece esibito il Roberto Gatto Quartet, apice di una serie di performances impeccabili. Chi invece si è distinto per improvvisazione pura e reale, ai confini dello sperimentalismo, è stato il Gianni Di Benedetto Trio con la partecipazione speciale di Flavio Boltro.
Gran finale con Sergio Caputo, acclamatissimo da una piazza gremita e accompagnato da una band composta da musicisti di Introdacqua e dintorni, copiosamente lodati dallo stesso Caputo.
È davvero auspicabile che la terza edizione riscuota lo stesso ed enorme successo che hanno già ottenuto le prime due edizioni, in un abbinamento “Musica & Natura” che ha attratto turisti anche dall’estero e da fuori regione. Infatti, considerando i nomi delle sole prime due edizioni (Fresu, Di Battista, Drummeria, Gatto, Caputo) Muntagninjazz è già diventato un evento di spicco della storia del jazz.

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