David Gilmour al Circo Massimo (Roma, 2/07/2016)
di: Paolo Ansali
David Gilmour torna a Roma per due date sold out e trasforma il Circo Massimo in un teatro, tre ore tra nuovi brani e i grandi classici come Money, Shine On You Crazy Diamond, Us and Them, Run Like Hell, Time e Comfortably Numb.  David Gilmour torna a Roma per due date sold out e trasforma il Circo Massimo in un teatro, tre ore tra nuovi brani e i grandi classici come Money, Shine On You Crazy Diamond, Us and Them, Run Like Hell, Time e Comfortably Numb.
Mancava da tanti anni...
Dopo una decade di assenza David Gilmour torna finalmente nella Capitale, per una due giorni al Circo Massimo, uno degli eventi principali del Postepay Rock in Roma 2016. Ha chiesto che ci fossero solo posti a sedere e la sua richiesta è stata esaudita. L’area è diventata un teatro all’aperto con 13mila spettatori. Il musicista di Cambridge, 70 anni, look in nero, barba bianca, e’ arrivato accompagnato dalla moglie Polly Samson, scrittrice e autrice dei testi. Da quando sostituì il compianto Syd Barrett è diventato l’anima strumentale dei Pink Floyd, mente Roger Waters e’ stata quella concettuale. Ha scritto pagine indelebili nella storia del rock. La scaletta dello show è in parte incentrata sul nuovo album “Rattle That Lock” è sui grandi classici del passato. Pubblico delle grandi occasioni nonostante la concomitanza con la partita Italia-Germania.
Lo show inizia alla 21 e 15 con l’intro “5 A.M” seguito dalla title-track. Quanti artisti possono permettersi di avere Wish You Were Here, una delle più belle ballad mai scritte, tra i primi evergreen della sera. Ed e’solo l’inizio. Arriva “Money”, con un assolo fantastico, seguito da “Us and Them” come sempre da brividi. Tra le nuove composizioni colpisce nel segno "In Any Tongue". La prima parte si chiude sulle note di “High Hopes”, il momento migliore di “The Division Bell”, con un video del geniale Storm Thorgerson sul grande schermo.
La seconda parte si apre con l’epica Astronomy Domine, un viaggio nella psichedelia dei 60’s ed omaggio al Diamante Pazzo Syd, a cui fa seguito quella “Shine On You Crazy Diamond” che risuona maestosa nella notte. La band ha avuto dei cambiamenti negli ultimi tempi. Restano Steve DiStanislao alla batteria e il fido Guy Pratt al basso. Alle tastiere sono arrivati due veterani dal calibro di Greg Phillinganes (Clapton, Toto) e Chuck Leavell (Rolling Stones). Alla seconda chitarra Chester Kamen al posto di Manzanera.
Il pubblico in delirio abbandona i posti su “Run Like Hell” e si precipita sotto il palco. Ci viene in mente “The Wall” di due anni fa. l’impatto dal vivo di Waters è differente rispetto a Gilmour, front-man quasi per caso. Nel bis troviamo due dei piu’ celebri assoli di sempre quello di Time e Comfortably Numb, l’apoteosi chitarristica che ha influenzato generazioni di giovani musicisti. Tre ore memorabili e ora tocca al suo ritorno a Pompei, dopo 45 anni, e l'Arena di Verona.
Setlist David Gilmour:
5 A.M.
Rattle That Lock
Faces of Stone
Wish You Were Here
What Do You Want From Me
A Boat Lies Waiting
The Blue
Money
Us and Them
In Any Tongue
High Hopes
Astronomy Domine
Shine On You Crazy Diamond (Parts I-V)
Fat Old Sun
Coming Back to Life
On an Island
The Girl in the Yellow Dress
Today
Sorrow
Run Like Hell
Time
Breathe (Reprise)
Comfortably Numb
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