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Cisco – La lunga notte (Mescal / Universal)di: Antonio Ranalli Nuovo album per l’ex cantante dei Modena City Ramblers. Tra le canzoni “Best” dedicata al calciatore “maledetto” del Manchester, “Tina” dedicata alla femme fatale, fotografa e attrice, Tina Modotti, e “Sister of Mercy”, cover di Leonard Cohen. In Piazza San Giovanni a Roma, per quattro edizioni del concerto del Primo maggio, ha fatto cantare e ballare, con la sua band, mezzo milione di persone a suon di folk emiliano. Ma dopo 14 anni di Modena City Ramblers, Stefano Bellotti, in arte Cisco, voce storica del gruppo, ha deciso qualche mese fa di continuare il suo cammino da solo. Si intitola “La lunga notte” il suo primo disco solista prodotto dalla Mescal. “Un distacco fortemente voluto”, ha spiegato Cisco in occasione della presentazione a Milano. Quattordici anni sono passati da quando ha iniziato a cantare coi Modena City Ramblers, portando in giro per l'Italia il combat folk, inventando un genere intriso dei suoni dell'Irlanda e di un vigore politico ispirato alle lotte partigiane (la loro canzone più ballata e', infatti, una versione folk di “Bella ciao”). “Nell'ultimo periodo, però”, ha spiegato Cisco, “i concerti non mi emozionavano più. Ero molto lontano da quelle quattromila persone che sotto il palco cantavano, si ubriacavano, pogavano, e alzavano il pugno”. Sono gli anni che passano: “Ho 38 anni e forse la musica dei Modena mi ha annoiato. Sto invecchiando e non ho più voglia di scrivere canzoni per far saltare e ballare una piazza infuocata”. Cisco precisa, comunque, che si porterà dietro per sempre “l'esperienza incredibile coi Modena. Tutto questo sarà sempre parte di me, ma ora il vecchio amore e' finito. Con questo nuovo album sento di aver imboccato la strada giusta”. “La lunga notte” e' un disco in cui emerge “la mia anima più intima e profonda”. Il brano omonimo, il secondo tra i quattordici che compongono l'album, si apre con una frase del subcomandante Marcos, che inizia così: “Viviamo nella notte buia…”. Questo verso per Cisco assume un significato importante: “C'e' dolore e sgomento nel mondo in cui stiamo vivendo. Ma c'e' anche rabbia e voglia di reagire contro il buio e la superficialità dei nostri tempi. E ci sono stelle che possono indicare la via”. Se nel brano che da' il titolo all'album e in “Venite a vedere” l'artista canta l'impegno civile, in “Come se il mondo”, “Questo e' il momento”, “Il prigioniero”, mostra la sua vena più intima e autobiografica. Tre canzoni, poi, sono dedicate ad altrettante stelle, icone anticonformiste e geniali: “Best” per il calciatore “maledetto” del Manchester (George Best nda) morto da poco, “Tina” dedicata alla femme fatale, fotografa e attrice, Tina Modotti, e “Sister of Mercy”, cover riarrangiata della nota canzone di Leonard Cohen, tradotta da Davide Riondino. Un'altra stella brilla nel disco: un inedito Don Andrea Gallo nei panni della voce recitante de “La lunga notte”. "Lui sì che e' un vero faro, un esempio che”, ha spiegato Cisco, “illumina la mia vita”. Diversi gli ospiti d'eccezione nell'album, tra cui la voce di Ginevra di Marco. Cisco spera di riuscire a portare, da dicembre, i nuovi brani sul palco dei teatri italiani. E conclude: “Io rimarrò per sempre l'ex-cantante dei Modena City Ramblers, e' inevitabile e bello, ma la mia nuova sfida e' far riflettere il pubblico, con una musica meno fisica e più intellettuale”. Articolo letto 6177 volte |