Troppo impeto: Gigi D'Alessio condannato per aggressione a due fotografi!

di: Sarah Viola

Il cantante riteneva che la sua privacy fosse stata violata, ma ha reagito in modo troppo irruento. Anche il suo collaboratore Roberto De Maria. ha subito la condanna del giudice.

Il cantante riteneva che la sua privacy fosse stata violata, ma ha reagito in modo troppo irruento. Anche il suo collaboratore Roberto De Maria. ha subito la condanna del giudice.

I comunicati diffusi sono laconici e fin troppo stringati, ma l'argomento potrebbe scatenare discussioni di vario tipo. Pur apprezzando il diritto di cronaca, noi riteniamo che certe volte il gossip diventi invadente.

Un anno di reclusione per ingiuria, lesioni aggravate ed eccesso abusivo delle proprie ragioni la condanna chiesta per Gigi D'Alessio.Il cantante e' sotto processo a Roma per l'aggressione ad Alessandro Foggia e Mauro Terranova, due fotografi che l'11 gennaio dello scorso anno si erano appostati nei pressi dell'abitazione romana del cantante napoletano. Otto mesi di reclusione sono stati chiesti dal pm per Roberto De Maria, collaboratore di D'Alessio presente ai fatti...


Aggiungiamo che i due fotografi volevano riprendere la sua villa all'Olgiata. L'artista napoletano, (che era imputato per lesioni personali e altri reati), ha perņ potuto beneficiare della sospensione della pena, decisa dal giudice monocratico Laura D'Alessandro.
L'episodio e' avvenuto nel Gennaio del 2007. Alessandro Foggia e Mauro Terranova hanno accusato il cantante di averli aggrediti mentre cercavano di fotografarlo: Gigi D'Alessio si e' strenuamente difeso sostenendo che i fotografi lo avessero provocato, cercando di entrare nella sua abitazione e apostrofandolo malamente per le sue origini napoletane. Nel corso del processo, Terranova ha accettato un risarcimento danni di 25.000 euro, e ha ritirato la denuncia. Il giudice ha anche imposto a D'Alessio il pagamento di una provisionale di 2.500 euro, e ha inviato al pubblico ministero la deposizione di una giardiniera che lavorara presso D'Alessio e che ora rischia un'incriminazione per falsa testimonianza.

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