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Rumours |
Pubblicato il 14/07/2009 alle 13:05:37 | |
Mercury Rev tornano finalmente in Italia. Domani live al Circolo degli artisti di Roma
Il trio di Buffalo torna in Italia per incantare il pubblico capitolino. Rock psichedelico di matrice onirica, ricco di contaminazioni. Sperimentazione è una connotazione identificativa della loro musica.
Dopo Milano, i Mercuri Rev domani affronteranno anche la piazza romana. Alle 22 e 15 saliranno puntuali sul palco del Circolo degli artisti.
My senses are on fire! Si legge sul loro myspace. Questa band è in grado di infiammare non solo i sensi, ma di trascinarti in un sogno senza che tu ne sia cosciente perché la loro musica t’ incanta. Poesia e sperimentazione. Presenteranno oltre agli storici brani degli album precedenti anche l’ultimo “capolavoro” Snowflake Midnight.
I Mercury Rev nascono a Buffalo, New York, alla fine degli anni ’80; sono stati e sono tuttora uno dei gruppi di punta del rock americano degli ultimi 20 anni.
La band, formata da Jonathan Donahue (voce/chitarra acustica), Grasshopper (chitarre, clarinetto, tettix), Jeff Mercel (batteria, piano, tastiere), ha sorpreso ed illuminato gli ascoltatori di tutto il mondo per quasi due decenni grazie ad una costante ed originalissima esplorazione musicale.
Il merito principale dei Mercury è certamente quello di avere aggiornato il concetto di psichedelia, ampliandone le configurazioni oniriche e sviluppandone ogni potenziale direzione.
Nel corso degli anni sono divenuti una dei gruppi più interessanti in circolazione proponendo un rock psichedelico che si abbevera alla fonte dei maestri Velvet Underground e Pink Floyd, ma che si dilata opportunamente per abbracciare elementi di alternative rock contemporaneo e per suggestionare l'ascoltatore con oniriche visioni cosmiche.
Nel loro spericolato e poliedrico percorso i Mercury Rev hanno collezionato album di fondamentale importanza per la storia del rock contemporaneo, a cominciare dallo strepitoso Yerself Is Steam, del 1991, osannato dalla critica di tutto il mondo, passando per Boces del 1993, in cui il delirio psichedelico lascia spazio a una tensione verso raffinate armonie decisamente più pop. Nel 1998 con l’attuale formazione i Mercury Rev realizzano uno degli album migliori della loro carriera Deserter's Songs, lavoro pop perfetto caratterizzato da un’orchestrazione magniloquente, un approccio onirico e straniante capace di trascinare l’ascoltatore in una realtà e in un universo altri. Un vero capolavoro moderno che influenzerà moltissime band del periodo. Su questa scia esce nel 2001 All is Dream un album che conferma il trend inaugurato dalla band di Buffalo con Deserter's Songs smussando le ruvidità degli esordi in favore di un pop sempre più raffinato, solenne e onirico. Dopo The Secret Migration del 2005 arriva Snowflake Midnight uscito nel 2008, sicuramente l’album migliore dei Mercury Rev dai tempi di Deserter’s song, in cui le atmosfere oniriche riprendono vigore e freschezza e tramite la scoperta di ritmi elettronici danno vita a brani di un’originalità e una qualità rare.
L'impostazione di questo ultimo lavoro è quella di un dream-pop psichedelico, potente ed epico, in cui il dinamismo si sostituisce alla staticità e alla meditazione tipiche dei lavori precedenti.
MERCOLEDI 15 Luglio - Porte h 21.00 - Concerti h 22.15
BOTTEGHINO 15 Euro - PREVENDITE 15 + 2,25 Euro (D.P.)
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