Musical NewsMusicalNews
  Cerca

MusicalNews: le notizie che gli altri non hanno! - real news by true fans for hot peopleCOLLABORA CON NOI
 Editoriale
La tutela del prodotto autoctono: la polemica su Mogol e le quote di musica italiana..
 

www.fanzine.net
 Interviste
•07/03 - Sage, Croazia e storia.
•05/03 - Wyatt Earp: pistole, alcool e rock'n'roll!!
•03/03 - Dalla Russia una gelida folata di Heavy Metal…
(altre »)
 
 Recensioni
•23/03 - Trespass Footprints in the Rock (Mighty Music) – Il ritorno della NWOBHM…
•22/03 - World Theater Masterpiece, sigle e anime secondo Jean Pierre Colella
•20/03 - Andrea Andrillo: Uomini, bestie ed eroi
(altre »)
 
 Comunicati
•22/03 - Tecla Insolia il 23 marzo a Gulp Music (Rai Gulp)
•22/03 - Fanoya, il secondo singolo è Torno giovedì
•20/03 - La cantautrice ternana Daria pubblica il nuovo singolo Prima di Partire, definita una ballad rock ....
(altre »)
 
 Rumours
•22/03 - Sucker, il nuovo singolo che segna il ritorno dei Jonas Brothers dopo 6 anni di silenzio
•20/03 - Sfera Ebbasta, ad aprile i genitori entrano gratis ai concerti
•19/03 - Morgan apre la rassegna A tu per tu con...al Teatro Golden di Roma
(altre »)
Editoriale
Pubblicato il 06/06/2004 alle 16:35:20
Il Decreto Urbani uccidera' Internet?
di Giancarlo Passarella
Il popolo telematico si sta mobilitando contro il Ministro Urbani, ma interessante ci sembra anche la dichiarazione dell'A.F.I. che elogia Gianfranco Fini: in pieno clima elettorale, Internet sembra farne le spese.

Il popolo telematico si sta mobilitando contro il Ministro Urbani, ma interessante ci sembra anche la dichiarazione dell'A.F.I. che elogia Gianfranco Fini: in pieno clima elettorale, Internet sembra farne le spese.

Direi che e' bene arrivare alle proprie personali conclusioni, solo DOPO aver letto la seguente dichiarazione diffusa dall'A.F.I. Associazione Fonografici Italiani....


DECRETO “URBANI” - UN PASSO A DIFESA DEI CONTENUTI
Con il Decreto “Urbani” convertito in legge, si è dato un colpo, speriamo efficace, al proliferare di atti illeciti in Internet a danno dei contenuti audiovisivi.
Anche il consumatore dovrà riprendere coscienza che la propria cultura e le proprie tradizioni vanno non solo tutelate ma anche sostenute.
Grazie dunque al Ministro Urbani. Ma grazie anche al Cinema italiano senza il quale, probabilmente, il settore musica da solo non sarebbe riuscito ad ottenere gli stessi risultati. Non c’è stato timore di scontentare le forti “lobbies” contrarie al decreto, ma si è ascoltato, verificato e approfondito l’appello che più volte AFI, insieme alle altre associazioni, ha lanciato in difesa del diritto.
Ora AFI si aspetta di vedere lo stesso concreto intervento, da parte del Governo, per l’abbassamento dell’aliquota IVA sui prodotti discografici.
Un intervento in tal senso favorirebbe in particolare le piccole medie imprese del settore musicale italiano e sarebbe coerente con l’attuale orientamento fiscale del Governo che, anche grazie ad una chiara posizione dell’On. Fini, intende favorire i ceti medio piccoli.
ASSOCIAZIONE FONOGRAFICI ITALIANI A.F.I. WWW.AFI.MI.IT
Via Vittor Pisani 10 - 20124 Milano
Tel. 02 6696263 - Fax 02 6705059

***********

Via e-mail e tramite le mailing list, sta invece girando questo tipo di comunicato:

.................è veramente GRAVE ciò che sta ACCADENDO la PRIMA legge mondiale di TOTALE censura Internet in un Paese Occidentale! Diffondete più che potete, la gente deve sapere..

INTERNET È MORTA O meglio: la vostra libertà è morta.
Il 5 Maggio 2004 è passato in Commissione al Senato il decreto Urbani contro la pirateria.
Non crediate che sia a vostro vantaggio, non lo è. Grazie a questo decreto verranno puniti con il carcere fino a 4 anni e multe fino 15.437 euro tutti coloro che scaricano musica o filmati da internet senza aver pagato il pizzo alla SIAE e compagnia bella. Va detto che in Europa l'uso personale di musica è permesso e tutelato, ma qui in
Italia grazie alla pressione delle multinazionali è sta ta approvata una legge VOLUTAMENTE AMBIGUA,in cui è stata sostituita la riga "a scopo di lucro" con "per trarne profitto", mettendo così le basi per mandare in galera tutti.
Inoltre questo decreto obbliga tutti coloro che producono "opere dell'ingegno" a mettere una decina di righe di "manleva" prima di ogni loro creazione, anche se stanno semplicemente pubblicando in internet le loro poesie o il disegno del figlio.
I siti web si troveranno presto intasati di queste informative, senza contare che anche i siti e l'informativa stessa sono opere dell'ingegno, si casca quindi in un circolo senza fine.
Il governo sta pensando ad un bollino blu da applicare ai contenuti che "hanno assolto agli obblighi del decreto"... di bene in meglio: si va alla CENSURA.
Il senatore dei verdi Fiorello Cortiana è stato l'unico a denunciare questa cosa e a battersi. L'unico a votare contro. Governo e opposizione si sono invece trovati d'accordo nello spartirsi l'ampia fetta di soldoni che arrivava come compenso dalla grandi lobby di potere che volevano questa legge. Va detto inoltre che i prezzi di tutto il materiale informatico aumenteranno, ad esempio vogliono mettere una tassa di 0,36 euro per ogni gigabyte, questo
significa, ad esempio, che un harddisk da 120gb che oggi costa 105 euro dovrete pagare quasi 43.2 euro in più alla SIAE.
Tutto questo per combattere la pirateria, che a detta di Urbani è " una piaga non solo italiana ma mondiale, una piaga che bisogna assolutamente sconfiggere" . Un problema di portata mondiale dunque, ma il resto del mondo come ha
reagito a questa ridicola mossa contro la pirateria?

Riporto qui sotto quanto trovato sul sito Internet di un quotidiano straniero:
"Jail for p2p users in new Italian law
The Italian cultural minister, Giuliano Urbani, has proposed a new law that has already been approved by the Italian parliament, and is waiting for Senate approval. The use of any means, including P2P networks, to exchange audiovisual material or software will become a felony punishable by up to 4 years in prison and the confiscation of all the hardware and media. This will be the most repressive law of its kind in the world, and is what happens when the Prime Miniter, Silvio Berlusconi, who controls practically all the media in the country, also has stakes in movie production (Medusa Film) and DVD rental outlets (Blockbuster Italia). "

"Galera per gli utenti del p2p con la nuova legge italiana
Il ministro dei beni culturali, Giuliano Urbani, ha proposto una nuova legge che è stata già approvata dal parlamento Italiano e sta aspettando l'approvazione del senato. L'uso di ogni strumento, incluse le reti p2p, per lo scambio di materiale audiovisivo o di software diventerà punibile attraverso 4 anni di prigione e la confisca di tutto l'hardware e il software. Questa sarà la più repressiva legge del genere nel mondo, con la conseguenza che il primo ministro, Silvio Berlusconi, controllerà praticamente tutti i mezzi di comunicazione, anche nella produzione di film (Medusa film) e nell'affitto di dvd (Blockbuster Italia)"

Che dire; una legge a vantaggio dei pochi (i soliti) e a svantaggio di molti.
E mentre qui si danno 4 anni di galera per chi si scarica un mp3, in Spagna il nuovo governo, sempre per combattere la pirateria, ha deciso ti togliere l'Iva dall'acquisto di CD-DVD e dai libri. Segno questo, che non basta andare
molto lontano per trovare proposte serie e concrete ad un fenomeno che non sarebbe mai nato se solo qualcuno fosse stato meno avaro.
Nota personale: a Pacciani per lo stupro della figlia diedero 4 anni e 7 mesi di carcere. Un che si scarica un mp3 si prende 4 anni, 30 milio ni di vecchie lire di multa e la confisca del suo computer....

CENSURATI TUTTI I SITI
Ebbene sì: se avete un sito internet dovrete PRESENTARNE DUE COPIE ALLO STATO che le memorizzerà nei suoi archivi, o ricadrete nella legge del 1939 per la STAMPA SOVVERSIVA!!!!
Stiamo parlando di un CONTROLLO TOTALE SULLE VOSTRE OPINIONI !!!
La legge dice: [...] sono oggetto di deposito obbligatorio, di seguito denominato "deposito legale", i documenti destinati all'uso pubblico e fruibili mediante la lettura, l'ascolto e la visione, qualunque sia il loro processo tecnico di produzione, di edizione o di diffusione, ivi compresi i documenti finalizzati alla fruizione da parte di portatori di handicap. Prima ci hanno tolto il diritto di ascoltare musica o film su internet (che in Europa è
ammesso e garantito perché sostenuto dalle tasse sui cd vergini che però PAGHIAMO ANCHE NOI!)
Hanno aggiunto che non possiamo pubblicare "opere dell'ingegno" senza avere il bollino del governo.
E adesso pretendono che depositiamo due copie del nostro sito (qualunque esso sia), i testi delle nostre mailing list o le notizie che pubblichiamo sulle newsletter allo stato. Il software libero è morto.
I vostri diritti sono morti. Internet è morta. Grazie ministro Urbani... ce ne ricorderemo... è una promessa
Da parte di coloro che si sono stufati di gridare in silenzio
Se volete ulteriori informazioni:
http://punto-informatico.it

*************

L'argomento mi sembra abbastanza complesso ed ovviamente il messaggio che gira via e-mail e' stato scritto di getto e dimostra il terrore che moltissimi stanno vivendo in queste ore.
A mio modesto avviso bisogna:
1) Attendere che l'imminente tornata elettorale dia i suoi frutti ovvero sia constatare (in base al risultato delle Elezioni Europee e delle Amministrative) se anche a livello politico centrale vi sia un sostegno all'attuale Governo oppure questo subisca uno scossone o sia costretto ad un rimpasto o ad andarsene;
2) Rendersi conto che un minimo di autoregolamentazione di quello che succede in Internet dovra' prima o poi avvenire: difficile dire a priori se e' giusto o sbagliato quello che si decidera', ma sicuramente nei prossimi mesi questo stato subira' delle variazioni, regolamentazioni, restrizioni......

********
Sul sito del Senatore Fiorello Cortiana sul Decreto Urbani si legge che...

Decreto Urbani: Elefanti in cristalleria
Il decreto Urbani e' una proposta sbagliata nel metodo e nel merito;
nel metodo per tre motivi:
primo, utilizza lo strumento del decreto pur non sussistendo i criteri di necessità e urgenza, e non consente il necessario e approfondito dibattito che una materia così delicata richiede, di fatto esautorando il Parlamento;
secondo, contravviene al voto dato poche settimane fa dal Parlamento stesso sul decreto Grande Fratello, terzo è in netto contrasto con la direttiva enforcement approvata la settimana scorsa dal Parlamento Europeo. Il centro del dibattito al Parlamento Europeo è stato proprio la punibilità di chi scarica file per uso personale. Urbani entra invece nel dibattito come un elefante in cristalleria. Ma soprattutto vorrei fare un ragionamento sul merito: la ridefinizione dei processi sociali dati dai supporti digitali e dalle reti di comunicazione è un'aspetto centrale della vita odierna. Oggi siamo di fronte a quello che il secolo scorso e' stata la nascita dell'automobile per la mobilita': oggi non potremmo pensare alla nostra vita senza macchine e strade. Tutte le rivoluzioni tecnologiche vanno governate, e invece il Decreto decide una linea di conservazione. Le polemiche non sono inutili e spero che tutto il Parlamento, maggioranza e opposizione, capisca che non modificare quel decreto significa criminalizzare un'intera generazione e bloccare l'innovazione del Paese. Forse potremo trovare soluzioni più efficaci e meno liberticide. Io non credo che quell'articolo del decreto vada modificato, ma soppresso. Ritengo pero' che sia necessario costruire un dispositivo legislativo condiviso tra le varie forze politiche che abbia al centro da un lato la repressione della pirateria a fini commerciali, fatta per essere chiari da mafia e camorra, e dall'altro la costruzione di un tavolo tra aziende dei contenuti, provider, utenti e politica per concertare regole e investimenti per utilizzarte al meglio le potenzialità della rete senza comprimere le libertà individuali.

 Articolo letto 3766 volte


Pagina stampabile