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Pubblicato il 16/06/2017 alle 11:52:18 | |
I KaosKalmo debuttano con "L'inimportanza del successo". E rock sia.
Il quartetto vicentino dei KaosKalmo, è orgoglioso di annunciare la pubblicazione dell’album di esordio “L’inimportanza del successo”. Un titolo che è tutto un programma.
Il quartetto vicentino dei KaosKalmo, è orgoglioso di annunciare la pubblicazione dell’album di esordio "L’inimportanza del successo”. Un titolo che è tutto un programma!
La band, formata da Riccardo Serafini (cantante), Matteo Soldà (chitarra), Mirco Negro (basso) e Jonathan Dal cavaliere (batteria), sceglie la strada di un alternative rock in italiano, scritto con furore, ma sempre pulito nell’impatto melodico, cantato con avvolgenti linee vocali.
I KaosKalmo si formano a Vicenza nel 2015 e trovano immediatamente un feeling naturale, che li porta alla vittoria, nel maggio del 2016, del prestigioso “Tregnago Rock Contest”.
Un anno dopo questa affermazione, e pochi giorni l’esibizione come ospiti speciali, in occasione dell’ultima edizione, il gruppo è pronto ad affrontare la nuova sfida di promuovere il disco di esordio.
Afferma il bassista Mirco Negro, portavoce del gruppo:
“È un momento di grosse soddisfazioni per noi. Dopo la vittoria del contest, ci siamo chiusi in studio per registrare al meglio le canzoni dell’album. Ne è venuto fuori un disco solido e diretto, esattamente come avevamo in mente”.
I KaosKalmo hanno scelto al strada dell’autoproduzione digitale, garantendosi di poter valutare in futuro, eventuali proposte discografiche.
L’album è quindi disponibili su YouTube, Spotify e su tutte le più importanti piattaforme d’ascolto.
“Per ora – prosegue Mirco – il nostro obiettivo è suonare il più possibile dal vivo. Quello che succederà lo valuteremo insieme più avanti. Siamo concentrati sul presente.”
E il presente si chiama “L’inimportanza del successo”,
sette canzoni, potenti e dirette, registrate e prodotte da Beps e masterizzate all’Haunted Studio, che ben delineano il carattere solido del rock dei KaosKalmo.
Intrigante e bella la copertina: un dipinto di Olvier Baretella.
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