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Comunicati
Pubblicato il 27/02/2014 alle 17:25:35
Paco De Lucia, il ricordo di Antonietta Santacroce
di Giuseppe Panella
Era il 21 novembre quando alla fine del suo concerto Paco De Lucia, ospite del Festival d'Autunno, ricevette una lunga standing ovation. Il direttore artistico della manifestazione ricorda l'uomo e l'artista

«Un uomo e un artista eccezionale». Così Antonietta Santacroce descrive Paco De Lucia dopo aver appreso ieri la notizia della morte del chitarrista andaluso. «Ho avuto modo di conoscerlo e apprezzarlo, al di là delle sue registrazioni, nel 2010 quando è stato ospite del Festival d’Autunno. Ricordo di essere rimasta stupita dalla sua umiltà e dalla sua straordinaria professionalità, che lo portarono, durante le lunghissime prove  prima del concerto, a ripetere ripetutamente con la sua band alcuni passaggi. La  sua ricerca della perfezione mi colpì profondamente, unitamente all’ intento di non deludere il pubblico,  confermando quanto sacrificio e dedizione avesse dato alla musica».

Proprio l’amore per il flamenco fa venire in mente quanto dichiarato sempre dallo stesso De Lucia: «La paura e la tensione nervosa che genera, mi tengono all’erta. Il flamenco deve avere tensione. È un’esplosione di musica e vita. Non è mai rilassato o tranquillo. Il giorno in cui salirò sul palco tranquillo, suonerò male».

«Quello di Catanzaro – continua Antonietta Santacroce – fu un concerto-evento incredibile per l’intensità delle emozioni create da Paco de Lucia. E la standing ovation che il pubblico proveniente da tutta Italia gli tributò fu la conferma di quanto fosse amato. Un vero maestro che ha rivoluzionato il flamenco, spostandone i confini, grazie alle sue invenzioni e ai suoi fraseggi perfetti. E’ grazie a lui che quel genere considerato ormai obsoleto ritornò al successo completamente rinnovato, con la denominazione di neo-flamenco».

«Purtroppo - conclude - ora non potrà realizzarsi più il progetto che avevamo messo a punto, per la prossima edizione del Festival d’Autunno, con Paco de Lucia e Al Di Meola (ospite dell’ultima edizione) e che avrebbe portato i due grandi chitarristi a riunirsi solo per una sera sul palcosenico del Teatro Politeama, per un nuovo  concerto unico e imperdibile».

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