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Editoriale
Pubblicato il 18/06/2007 alle 09:48:33
La musica rispetti la natura, cosa che l'uomo non fa piu'
di Giancarlo Passarella
La tromba d'aria all'Heineken Jammin' Festival ci sta facendo riflettere: lasciamo ai benpensanti le conclusioni catastrofiche che vorrebbero l'abolizione dei mega raduni e riteniamo che a Venezia si sia operato con professionalita'.

La tromba d'aria all'Heineken Jammin' Festival ci sta facendo riflettere: lasciamo ai benpensanti le conclusioni catastrofiche che vorrebbero l'abolizione dei mega raduni e riteniamo che a Venezia si sia operato con professionalita'.

Sui momenti che abbiamo vissuto all'ultimo Heineken Jammin' Festival al Parco San Giuliano di Mestre, ti rimando la relativo articolo, linkato alla fine di questo.
Ti rubo invece un paio di minuti per una serie di personali considerazioni, anche alla luce delle e-mail ricevute e soprattutto di quello che sto leggendo sulla stampa, specializzata e non, scandalistica e non ... Il quotidiano la Nazione nell'edizione di Domenica 17 Giugno 2007 propone due interviste interessanti: la prima ai Cherry Sand (fiorentini che come me sono partiti verso Mestre con tante speranze, anche perche' loro avevano la possibilita' di esibirsi dal vivo) ed al promoter Massimo Gramigni, forte dell'esperienza acquisita nel settore dei grossi eventi dal vivo.
Orbene Massimo Gramigni dice tra l'altro che il palco dell'Heineken Jammin' Festival era gemello di quello che lui ha usato per il concertone di Renato Zero allo Stadio Comunale Franchi di Firenze: quindi (a meno che non ci siano stati difetti di assemblaggio, quelli che appurera' la magistratura veneziana) se era buono quello fiorentino, lo era anche quello veneziano, perche' la ditta tedesca specializzata i lavori li fa a modino. Ma il Gramigni sottolinea anche che una sola volta lui si e' trovano in situazioni climatiche negativo di quel tipo e cita un concerto di Marco Masini, fatto nella pianura a nord di Firenze, attorno allo svincolo autostradale: in pratica la zona dove nel 1988 di svolge il Festival Nazionale de L'Unita' e dove ci si attende il prossimo Italia Wave. Nel ricordare i mesi primi del concerto di Masini, il Gramigni racconta di un contadino che si era incuriosito nel vedere tanta gente di citta' venire a vedere quei pratoni: alla domanda di che zona climatica fosse, il contadino rispose che da secoli quella zona era solo buona per coltivare i girasoli.

La saggezza contadina metteva in difficolta' il raziocinio dell'uomo moderno e civilizzato: purtroppo il temporale arrivo', ma fortunatamente la natura non si scateno' come ha fatto verso le 17:10 lo scorso Venerdi' 15 Giugno 2007 nella laguna veneta per 5 minuti o come fece il 30 Giugno del 2000 la Festival di Roskilde in Danimarca.

Questo cosa ci fa pensare, lasciando da parte le accuse di sfiga verso i Pearl Jam, l'unica band presente il 30' Giugno 2000 a Roskilde ed il 15 Giugno 2007 e Mestre? Banalmente:
1) Bisogna attendere le conclusioni dell'indagini, ma sicuramente la professionalita' con cui ha lavorato la Milano Concerti e' fuori discussione, perche' si tratta di societa' che ogni giorno organizza eventi spettacolari;
2) Il fatto che il palco a Firenze per Renato Zero fosse gemello di quello dell'Heineken Jammin' Festival consente al Gramigni di dire che si trattava di struttura tedesca di alta affidabilita';
3) Se in un posto de secoli si coltivano girasoli, vuol dire che la tradizione orale umana ha suggerito che questa fosse la finalita' del luogo, perche' la natura va rispettata e non la si sfida costruendo prima capanne di paglia, poi cattedrali e poi artifici architettonici stile Torre Eiffel.

Non voglio concludere banalmente dicendo che la Milano Concerti (o altro promoter) nel suo staff deve avere esperti in meterologia o qualche forestale (beh, forse allora troverei un lavoro stabile e retribuito...!), ma che ognuno di noi deve capire che la tragedia sfiorata all'Heineken Jammin' Festival (fidati: poteva andare molto peggio ed ora stavamo qui a contare i morti ed ad organizzare funerali di stato!) ci deve far capire che e' ora di ritornare a vivere in simbiosi con la natura e con essa avere un rapporto di assoluto rispetto reciproco. La tromba d'aria all'Heineken Jammin' Festival e' un evento non prevedibile, a meno che non si scopra che in quel luogo ogni tot anni succede: allora gli amministratori locali dovevano farlo presente e soprattutto non costruire quel mega polmone di verde che e' il Parco San Giuliano.

Prima di recarmi allo stand dove incontravamo i musicisti giunti all'Heineken Jammin' Festival (il workshop si intitolava Job in the Music), qualcuno del luogo mi raccontava che il verde che vedevo era bello, ma che sotto c'erano le discariche abbandonate degli stabilimenti di Marghera, altra violenza fatta alla natura nei decenni passati. Mi e' venuto allora in mente che orgogliosamente giro a gpl da 20 anni e che quindi nel mio piccolo non inquino .... poi ho pensato alle lezioni di minima ecologia che faccio a mia figlia nel momento in cui separiamo la spazzatura... mi sono ricordato dei 4 concerti che abbiamo fatto a Bologna con la Sarti Production per sostenere la campagna Acqua Bene Comune ... ed infine ho detto che un articolo per dire che il 7 Luglio c'e' il raduno Live Earth a Londra lo dovevo ancora scrivere .....

Il rock sembra rispettare un po' la natura : l'uomo ed i governanti che elegge molto meno...

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